Nintendo ha abbracciato la parte competitiva della sua community solo di recente e con Splatoon 3 ha finalmente realizzato un gioco che pensa anche agli esport.
Splatoon 3 ha fatto il botto. Non solo è il gioco piĂą venduto all’uscita per la Switch in Giappone ma ha anche scalzato The Last of Us Parte 1 dal primo posto dei giochi piĂą venduti in Uk.
Nella nostra anteprima vi abbiamo raccontato le novitĂ del gameplay, della storia (si Splatoon ha una storia e anche parecchio interessante), della Salmon Run e delle tanto amate Mischie Mollusche.
Dopo averci giocato online e dopo aver sondato il panorama competitivo (principalmente americano) del gioco siamo pronti a darvi la recensione tutta orientata agli esport di Splatoon 3.
Splatoon 3 piace agli esports
“Sono rimasto completamente ipnotizzato da alcuni dei giocatori professionisti di Splatoon mentre provavano la prima demo – ha detto al Washington Post Bill Trinen, direttore marketing di Nintendo of America – Hanno iniziato quasi subito a sperimentare con l’avvitotano (una nuova meccanica che offre dei frame di invincibilitĂ mentre si schiva in forma di calamaro) non solo come mossa difensiva ma anche come strumento offensivo”, ha detto.
Questo livello di cura nel design è stato applicato anche ai controlli di movimento (motion controls). Può sembrare uno scherzo ma dovete sapere che i controlli di movimento sono il metodo preferito dalla comunità competitiva per giocare a Splatoon. Per la prima volta in uno sparatutto multiplayer, questo metodo di mira è effettivamente migliore anche degli analogici del pro controller. Tutto questo dimostra come i designer di Nintendo si siano adoperati per rendere il nuovo gioco intrigante anche per i pro.
Amico degli sponsor
Gli sparatutto eSportivi hanno un grande problema: i morti. Le kill, i massacri e gli sbudellamenti non piacciono agli sponsor che non vogliono vedersi associati a queste immagini. In Splatoon nemmeno si spara, si splatta, e non vince chi ha ucciso piĂą avversari ma chi ha pitturato piĂą pavimento del proprio colore.
Questo è da sempre un grosso punto di forza del gioco ma le competizioni lo sfruttano poco a causa della passata reticenza del gigante giapponese ad autorizzare dei circuiti eSportivi. Ora che Nintendo non solo ha benedetto gli sforzi della community ma ha anche disegnato il gioco per essere esport Friendly, gli sponsor non tarderanno ad arrivare per sostenere un nuovo circuito competitivo.
Ma com’è da giocare?
Se siete alla ricerca di una rivoluzione, Splatoon 3 vi deluderĂ . Le sensazioni sono molto simili a quelle del secondo con alcune aggiunte interessanti come l’arco e la spada. Non mancano i minigiochi e vi divertirete proprio tanto con il nuovo cardgame interno al gioco chiamato Splattanza. É come il Tetris solo che è 1v1 e si usano le carte per colorare secondo dei pattern pixelati il campo di gioco. Vince che ne colora di piĂą.
Il multiplayer non è cambiato quasi per niente: perché modificare qualcosa che funzionava già alla perfezione? É divertente, spassoso e irriverente e ora potrete giocare con i vostri amici a tutte le modalità pvp e pve. Se cercate un modo per divertirvi tanto e con pochissimo sforzo, Splatoon 3 è il gioco che fa per voi.
Fiore all’occhiello di questo nuovo titolo è la modalitĂ single player della durata di poco piĂą di 7 ore. Non è solo in un gigantesco tutorial (circa 2 ore), il resto è una piacevole storia che vi introdurrĂ nel mondo degli inkling e degli octoling spiegandovi le meccaniche di gioco e la storia dell’universo di Splatoon.
Il verdetto su Splatoon 3
Splatoon 3 è un videogioco mutaforma: passa dall’essere una divertente distrazione in giocatore singolo a un multiplayer iper competitivo che vi terrĂ incollati al controller. Con altri 3 amici è al suo meglio ma da soli resta comunque davvero divertente, e sono pochi i giochi che possono vantare un simile pedigree. Se poi avete dei bambini che vogliono avvicinarsi al mondo degli sparatutto (anche competitivi) Splatoon è il miglior punto di ingresso al genere disponibile sul mercato.