Abbiamo avuto l’occasione di intervistare il coach degli Excel che ci ha raccontato le aspettative, gli obiettivi e il contributo dei giocatori.
Gli Excel sono sembra di dubbio una delle sorprese di questo inizio di Summer Split all’Lec di League of Legends. Un team che appena uno split fa, nello Spring 2022, per la prima volta dalla loro comparsa nella competizione hanno raggiunto i playoff, risultati mai ottenuto prima. Il merito è senza dubbio da attribuire alla crescita dell’organizzazione come immagine e investimenti che ha deciso al tempo stesso di puntare in modo più deciso sul Moba targato Riot Games. L’arrivo del toplaner Finn, così come quello in corsa del support sloveno Mihael “Mikyx” Mehle, ex-G2 Esports e quattro volte campione d’Europa, hanno rivoluzionato le prestazioni della squadra portandola da semplice comparsa a protagonista.
Inizio di fuoco
Il Summer Split è cominciato nel modo migliore per gli Excel: oltre i risultati, sono state soprattutto le prestazioni a essere convincenti e a proiettarli tra le prime posizioni, prima dello stop maturato in Week 4 con una doppia sconfitta. Proprio in occasione della quarta settimana, subito dopo la sconfitta, sfortunata, con gli Astralis, abbiamo avuto la possibilità di parlare con l’olandese Joey “Youngbuck” Steltenpool, head coach del team che, insieme all’assistant coach Sng “Nelson” Yi-Wei, è riuscito a plasmare un team solido e pronto a giocarsi la qualificazione ai Worlds come Top 3 del campionato.
Aspettative rispettate?
Con Youngbuck siamo partiti da una domande semplice. Nonostante la sconfitta con gli Astralis, arrivata anche in modo rocambolesco dopo aver dominato la partita, è decisamente un ottimo inizio per gli Excel. Vi aspettavate di trovarvi in questa posizione in classifica dopo tre settimane?
“Detto sinceramente non mi aspettavo che ci saremmo ritrovati dopo la pausa dell’offseason a giocare così bene contro i top team. Anche le nostre sconfitte sono comunque arrivate dopo dei game combattuti. Penso che finire il girone d’andata con cinque o sei vittorie sia decisamente ragionevole, per cui penso di poter essere positivamente sorpreso di come ci siamo approcciati a questo Summer Split.”
Mikyx e Nukeduck: quanto sono importanti?
Quando è stato importante l’arrivo di Mikyx nel team ormai uno split fa? Che tipo di contributo ha dato?
“Penso che abbiamo colmato un importante gap nel nostro team: entrare nei teamfight, crearne il pretesto, trovare il modo giusto per ingaggiare gli avversari era per noi difficile e Mikyx ci ha aiutato in tal senso in modo molto creativo, senza remore. Per cui oggi quando un game non sta andando benissimo o ci ritroviamo impantanati e non sappiamo come sbrogliare certe matasse, ci affidiamo a lui. Per noi ha rappresentato una modifica strutturale per le nostre vittorie.”
Quanto è invece importante avere un veterano come il norvegese Erlend “Nukeduck” Våtevik Holm? Ogni team dovrebbe avere un giocatore così esperto?
“No, non è necessario ma nel nostro caso funziona enormemente bene. Io penso che funzioni soprattutto perché lui è un vero calcolatore, freddo, mentre altri nostri giocatori sono più istintivi. Per cui avere in team questo miscuglio di caratteristiche permette di trovare la giusta ricetta: Mark (il jungler Markoon ndr) è molto versatile e persino Finn in toplane può giocare aggressivo in corsia. Per cui sapere che invece c’è almeno un giocatore come Nukeduck che cerca di prevedere le mosse avversarie, studia i nemici e ha un’ottima, anzi eccellente visione di mappa, oltre che capire in che momento si trova il game in ogni istante, è molto importante per noi e il nostro equilibrio.”
Parlando di giocatori giovani e di veterani, il sistema delle Erl sembra che stia iniziando a funzionare molto bene con tanti e nuovi talenti che arrivano anche in Lec, seppur non sempre prontissimi. Secondo te c’è un tempo minimo che i giocatori dovrebbero trascorrere nelle Erl prima di passare nella massima divisione? O è questione di qualità del tempo trascorso?
“Non penso che ci sia un periodo di tempo minimo o massimo. Ad esempio noi avevamo messo sotto contratto Kryze (toplaner che ha giocato negli Excel in Lec per tre split) quando aveva appena disputato un singolo split nelle Erl e fece molto bene in Lec. Per cui penso che dipende solo dalle qualità del giocatore sulla Landa ma anche e soprattutto dalla sua personalità. Non è questione di tempo: un giocatore può essere pronto, competitivamente e mentalmente dopo uno split o dopo dieci.”
Verso i Worlds
Quali team pensi che possano lottare per il mondiale oltre voi?
“Penso che i G2 e i Rogue non possano essere esclusi, sono per me i favoriti insieme ai Fnatic. Per cui penso che ce la giocheremo noi quattro e magari potremmo avere qualche sorpresa come i Mad Lions e i Vitality che potrebbero sorprendere e rubare qualche posizione. Sono convinto che torneranno a essere protagonisti.”
Visto il recente annuncio di Riot Games che ha confermato che l’Europa avrà quattro slot, il livello del Vecchio Continente è sufficiente per avere quattro team che possono dire la loro a un evento internazionale come i Worlds?
“Sinceramente penso di sì ma sono anche convinto che i team europei siano stilisticamente molto diversi tra loro. Se guardiamo ad esempio noi, i G2 e i Mad Lions, vedo tre team che sono più predisposti a prendere vantaggio nei primi minuti di partita e a ingaggiare spesso il nemico, al contrario di squadre come Fnatic o Rogue che magari draftano molto di più verso scaling comp (scelgono campioni che diventano più efficaci più passano i minuti ndr). Tuttavia sono convinto che a livello internazionale non sia il giusto approccio: se si vuole arrivare in fondo al torneo bisogna saper giocare molto bene anche l’early game. Se l’Europa riuscisse a trovare un giusto bilanciamento tra il giocare early e lo scalare in late-game, potremmo davvero pensare di mandare dei seri e forti candidati ai Worlds.”
Ultima domanda: qual è il punto di vista di un coach rispetto all’annuncio dell’introduzione del formato fearless nella seconda divisione cinese che non permette di riutilizzare gli stessi campioni nel corso di una serie? Sarebbe utilizzabile in Europa?
“Dal mio punto di vista non penso sia possibile implementarlo per l’Lec. Principalmente perché dovremmo abbandonare il formato Best of 1. In generale lo vedo come un sistema che aggiungerebbe grande volatilità alle draft delle Bo1 perché devi in qualche modo allenarti per poi affrontare le Bo5 dove puoi giocare i campioni solo una volta. Per i team questo tipo di approccio sarebbe deleterio, anche se sono consapevole che per uno spettatore sarebbe invece divertente. Non so se possa essere introdotto ma, se si dovesse decidere per il sì, dovrebbe essere adottato contestualmente anche il formato Bo3 in modo da poterci permettere di allenarci con questo tipo di draft.”