Nisqy ci ha raccontato come si sta trovando nella sua nuova squadra dopo il passaggio dai Fnatic ai Mad Lions.
Uno split di pausa dopo essere messo all’angolo dai Fnatic, oggi il midlaner belga Yasin “Nisqy” Dinçer è un giocatore dei Mad Lions che ne hanno acquisito il cartellino tra lo Spring e il Summer Split per sostituire il tedesco Steven “Reeker” Chen che non aveva convinto nella prima metà della stagione. I Mad Lions si sono affacciati al Summer Split dell’Lec di League of Legends, consapevoli di dover ribaltare i pronostici della vigilia che, da campioni carica per l’intero 2021 con due titoli conquistati su due, non erano riusciti a ottenere l’accesso ai playoff nel primo split della stagione 2022.
I Mad Lions oggi
Oggi i Mad Lions si trovano in una posizione decisamente migliore: ottima partenza, secondo posto in campionato, sei vittorie e tre sconfitte nel girone di andata appena conclusosi ma soprattutto maggior fiducia e consapevolezza nei propri mezzi con Nisqy che ha decisamente ridato entusiasmo all’ambiente. Non tanto per le sue giocate quanto per la serenità che ha portato con sé con i compagni di squadra che sanno di potersi fidare ciecamente del belga. A beneficiarne più di tutti è sicuramente il jungler spagnolo Javier “Elyoya” Prades Batalla, ritrovatosi dopo uno split difficile, probabilmente più libero mentalmente sapendo di avere in corsia centrale un compagno di squadra che offre più garanzie del precedente.
L’arrivo ai Mad Lions
In occasione della Week 4, al termine della vittoria contro i BDS, abbiamo avuto l’occasione di intervistare proprio Nisqy per farci raccontare qualcosa in più dal suo personale punto di vista. Partendo dal chiedergli se lo split di pausa possa essere stato utile.
“Penso che essere rimasto fuori dalla scena competitiva per così tanto tempo mi abbia spinto a tornare ancora più forte, ancora migliore. E in tal senso credo che sia stato decisamente utile prendermi una pausa. L’anno scorso con i Fnatic avevo partecipato anche ai Worlds quindi c’erano stati davvero pochissimi break a disposizione: per cui averne avuta una nello Spring è stato decisamente utile per tornare più carico.”
Come sono andati i primi giorni e le prime settimane con i Mad Lions? Hai notato differenze particolari rispetto ai Fnatic?
“Sì, devo ammetterlo. In particolare credo che l’intero ambiente sia decisamente migliore nei Mad Lions. Non è una questione individuale o di stile di gioco, né di coaching staff, penso semplicemente che nei Mad tutti noi, giocatori e membri dello staff, siamo più sulla stessa lunghezza d’onda rispetto a come era la situazione nei Fnatic. E questo mi ha aiutato molto a entrare nei meccanismi della squadra fin dai primi giorni.”
In queste prime settimane i Mad Lions sembrano incostanti nelle loro prestazioni: capaci di vincere contro avversari tosti con grandissime prestazioni per poi magari avere delle difficoltà in altre partite. Cosa pensi che serve alla squadra per diventare più solida?
“Penso che dovremmo cercare di giocare proprio come abbiamo fatto oggi (giovedì 14 luglio, gamer contro i BDS ndr) ma di farlo contro i team migliori. Dall’ultima sconfitta contro i Misfits devo dire che abbiamo imparato tantissimo ed è il motivo per cui abbiamo giocato così puliti oggi, anche se l’avversario non era in formissima. Siamo anche riusciti a battere alcuni dei top team, tranne gli Excel e i Rogue. Il nostro obiettivo primario comunque è arrivare ai playoff: lì nelle Best of 5 potremo capire qual è il nostro vero valore.”
Cos’è cambiato?
Con il tuo arrivo Elyoya sembra essere più sereno e più libero nella propria mente quando si trova in game. È solo un’impressione o esiste una correlazione?
“Penso che ognuno di noi si sia approcciato in modo diverso a questo Summer Split. È il mood generale che è cambiato ed è migliorato rispetto al passato, rendendo l’esperienza personale di gioco anche più divertente, portandoti a giocare meglio. Non so se è anche merito mio, lo spero ovviamente: l’importante è che io faccia il mio.”
Come per Perkz, che abbiamo intervistato qui, anche a Nisqy abbiamo chiesto cosa ne pensa del meta attuale in midlane.
“Penso che sia un meta molto versatile che permette a ogni giocatore e squadra di averne uno proprio, personale quasi. Alcuni giocano campioni con i controlli, altri preferiscono quelli che scalano e diventano più potenti nei minuti avanzati di gioco. Dipende da tanti fattori e credo che riuscire a essere sempre un passo avanti rispetto all’avversario sia fondamentale in questo momento. Mi piace, davvero.”
Gli obiettivi della stagione
Hai detto prima che il vostro obiettivo è raggiungere i playoff. Pensi che potete lottare per qualcosa di più?
“Penso che dobbiamo concentrarci sul fare piccoli passi. I playoff sono il primo step, dopo è ovvio che il nostro desiderio sarebbe di andare al mondiale e magari vincere il titolo europeo. A essere realistici, però, credo che in questo momento solo la qualificazione ai Worlds sia alla nostra portata.”
Quali pensi che siano i team con cui dovrete lottare di più per ottenere la qualificazione al mondiale?
“Penso che gli Excel e i G2 siano le squadre più favorite per quanto visto finora, a cui mi sento di aggiungere probabilmente i Fnatic. Non metto i Rogue: sono sicuramente un ottimo team ma alla lunga non penso che saranno allo stesso livello degli altri tre menzionati in precedenza.”
Ultima domanda: cosa ne pensi del nuovo formato che sarà introdotto in Ldl, la seconda divisione cinese, che non permetterà all’interno di una serie a una squadra di utilizzare più di una volta lo stesso campione?
“È qualcosa che non ho mai visto prima, non saprei cosa aspettarmi sinceramente. Sono sicuro che ci possono essere dei modi per sfruttare questo format, magari giocando più debolmente in uno dei due primi game per poi andare a selezionare campioni più forti nei successivi e avere una draft migliore. Non sono affatto sicuro di come potrebbe funzionare ma devo ammettere che sono felice che qualcosa inizi a cambiare perché sono convinto che delle modifiche siano necessarie viste la quantità enorme di campioni oggi disponibile. Vediamo come va in Cina e poi potremo avere più elementi per ragionarci sopra.”