Il Fia Certified Gran Turismo Championships 2021 si è concluso dopo un entusiasmante fine settimana che ha visto il trionfo di Valerio Gallo, primo italiano a vincere la Nations Cup. L’evento clou della manifestazione, però, si è disputato domenica 5 dicembre. Nelle World Finals della Nations Cup, infatti, ben 32 concorrenti in rappresentanza di 18 paesi differenti si sono dati battaglia fino all’ultima curva.
Una partnership esclusiva. La British Esports Association, infatti, collaborerà a stretto contatto con il College of Esports, istituzione a livello universitario dedicata agli sport elettronici. Di conseguenza, l’associazione metterà a disposizione la sua esperienza nel settore come parte dei corsi di formazione, laurea e post-laurea dei college.
L’enorme aggiornamento di metà stagione di Destiny 2 è stato pubblicato martedì e, sebbene ci siano un milione di aspetti da discutere al riguardo, la prima cosa che molti giocatori vorranno sapere è come ottenere Gjallarhorn, il lanciarazzi esotico super potente di Destiny 1. La risposta non è complicata, ma non è nemmeno una passeggiata nel Cosmodromo.
Tra le categorie dei Game Awards 2021, ce n’erano ben cinque dedicate al mondo eSports. League of Legends (e associati) si è aggiudicato tre statuette, conquistando il premio di miglior coach, miglior evento e miglior gioco. A CS:GO le statuette di miglior atleta e roster.
PG Esports, la prima società italiana dedicata al gaming competitivo e organizzatrice di tanti eventi esports su scala nazionale, ha in serbo un palinsesto ricchissimo in vista della stagione 2022. Il fiore all’occhiello sarà come sempre League of Legends. Si tratta del videogioco più seguito in Italia in termini di ore guardate su Twitch, oltre che del più giocato. Anche quest’anno Pg Esports trasmetterà sul proprio canale i PG Nationals di League of Legends, il format che ha creato e che costituisce la lega più seguita in Italia da ormai quattro anni.
Il Pakistan, ai mal informati, potrebbe sembrare un mondo molto lontano da quello occidentale. 225 milioni di persone distribuite su un territorio di oltre 800mila chilometri quadrati, quasi il triplo dell’Italia (lo “Stivale” è grande 300mila km quadrati), un pil pro capite di 1.400 dollari (in Italia è di oltre 41.000 dollari), eppure gli esports sono una realtà anche in quella fetta di territorio schiacciato tra Iran e India e governato da una repubblica islamica.