Dopo la Polonia anche il Belgio riconosce il valore educativo dei videogiochi. Il Dipartimento per l’istruzione e la formazione del governo fiammingo è diventato il secondo ministero europeo a riconoscere l’utilità dei videogiochi in classe, commissionando la Game.Learn.Grow, un toolbox, una “cassetta degli attrezzi”, che costituisce una guida pratica per gli insegnanti che vorranno implementare le loro strategie educative con le potenzialità mediatiche dei videogiochi.
Sviluppata da Arteveldehogeschool e Mediawijs, questa cassetta degli attrezzi è rivolta a insegnanti delle scuole che in Italia corrispondono alle primarie e secondarie di primo e di secondo grado. Il kit presenta oltre 30 attività pronte per l’uso, suddivise per diverse fasce d’età: c’è l’esplorazione dell’antica Grecia, con “Assassin’s Creed“, la ricostruzione della scuola (intesa come struttura, edificio) con l’utilizzo di “Minecraft“, e poi molte altre indicazioni e strumenti per consentire agli insegnanti di creare attività basate sui videogiochi.
“Siamo soddisfatti di questa ‘Game.Learn.Grow’ e desideriamo ringraziare il Dipartimento fiammingo di istruzione e formazione – ha commentato David Verbruggen, portavoce dell’associazione di categoria fiammingo/belga dell’industria dei videogiochi -, oltre a Arteveldehogeschool e Mediawijs, per aver reso possibile tutto ciò. Questa ‘cassetta degli attrezzi’ è collegata a un database in continua espansione, composto da contenuti di qualità basati sui giochi che dimostra che i videogiochi in classe sono destinati a restarci.”
Grande soddisfazione anche per l’ISFE, la Interactive Software Federation of Europe, che rappresenta l’industria europea del videogioco, che da tempo porta avanti un percorso per il riconoscimento del videogame come strumento educativo che va oltre il puro e semplice passatempo. “È estremamente emozionante vedere un altro governo europeo riconoscere il valore dei videogiochi in ambito educativo – è il commento di Simon Little, CEO di ISFE -. Sappiamo dal nostro progetto Games in Schools che i videogiochi suscitano molto entusiasmo all’interno delle classi. Sono stimolanti per lo studio delle scientifico-tecnologiche, le cosiddette ‘Stim’ (acronimo di Scienze, tecnologia, ingegneria e matematica), e aiutano gli studenti a sviluppare competenze digitali, aumentando il loro coinvolgimento e migliorando i risultati di apprendimento, sviluppando capacità di team
building, problem solving e agilità mentale.”
Il manuale Games in Schools redatto da Isfe per la categoria degli insegnanti è stato aggiunto a Klascement, la piattaforma ufficiale degli insegnanti delle Fiandre. Inoltre il governo fiammingo ha anche annunciato un fondo di 100mila euro per sostenere il settore dei videogiochi fiammingo durante la pandemia. Mentre le vendite di videogiochi sono salite alle stelle durante il blocco le aziende con giochi ancora in fase di sviluppo sono state penalizzate da lavoro a distanza, malattie dei dipendenti e molto altro ancora. Così ci sono stati lanci ritardati che hanno penalizzato le vendite. Un settore che ora ritrova morale con le parole del ministro fiammingo dei media, Benjamin Dalle, che nell’annunciare lo stanziamento del fondo, ha fatto riferimento al fiorente e innovativo settore dei giochi nelle Fiandre e all’importanza di investire nelle sue società di videogiochi.