Betclic Apogee è il primo team di esports al mondo ad aver azzerato le emissioni di Co2 nell’ambito di un progetto in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite al quale seguirà l’impiego dei crediti di carbonio in progetti di rigenerazione innovativi.
Si tratta di un traguardo storico senza precedenti quello raggiunto da Betclic Apogee. L’organizzazione esports, attualmente con sede in Portogallo ma con radici in Portogallo, Polonia e Italia, è stata certificata come primo team di esports al mondo ad aver azzerato le emissioni di Co2 (carbon neutral). Il sigillo di sostenibilità ambientale è stato conferito da un ente indipendente con sede nei Paesi Bassi – ZeroCertified.
Gonçalo Brandeiro, Ceo del team, afferma la propria soddisfazione per il riconoscimento ottenuto. “Questo traguardo è il primo passo verso il raggiungimento di un sogno che culliamo per il mondo degli esports – l’azzeramento delle emissioni di Co2 in questo settore. È motivo di grande orgoglio per noi dare il calcio d’inizio con Betclic Apogee a questo processo di trasformazione globale”, ha spiegato il leader del team che oggi è un punto di riferimento internazionale per Fifa e conta 21 atleti, suddivisi in tre diverse nazioni: Italia, Portogallo e Polonia. L’intero processo ha portato a una “nuova consapevolezza del team in merito alle scelte presenti e future in materia di energia e mobilità”, ha aggiunto Brandeiro.
Anche la Country Manager di Betclic Italia, Maria Raffaella Micuccio, si è detta entusiasta di questo traguardo: “In Betclic lo sviluppo sostenibile e l’attenzione verso l’ambiente e il pianeta che ci circonda sono considerati di primaria importanza. Siamo perciò molto contenti di poter consolidare e dare un impulso ancora più forte a questi valori anche attraverso questo nuovo progetto, Betclic Apogee appunto, che ci vede coinvolti da protagonisti nel settore del gaming competitivo. Con Betclic Apogee abbiamo la possibilità di raggiungere un pubblico giovane ed eterogeneo e questa certificazione ci permette di acquisire un ruolo in prima linea non solo riguardo all’azzeramento delle emissioni di Co2 nel mondo degli esports, ma anche come promotori della sensibilizzazione delle nuove generazioni verso un tema ormai di vitale importanza per tutti”.
Il processo di certificazione è stato sottoposto a un rigoroso controllo scientifico, sotto la direzione di esperti del Zero Waste Lab – un’associazione non-profit impegnata nella creazione di comportamenti sociali più rispettosi dell’ambiente. Al fine di poter valutare la propria impronta ecologica, il team ha sviluppato una App per calcolare le emissioni prodotte, nella quale ogni membro ha potuto monitorare la propria attività. Il risultato finale è stata una stima di 400 tonnellate di Co2 che verranno emesse in totale dalla squadra nel corso del 2022. Attraverso questo processo è stato possibile azzerare le emissioni di Co2 e anche generare un impatto positivo attraverso il sostegno a un progetto di rigenerazione.
Questa certificazione è in linea con sei dei 17 obiettivi per lo Sviluppo sostenibile (Sdg) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: imprese innovazione e infrastrutture, città e comunità sostenibili, consumo e produzione responsabili, lotta contro il cambiamento climatico, la vita sulla Terra e partnerships per gli obiettivi.
Con una crescita esponenziale negli ultimi anni, l’industria dei videogiochi è oggi una delle più grandi del pianeta e coinvolge circa 3 miliardi di utenti, generando ricavi per oltre 155 miliardi di dollari. Solo negli Stati Uniti, le spese energetiche per questo settore hanno già superato i 5 miliardi di dollari l’anno, che corrispondono a 24mila tonnellate di emissioni di Co2 l’anno – l’equivalente del consumo di 85 milioni di frigoriferi o di più di 5 milioni di automobili. Numeri che superano l’intera attività di paesi come Sri Lanka, Estonia e Libano.