Tiny Tina’s Wonderlands è il primo videogioco che riesce a rappresentare accuratamente l’atmosfera (e il cazzeggio) di quando si gioca di ruolo tra amici. Sarà che in tempo di pandemia i player di GDR sono quadruplicati, sarà che l’universo di Borderlands è magicamente caotico ma il nuovo titolo di GearBox e 2K non poteva uscire ad un momento migliore. È anche una piacevole reintroduzione a tutte quelle cose che hanno reso Borderlands un capolavoro universalmente riconosciuto quando è uscito nel 2009. Dopo il debutto del franchise quell’autunno, il creatore di Gears of War Cliff Bleszinski lo ha definito “il Diablo della generazione cresciuta con gli sparatutto in prima persona”. Tredici anni dopo, gli sviluppatori hanno perfezionato quella visione dando al franchise un’ambientazione fantasy ricca di dettagli che riesce a restare canonica perché si svolge nella mente di un’esperta di munizioni teenager.
Un consiglio per godersi Tiny Tina’s Wonderlands
Essendo molto legato agli originali, e soprattutto al doppiaggio in versione originale, il mio playthrough (e quindi tutti i nomi delle classi, delle armi e degli oggetti) è stato in lingua originale. Io vi consiglio caldamente di giocare questo gioco in inglese, non solo perché la talentuosa Ashley Birch è nel cast (la doppiatrice di Aloy della saga Horizon) ma anche perché le battute e le reference al mondo DnD sono estremamente più chiare perché appartengono al gergo dei giocatori di ruolo anglosassoni. Detto questo, Tiny Tina’s Wonderlands vi farà vivere una classica avventura da gioco di ruolo avendo come Dungeon Master Tina, l’esperta di munizioni adolescente introdotta in Borderlands 2. É chiaro fin da subito (grazie a un paio di cutscene) che tutti i protagonisti stanno giocando di ruolo per passare il tempo aspettando un carro attrezzi spaziale he venga a salvare la loro astronave.
Borderlands scopre i corpo a corpo
In Wonderlands, i giocatori possono vivere un’esperienza Borderlands ancora più in grande. Le Armi da fuoco meravigliosamente medievali, e le loro buffe animazioni di ricarica, sono la spina dorsale dell’estetica e del gameplay del gioco. Questa volta, però, gli attacchi corpo a corpo non sono più l’ultima risorsa come nei capitoli precedenti: sono uno strumento che il gioco ti incoraggia a sfruttare. Gli incantesimi sostituiscono le granate e, grazie al fatto che i nemici ti pushano costantemente, vengono usati molto più frequentemente e in spazi ristretti. È davvero divertente. Negli altri capitoli della serie di Borderlands se un nemico riusciva ad arrivarti abbastanza vicino da richiedere un mele era quasi sempre un fallimento perché voleva dire che il tuo shooting non era abbastanza buono. In Wonderlands, chi si avvicina troppo viene accolto da spadoni a due mani e altri “insensibili pezzi di metallo” che si trovano nel gioco. Tiny Tina’s Wonderlands quadruplica la frequenza degli attacchi veloci dei mob per incoraggiare il combattimento corpo a corpo, il che impedisce agli encounter di arenarsi su dinamiche da cover-Shooter che erano così comuni nei primi tre giochi.
Un nuovo sistema di classi
Tiny Tina’s Wonderlands resta un gioco della saga di Bordarlands quindi il suo dna è quello di un FPS con diverse classi. La vera novità di quest’anno è che dopo più o meno un terzo della campagna potrete scegliere una classe secondaria da integrare nel vostro arsenale. I nomi possono confondere ma non preoccupatevi, le classi sono quasi identiche a quelle di DnD. C’è il solito paladino, il ladro, il monaco eccetera eccetera. Il divertimento arriva quando dopo le prime 10 ore con una classe avete la possibilità di integrare il suo skilltree con abilità delle altre e creare un personaggio assolutamente unico. Vi posso assicurare che non c’è una classe sbagliata on cui partire (al contrario di altri giochi usciti di recente) e che il sistema dei livelli spiega in modo chiaro di quanta potenza di fuoco avete bisogno per accedere e battere una nuova area. Mi sono ritrovato a fare deviazioni di non più di 20 minuti dalla storia principale per poter raggiungere il livello consigliato.
Il verdetto
La storia è il classico “recupera il MacGuffin per salvare il mondo” e ne è consapevole. La chiave di volta di questo gioco è che non si prende sul serio, non ti fa sentire il colpa se non fai ogni attività disponibile e ti da la completa libertà di spaccare tutto come ti pare e ti piace. In fondo non è questo lo spirito delle serate passate a giocare di ruolo con gli amici? Tina Tina’s Wonderlands non è il gioco dell’anno e non vuole esserlo, è un titolo divertente e spassoso che non posso che raccomandare a chiunque, come nelle migliori sessioni di DnD, è alla ricerca di un’avventura divertente e spensierata.