Sì, perché Tim Sweeney, fondatore e ceo di Epic Games, la società che sviluppa Fortnite, lo scorso anno ha guadagnato talmente tanto da consentirgli di superare George Lucas, creatore di Star Wars, nella classifica degli uomini più ricchi del mondo.
OLTRE 7 MILIARDI – Tim Sweeney, secondo il Bloomberg Billionaires Index, con i guadagni di Fortnite è ora 192esimo, con un patrimonio stimato di 7,16 miliardi di dollari. Di fatto si tratta di un centinaio di milioni in più rispetto a uomini considerati ricchissimi, come George Soros e Silvio Berlusconi.
UNA STIMA INDIRETTA – Bloomberg ha indicato il patrimonio sulla base del presunto valore assegnato a Epic Games ad ottobre 2018: la società non è quotata, tuttavia un gruppo di imprenditori guidato dal private equity KKR ha sborsato 1,3 miliardi. L’investimento avrebbe valutato la compagnia 15 miliardi di dollari. Sweeney, del quale non si conosce il peso nella società, non è tuttavia l’unico azionista (tra gli altri, c’è la cinese Tencent); si sa solo che ha in tasca una quota consistente.
FORTNITE – Fortnite ha cambiato passo quando ha introdotto la modalità “Battle Royale”. La modalità tutti contro tutti a ingresso gratuito e partite a tempo già tanto cara a Pubg e “copiata” poi anche da altri. Tra tutti, Fortnite ha ottenuto grande successo grazie alla sua malleabilità: è adatto a giocatori incalliti ma è anche molto intuitivo, si può giocare da singoli, coppie o squadre, è disponibile su diverse piattaforme (mobile, pc, console). E ha saputo attingere dalla cultura popolare diventandone parte.
PRIMA DI FORTNITE – Tim Sweeney non è nuovo a idee vincenti nel campo dei videogame. Ben prima di Fortnite, era il 1998, Epic Games pubblicò Unreal, gioco di grande successo il cui motore grafico, Unreal Engine è concesso in licenza ad altri sviluppatori, e incassa una quota ogni volta che uno sviluppatore vende un gioco costruito con Unreal Engine.
IL NEGOZIO EPIC GAMES – E poiché è difficile “inventarsi” un Fortnite all’anno Epic Games ora punta anche ad altre opportunità di monetizzazione. Proprio Sweeney ha annunciato il 4 dicembre la nascita di un negozio digitale come quelli delle piattaforme Steam, Apple e Google (con una tariffa del 12% per ogni incasso). Una forma si diversificazione intelligente che rende la compagnia indipendente dalla fortuna del singolo titolo.