Ahri, Kai’sa, Evelynn e Akali non sono solo alcuni dei personaggi di League of Legends: da due anni fanno parte del gruppo virtuale creato da Riot Games, le K/DA, che esordirono nel 2018 con il singolo POP/STARS. Gruppo che da oggi esordisce con un intero album, ALL OUT, pubblicato dopo i due singoli che lo hanno preceduto, THE BADDEST e MORE, e disponibile su tutte le piattaforme streaming. Cinque i brani contenuti nell’EP, scritto dalla rapper e cantautrice Bekuh Boom e prodotto, mixato e masterizzato da Sebastien Najand, compositore di Riot Games. Nonostante la natura ovviamente umana dietro la produzione, l’intento di Riot Games è stato quello di realizzare un album che rispecchiasse le differenti personalità delle varie componenti del gruppo.
ALL OUT vede la partecipazione di SOYEON e MIYEON delle (G)I-IDLE, gruppo di ispirazione Kpop, insieme a Madison Beer e Jaira Burns. Insieme a loro diverse altre cantanti hanno prestato la propria voce, come Lexie Liu, Wolftyla, Kim Petras, Aluna, la stessa Bekuh Boom, Annika Wells e alcune componenti del gruppo coreano TWICE, ovvero JIHYO, NAYEON, SANA e CHAEYOUNG, queste ultime in particolare rintracciabili nel brano “I’ll show you”. Senza dimenticare, ovviamente, la presenza di Seraphine, personaggio fittizio ma già fenomeno dei social prima ancora di diventare il più recente campione di League of Legends a calcare la Landa degli Evocatori.
Nel frattempo “MORE”, il brano di punta di ALL OUT lanciato la settimana scorsa, e protagonista anche durante la cerimonia di apertura della finale dei Worlds 2020 di League of Legends, ha già totalizzato 23 milioni di visualizzazioni su Youtube, finendo al primo posto nella classifica Kpop di iTunes e al secondo posto in quella pop generale, addirittura settimana nella classifica americana. “THE BADDEST”, invece, era stato lanciato in estate, arrivando in prima poisizione nelle classifiche di vendite digitali mondiali di Billboard durante la settimana del 12 settembre, registrando finora su Spotify 38 milioni di ascolti e 27 milioni di visualizzazioni su Youtube.
A prescindere che il Kpop piaccia o meno è indubbio che Riot Games con ALL OUT vuole lanciare un segnale a tutto il mondo, non solo degli esports ma anche musicale. E raccontare come attraverso un “semplice” videogioco i propri personaggi possono trasformarsi in un fenomeno mediatico.