Ecco un riassunto dell’ultima settimana su Esportsmag.
Malta protagonista a inizio settimana, con il Governo dell’’isola deciso da far diventare Malta un hub per il eSports d’Europa e il trevigiano Team Qlash che vola sull’isola per stringere accordi e porre le basi di importanti progetti.
Nel frattempo entra negli eSports anche il ciclismo, quantomeno quello inglese con la decisione della British Cycling, mentre l’Uci, l’organo direttivo internazionale dello sport a pedali, aveva già nel recente passato strizzato l’occhio agli eSports.
Mentre per quanto riguarda gli eSports alle olimpiadi si resta al palo: il Cio dice che alcuni giochi non hanno proprio caratteristiche adatte per entrare nel medagliere, mentre per altri servono comunque ulteriori approfondimenti.
Chi si muove analizzando veramente i fenomeni, comprendendoli (magari a modo suo) e agendo senza titubanze, sono alcuni governi asiatici, con la Corea del Sud che dichiara illegale il Boost, la sostituzione di persona, anche negli eSport. E quello cinese che impone nuovi limiti agli sviluppatori, con conseguenze che potrebbe obbligare i publisher a cambiare qualche strategia.
Qualche preoccupazione arriva anche per i produttori di consolle. Per il momento nessun problema, le vendite vanno a gonfie vele, ma i sempre più avanzati servizi cloud potrebbero portate, senza andare troppo in là nel tempo, ad un gaming senza consolle, che richiede solamente una buona connessione e un dispositivo di comando (mettendo in crisi anche i supporti fisici)
Veniamo agli eSports giocati. Oggi si concludono le fasi finali dell’ESL Vodafone Championship, al Vodafone Theatre a Milano. Una competizione macchiata dall’affaire che ha visto coinvolto il Team Level One Gaming di Bergamo, una notizia che abbiamo spiegato qualche giorno fa con “l’aiuto” di Bruno Vespa.
Sempre oggi, a Los Angeles, il Team Qlash difende l’Europa nell’Invitational di Vainglory contro le migliore squadre del mondo.
Infine una nota anche sui fallimenti degli eSports, uno di questo arrivato un po’ a sorpresa questa settimana con la notizia che Blizzard ha cancellato la Heroes of the Storm Pro League per mancanza di pubblico e demotivazione di molti team.