Gwent Rogue Mage: la recensione dell’espansione PvE

CD Project Red ha appena lanciato Gwent: Rogue Mage, un’espansione standalone al gioco di carte di The Witcher incentrata sul PvE e con un approccio Roguelike.

Il gioco combina le meccaniche di Gwent (il cardgame uscito come titolo standalone nel 2017) con l’esperienza originale disponibile in game all’interno di The Witcher 3 che, ancora oggi, ha migliaia di fan che accedono semplicemente per giocare al cardgame. La mappa di Rogue Mage è generata in modo procedurale e potrete collezionare decine di carte affrontando il viaggio di Alzur (il creatore del primo Witcher) ancora e ancora sfidando i vostri avversari in battaglie di Gwent.

Gwent Rogue Mage: la recensione dell'espansione PvE del cardgame di The Witcher

Come è nato e a chi si rivolge Rogue Mage

“Rogue Mage ci è stato suggerito dal fatto che a così tanti anni dall’uscita di The Witcher 3 c’è ancora un significativo numero di giocatori che vorrebbe un’esperienza Gwent maggiormente improntata al PvE“, spiega il director del gioco, Vladimir Tortsov. “Anche se Gwent è fantastico per chi ama un’esperienza multiplayer PvP, capiamo perfettamente perché molti Witcher preferiscano il mini-gioco originale, per tante ragioni diverse. Con Rogue Mage vogliamo dare a questo gruppo di giocatori una ragione per affrontare il Gwent moderno nel formato che preferiscono”. Purtroppo per gli appassionati della lore dell’universo di The Witcher, Rogue Mage è un gioco che si concentra principalmente sul gameplay con (relativamente) pochi spunti narrativi. “Vogliamo raccontare la storia dell’ossessione di Alzur di creare il primo Witcher ma non trattiamo questa espansione come un capitolo ufficiale della serie di The Witcher in termini di lore”, ha detto Tortsov. “Il nostro obiettivo con la storia di Rogue Mage è fornire ai giocatori un contesto sufficiente per scoprire chi sia Alzur, quali siano le sue motivazioni e la situazione generale del mondo in cui vive. Ci auguriamo che i giocatori siano sufficientemente coinvolti in modo da apprezzare ancora di più la formula che punta tutto sul gameplay, ma non ci aspettiamo che la storia sia la ragione principale per appassionarsi a questa espansione”.

Come si gioca a Gwent Rogue Mage?

I vostri personaggi preferiti nati dalla penna di Andrzej Sapkowski come Dandelion, Zoltan e Yennefer, ci saranno ma l’impostazione a livello di gameplay sarà molto più simile a quella del Gwent contemporaneo piuttosto che a quella del gioco interno a The Witcher. Le meccaniche di gioco saranno quindi leggermente più complesse ma è stato fatto un gran lavoro a livello di card-design per cui il primo impatto è decisamente più lieve rispetto al primo login del gioco PvP. I 4 mazzi iniziali sono composti da 12 carte, e ogni deck serve a insegnarci una meccanica base come il potenziamento. Nel corso del gioco si sbloccano nuove carte ma rigorosamente una alla volta. L’obiettivo è rendere l’esperienza più fluida possibile senza sovraccaricare i nuovi giocatori di terminologie e meccaniche. Torstov ha detto che il gioco, per i collezionisti, dura quasi 30 ore ma essendo un roguelike (avete una vita soltanto per andare dall’inizio alla fine quindi se perdete dovrete ricominciare da capo) ci potranno essere run anche da meno di 10 minuti. La commistione tra cardgame e rogulike mi ha davvero stupito e non posso che raccomandare questa esperienza ai fan della serie. C’è poca narrativa ma vi basterà sapere che Rogue Mage è ambientato centinaia di anni prima della nascita di Geralt ed è incentrato sulla creazione del primissimo Witcher.

Gwent Rogue Mage: la recensione dell'espansione PvE del cardgame di The Witcher

Rogue Mage vale davvero 10 euro?

Si perché non ci sono micro transazioni e il gioco è completamente giocabile offline. CD Projekt Red ha rivoluzionato completamente il titolo dal 2019, quando è stato annunciato ampliandolo di dimensioni fino a farlo diventare un’esperienza standalone degna di un prezzo relativamente alto per l’universo mobile. “Invece di dividere la campagna in più parti e utilizzare le microtransazioni per far progredire i giocatori tra i diversi capitoli, abbiamo deciso di renderlo un titolo completo, acquistabile a parte”, ha detto Tortsov. Se volete le classifiche o la chat con i vostri amici dovrete restare connessi ma a parte queste funzionalità marginali il gioco è completamente giocabile offline, finalmente. Aspettando il nuovo capitolo della saga, in uscita tra diversi mesi (se non anni), Rogue Mage è il modo migliore per passare il tempo nell’universo di The Witcher divertendosi con un cardgame ben fatto e saldamente rodato. Questa nuova espansione di Gwent è disponibile per Pc, Android e iOS.

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