Dune Spice Wars è un videogioco meravigliosamente vecchio stile. Se non vi piacciono gli strategici potete tranquillamente chiudere questa pagina perché il nuovo titolo di Shiro Games prende molto di quello che c’è di buono dei grandi del passato e non ha paura di innovare sfruttando gli intrighi politici e le complessità sci-fi dell’universo di Dune. È inutile ipotizzare il contrario: questo è un titolo pensato per chi ha già incontrato il mondo iper-futuristico di Frank Herbert. Che siate fan dei suoi libri o vi siate innamorati del suo universo grazie al kolossal di Dennis Villeneuve con Timothée Chalamet, questo videogioco è esattamente quello che fa per voi nonostante l’iniziale sensazione di disorientamento che tutti gli strategici causano in chi è nuovo al genere.
La vostra nuova casa ad Arrakis
Dopo aver provato in anteprima l’early access del gioco possiamo confermarvi che c’è tantissimo da amare sia per chi è rimasto folgorato dall’ultimo film, sia per i fan degli RTS/4X che vedranno in questo titolo tante citazioni ai capolavori del passato. Il mondo è diviso in fazioni, ci sono i Fremen, gli abitanti del deserto, la casata degli Atreides, quella degli Arkonnen e dei non meglio identificati contrabbandieri. Ognuna ha le sue peculiarità come truppe speciali uniche, abilità passive nella gestione delle risorse o dello spionaggio e attacchi speciali. La maggior parte del tempo trascorso tra le dune lo abbiamo passato con i Fremen perché è possibile evocare i grandi vermi delle sabbie (Shai-Hulud) durante i combattimenti. Il gameplay è abbastanza lineare: userete gli ornitotteri (quei veicoli bellissimi con le ali di libellula) per scoprire nuovi avamposti e nuovi giacimenti di risorse. Da lì toccherà alle vostre ruppe conquistarli e a voi decidere come svilupparli. Le risorse fortunatamente non sono tantissime: c’è la valuta di gioco, la Spezia, i materiali da costruzione, l’acqua e l’autorità. Ognuna di queste, combinata con le altre, è indispensabile per costruire edifici, addestrare i militari, moltiplicare la popolazione e mantenere la Gilda Spaziale contenta. Come nei libri, infatti, indipendentemente dalla fazione che sceglierete, raccogliere la Spezia non sarà un’opzione perché ogni 24 giorni di gioco dovrete pagare una tassa alla Gilda Spaziale. Rifiutatevi e vedrete un incremento sostanziale negli attacchi dei predoni e una netta diminuzione delle offerte di scambio che le altre fazioni vi faranno.
Spice Wars, la politica e le armi
Abbiamo molto apprezzato la corte delle decisioni, un luogo dove le 4 fazioni possono investire la loro Influenza (un’altra valuta del gioco) per votare a favore o contro determinate mozioni. Queste mozioni non sono altro che dei modificatori passivi che influenzeranno, e non di poco, l’andamento del vostro gameplay. Potrete scegliere di rendere lo sviluppo di armamenti più costoso per tutti, tassare l’accumulo di acqua e tutta una serie di altre interazioni. Ricordate sempre che quello che beneficia voi beneficerà anche i vostri avversari e viceversa. C’è un’ultima risorsa di cui è importante conoscere le dinamiche: l’egemonia. Non si può né comprare né vendere, la si accumula costruendo, conquistando e sviluppando i propri insediamenti. Una volta raggiunto il livello 2000 la vostra roccaforte (o base principale) si sblocca dandovi accesso a più truppe, modi nuovi di raccogliere la spezia e tutta una serie di nuove attività da far svolgere al vostro team di ricerca. L’egemonia è una delle win condition ma viste le potenzialità narrative del gioco non mi sento di spoilerarvi le altre.
Un’immersione totale nel mondo di Dune
Dal punto di vista del gameplay strategico, Dune Spice Wars non è rivoluzionario. La maggior parte delle sue dinamiche sono prese da altri classici (Age of Empires e Starcraft per esempio) e la gestione del combattimento non è superba. Ovviamente considerate che abbiamo provato qualcosa di molto simile a quello che i fan avranno in early access, non il prodotto finito, quindi c’è posto per del miglioramento. Quello che rende questo gioco unico è il modo in cui gli sviluppatori hanno trasformato il mondo di Dune, i suoi combattimenti, la sua economia e i suoi intrighi politici in un videogioco molto accessibile anche a chi non ha mai masticato gli strategici. I comandi, le meccaniche e la gestione delle risorse sono facilmente imparabili e comprensibili quindi la nostra raccomandazione definitiva è che questo è più un titolo per gli amanti dell’epopea spaziale di Herbert più che per i superfan degli strategici. I primi vivranno giorno dopo giorno la vita su Arrakis come nessun film o libro possono sperare di raccontare; i secondi si divertiranno con un’esperienza accessibile e varia che domineranno con facilità.
Il gioco è disponibile in Early Acces senza campagna principale e senza multiplayer, solo per godersi l’ambientazione e le meccaniche. Una quinta fazione e tutte le funzionalità menzionate (insieme al supporto per le mod) arriveranno in futuro, gli sviluppatori non hanno ancora annunciato quando.