Nonostante la sconfitta in finale nel secondo qualifier, i Mkers portano a casa la qualificazione nell’European Challenger League con una giornata di anticipo. Ininfluente il passo falso contro gli Acend.
Non ci sarà da attendere la fine del Pg Nationals di Rainbow Six Siege. I Mkers si assicurano un posto in European Challenger League. Obiettivo centrato, dunque, per Aqui e compagni. Dopo aver portato a casa 100 punti nella prima giornata dell’ Open Qualifier grazie alla vittoria finale, i Mkers arrivano fino in fondo, ma questa volta devono arrendersi al cospetto degli Acend. Una sconfitta dal sapore dolce per il roster italiano, che può festeggiare comunque la qualificazione grazie ai 175 punti complessivi portati a casa nella classifica globale.
— Empire.JoyStiCK (@JoyStiCKR6) June 20, 2021
Anche questa volta, intanto, non sono mancate le polemiche. Sui Mkers, infatti, sono piovute accuse completamente infondate. Il pomo della discordia è rappresentato da una clip di Gemini ritenuta sospetta. In realtà, però, è piuttosto palese che si tratti di un bug dell’observer. Una situazione, in ogni caso, che sta cominciando a diventare pesante ed appare completamente immotivata. Come se aver giocato un Six Invitational in LAN e aver chiuso al 12esimo posto non fosse abbastanza. “Ho appena giocato un Invitational – le parole di Gemini affidate a Twitter – e sono stato in LAN. Ogni singolo movimento del mio mouse e della mia tastiera è stato controllato da un sacco di amministratori. Ho fatto comunque una buona performance, non credo ci sia altro da dire.
I Mkers stanno semplicemente sfruttando al meglio la loro occasione e hanno dimostrato in più circostanze di non avere niente in meno rispetto a chi gioca ai piani alti. E non siamo noi a dirlo, ma i risultati. Ancora una volta i cosiddetti “pro” di Rainbow Six Siege si confermano professionisti solo sulla carta. Il fair play sembra essere ancora una territorio inesplorato per molti. Dietro a questa macchina perfetta chiamata Mkers ci sono anni e anni di duro lavoro. Basterebbe informarsi e dare uno sguardo a quello che è stato il percorso di ciascun player nel corso di questi anni, senza soffermarsi sulle apparenze.