L’organizzazione sarebbe pronta a tirare i remi in barca in ben tre titoli esports in Italia, incluso League of Legends.
Quella degli Esport Empire sembra una parabola destinata a concludersi molto presto nel panorama dell’esports italiano. Nonostante un ingresso in punta di piedi, ragionato, consapevole e che mirava a raggiungere la vetta nella scena competitiva nazionale e internazionale a piccoli ma decisi passi, secondo fonti vicine all’organizzazione gli Empire starebbero in queste ore abbandonando i principali titoli su cui si sono fatti conoscere in particolare nell’ultimo anno: League of Legends, Rainbow Six Siege e Rocket League.
Empire, le origini
Arrivati nella scena italiana nella prima parte del 2021, gli Esport Empire hanno da subito mostrato grande interesse per diversi titoli, League of Legends in primis. Come raccontato dal loro General Manager Antonio Decino in occasione della video-intervista realizzata proprio da Esportsmag in primavera, l’organizzazione è però nata molto prima trovando la prima espansione nel settore italiano con l’acquisizione della quota del 50% degli Hexon, realtà legata principalmente ai titoli calcistici Fifa e Efootball che vanta anche una collaborazione pluriennale con il club della Fiorentina. A decidere il cambio di passo è stata la proprietà, rintracciabile in Games Empire, negozio di Acireale dedicato al mondo dell’intrattenimento, dei videogiochi e molto altro che si è ritagliata un nome importante sul territorio siciliano anche tramite eventi e fiere.
Fuga dall’esports?
Secondo quanto trapelato, gli Esport Empire avrebbero già comunicato alla direzione del Pg Nationals che non disputeranno il Promotion Tournament 2022 di League of Legends per mantenere il proprio slot all’interno della massima serie italiana. La squadra, dopo un ottimo Spring Split e nonostante un roster sulla carta più che attrezzato per il Summer, ha infatti chiuso all’ultimo posto il campionato italiano, traducendosi anche nell’ultimo posto per Punti Circuito: per rimanere nel Pg Nationals, pertanto, avrebbero dovuto partecipare al torneo di promozione insieme ai Samsung Morning Stars, sempre dal Pgnats, e alle migliori due del Proving Grounds, la serie cadetta, ovvero Dren Esports e Dsyre.
Niente Promotion
Il 23 agosto, tuttavia, gli Esport Empire comunicavano ai giocatori del roster che non avrebbero partecipato al torneo e che potevano considerarsi liberi da ogni obbligo contrattuale: lo stesso giorno i vari player avevano infatti comunicato sui social la loro disponibilità a trovare una nuova squadra non essendo più legati agli Esport Empire. Non potendo così schierare, come d’obbligo, gli stessi giocatori iscritti al roster nel corso dello split, non potranno partecipare al Relegation/Promotion e gli Empire saranno automaticamente retrocessi nel Proving Grounds. Dove però non sembra che rimarranno per molto: secondo le varie indiscrezioni raccolte, infatti, l’organizzazione starebbe attivamente cercando un compratore per lo slot nella serie cadetta, in modo da liberarsi di quello che oggi sembra essere un fardello. Non è ancora chiaro, invece, come si comporterà il Promotion/Relegation Tournament per il Pg Nationals, ovvero se si disputerà con solamente tre squadre o se verrà ripescato un team dal Proving Grounds. In questo momento la squadra arruolabile con più Championship Point sono i Webidoo Gaming, sconfitti nella finale del Summer Split dai Dsyre Esports.
Via da Rainbow Six Siege
A confermare la fuga dell’esports in generale è anche la volontà, secondo alcune fonti vicine all’organizzazione, per cui gli Esport Empire avrebbero trovato l’accordo per la vendita dello slot nell’altra competizione cugina del Pg Nationals e dedicata a Rainbow Six Siege. Arrivati grazie alla promozione dal BeSerious, la serie cadetta, gli Esport Empire si sono subito affermati nella scena italiana con un terzo posto finale ai playoff subito dietro le due inarrivabili superpotenze Mkers e Macko. Secondo quanto a noi riferito, gli Esport Empire avrebbero venduto il proprio slot agli Yutoru, organizzazione che sta cercando le luci della ribalta e che nello scorso split del Pg Nationals di Rainbow Six Siege aveva partecipato al Promotion Tournament senza successo, chiudendo al quinto posto. Quello degli Esport Empire tra l’altro non sarà l’unico slot a cambiare proprietà: i Reply Totem hanno infatti già salutato la competizione, come annunciato sui social dall’account ufficiale di Rainbow Six Ita. Secondo indiscrezioni, i Totem avrebbero venduto i diritti di partecipazione agli Fdp, organizzazione divenuta rilevate in Italia grazie a Valorant, che su Rainbow Six Siege dovrebbe prendere il nome di 4Real e partecipare alla prossima Italian Cup recentemente rivelata.
