Un 2020 di grandi mutazioni per Electronic Arts, storica produttrice di alcuni tra i videogame più amati e giocati di sempre. La prima è stata il cambio di nome al client, che da Origin diventerà EA Desktop App (il quando non è ancora chiaro, immaginiamo a breve), ma le novità più interessanti sono altre.
Oltre al restyling grafico annunciato ad agosto (qui sotto una preview con ancora il vecchio brand), le notizie più interessanti riguardano il lavoro svolto per migliorare la fruizione (e dunque la fluidità d’utilizzo, e la velocità) del client, l’integrazione con Steam e l’inclusione di EA Play in Xbox Game Pass Ultimate.
Riguardo il primo punto, Michael Blank di EA ha spiegato a VentureBeat: “L’app EA Desktop è stata progettata per offrire un’esperienza senza intoppi e socialmente connessa, più rapida per i giocatori. E’ creata per essere più veoce nel far trovare, scaricare e avviare i giochi rispetto a prima. Questa mossa si allinea alla strategia di aiutare i giocatori a giocare ai nostri giochi in modo più efficace”.
Blank ha aggiunto che EA sta dedicando sempre più attenzione ad argomenti come il cross-play: “se offri un’esperienza di gioco simile su più dispositivi diversi, è importante poter consentire a quei giocatori di giocare insieme”.
Riguardo Steam e altre piattaforme, nonostante fino a poco tempo fa i nomi più conosciuti avessero cercato di crearsi il loro spazio e andare per conto proprio, la strategia sembra seguire un trend che sta crescendo, ovvero l’integrazione. Sempre Blank: “Una delle cose che apprezziamo è la democratizzazione del gioco, ovvero: come permettere a più persone di giocare? E come fare a renderglielo facile? E’ proprio quello che stiamo facendo portando i nostri giochi su Steam. Quindi, che in passato ci fossimo o no, io guardo al futuro. E quello che penso oggi è che siamo più forti e più sani. E che stiamo rispondendo più efficacemente alle esigenze dei nostri giocatori di quanto abbiamo mai fatto, e Steam fa parte di questo viaggio”.
Blank ha poi parlato più volte di “portare più abbonamenti a più piattaforme in futuro”, e una domanda è sorta spontanea: “Nintendo Switch”?
Risposta: “ci sono giochi fantastici (su quella piattaforma), e prevediamo di portarne altri nel tempo”, alludendo al fatto che EA si è impegnata a rilasciarvi più titoli il prossimo anno. “Penso che se ci sono opportunità per noi di portare il nostro abbonamento e un portafoglio ancora più ampio su Switch lo faremo. Esploriamo continuamente queste possibilità con i nostri partner come Switch, Steam, Epic, Xbox o Sony. Vogliamo essere dove sono i giocatori. Quindi, anche se non ho nulla da annunciare in merito, prevedo che continueremo a portare sempre più giochi su Switch”.
Dunque integrazione, appunto. E per rendere ancora più chiaro il concetto, sempre Blank: “Crediamo che saremo più forti insieme. E più barriere possiamo abbattere, meglio è”.
Ma l’obiettivo, per ora in divenire, è ancor più chiaro e affascinante: “quando penso a EA Play, penso che nel futuro possa diventare qualcosa di simile agli attuali media di intrattenimento, dove ho un accesso e con quell’unico accesso posso accedere da qualunque piattaforma voglia giocare. Queste cose non accadranno dall’oggi al domani. Dal punto di vista tecnologico, le difficoltà sono moltissime, ma già solo tessere questa tela tra piattaforme è una prima sfida”.