Le parole di Francesco “Obrun2002” Tagliafierro, vincitore della eSerie A con il Torino, ai nostri microfoni.
Di Riccardo Lichene e Massimiliano Dipasquale
La seconda edizione della eSerie A è andata in archivio nella giornata di ieri. Ad aggiudicarsela, Francesco “Obrun2002” Tagliafierro con la maglia del Torino. I granata, dunque, portano a casa lo scudetto virtuale di Fifa 22 dopo il successo dello scorso anno del Benevento di Daniele “Danipitbull” Pinto. Niente da fare per Karim “Karimisbak” Rmaiti e per il suo Venezia che hanno dovuto cedere il passo proprio ad un passo dalla gloria. “Karim per me – le parole di Obrun2002 ai nostri microfoni – era il giocatore più forte della competizione. Batterlo è stato il traguardo più importante per me. La finale è stata tirata fino all’ultimo. Ai calci di rigore ho cercato di mantenere la calma, ma stavo soffrendo. Vincere mi ha ripagato di tutto: è stato incredibile”.
Una strada lunga e piena di ostacoli, ma la scintilla per Tagliafierro è scattata durante la scorsa eSerie A: “L’esperienza dello scorso anno mi ha segnato. Nelle finali del Loser Bracket contro Danipitbull ho mollato letteralmente la presa subito dopo essere passato in svantaggio. Alla prima occasione. Un episodio che mi ha segnato. Ho deciso di ripartire proprio da quel momento lì, di non perdermi d’animo anche se sono sotto nel punteggio in maniera piuttosto pesante. Non mi sono arreso e ho vinto a modo mio quest’anno. La testa è fondamentale per fare il salto di qualità”.
Tornando, invece, alla finale il giocatore del Torino si aspettava un altro tipo di approccio dal Venezia: “Da Karim mi aspettavo un altro stile di gioco, ma ha replicato lo stile visto nei Playoff. Dal mio punto di vista, la squadra era impostata bene. Ho giocato sempre a specchio e sono riuscito ad arginare il suo 3-4-2-1. Lui nello stretto è fortissimo, sicuramente quello con maggiore talento. Io, però, ho avuto un approccio offensivo e ho saputo sfruttare le debolezze della sua difesa”.
Eppure, la finale sembrava maledetta, con Obrun2002 che ha dovuto combattere anche con fattori non strettamente legati alle sue capacità. L’epilogo, in ogni caso, è stato dolce: “Ogni Fifa è diverso. Bug e glitch sono sempre all’ordine del giorno, per cui sta nella bravura del player saper fare delle scelte. Del resto, sono le mani a fare il giocatore. La fortuna o la sfortuna sono componenti del gioco, ma bisogna essere più forti e saper fare gol. Il Dna del campione si riconosce proprio in quei frangenti”.
La dedica, infine, non può che essere per i tifosi: “Sono molto contento di aver portato il trofeo al Torino. Posso solo dire grazie ai tifosi granata, che sono stati calorosi in chat, e alla squadra che mi ha sempre supportato in questo fantastico cammino verso lo scudetto”.