Con grande dispiacere dobbiamo salutare i @Reply_Totem augurando loro il meglio per i progetti futuri! 💪🏻😎 Il cambio sarà immediato e riguarderà sia l'Italian Cup che il PG Nationals 2023
Grazie ragazzi e in bocca al lupo 🔥#rainbowsixsiege #ItalianCup pic.twitter.com/Wy5uer4xYb— Rainbow Six IT (@Rainbow6IT) August 29, 2022
Addio a Rocket League
Sempre secondo le nostre fonti, sarebbe già stato ufficializzato internamente l’addio anche all’Italian Rocket Championship, la più importante competizione italiana di Rocket League. Gli Esport Empire avevano chiuso la Season 8, l’ultima fin qui disputata, al quarto posto nel campionato vinto poi dagli Exeed. Rocket League era stata l’ultima aggiunta nel parco titoli degli Empire, anche in questo caso arrivati alla massima serie grazie ai risultati ottenuti nella Serie B della competizione. Indice, come negli altri due casi, di un’attenta programmazione che, almeno in apparenza, sembrava poter rendere il proprio ecosistema sostenibile all’interno della scena esports. Su Rocket League, però, non sembra che lo slot sarà venduto: secondo quanto trapelato gli Empire lasceranno la competizione senza passaggio di consegne con invece il ripescaggio dei Cyberground Gaming.
I perché dell’addio
Se su Rainbow Six Siege e Rocket League è difficile trovare giustificazioni a questa fuga improvvisa, seppur nulla vieta loro di ripartire nuovamente dal basso senza pertanto lasciare definitivamente la scena, diverso è il discorso su League of Legends. Nel titolo di casa Riot Games infatti gli Empire hanno, col senno di poi, forse accelerato troppo rapidamente nel tentativo di ottenere subito la vetta della scena competitiva con un roster che, almeno sulla carta, avrebbe potuto lottare per la qualificazione all’European Masters. Un investimento consistente che, pertanto, non ha fruttato come avrebbe dovuto soprattutto in termini di visibilità e di pubblicità, nonostante il Summer Split a livello mediatico fosse iniziato nel migliore dei modi con la pubblicazione dell’inno del team affidato al gruppo musicale degli Elkir, uno dei primi esperimenti in Europa per un team di una Erl. Secondo quanto trapelato da altre fonti il problema principale che starebbe portando gli Empire a “fare cassa” abbandonando i principali titoli, risiederebbe nel mancato arrivo del denaro dagli sponsor necessario per far fronte alle spese correnti e per il futuro. A parziale conferma, abbiamo saputo che finora nessuno dei giocatori né del coaching staff del roster di League of Legends ha ancora ricevuto i pagamenti relativi al Summer Split, iniziato il 7 giugno e terminato il 7 agosto 2022.
E Fifa?
Nulla è invece trapelato per quanto riguarda gli Hexon che, grazie alla sua quota indipendente, potrebbe rimanere sostanzialmente non toccata dalle decisioni che gli Empire stanno intraprendendo sugli altri titoli. Gli Hexon dovrebbero continure a occuparsi serenamente di Fifa e della collaborazione con la Fiorentina senza alcuna conseguenza diretta o indiretta.
Al momento della pubblicazione dell’articolo, nonostante i nostri tentativi di contatto, non abbiamo trovato risposta dagli Esport Empire in merito a tali indiscrezioni. Provvederemo ad aggiornare l’articolo nel momento in cui riceveremo risposta.
AGGIORNAMENTO
Al seguente link potete trovare la replica degli Esport Empire al nostro articolo: Decino, Empire: “Nessuna fuga”