Secondo gli esperti, i creator potrebbero emigrare verso altri lidi diversi da Twitch. YouTube, ad esempio, non ha un regolamento per il gambling.
Twitch ha finalmente messo un freno ai flussi di slot che negli ultimi anni hanno letteralmente inquinato la piattaforma di gaming e intrattenimento di Amazon. La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, il caso Sliker, che è riuscito a rubare centinaia di migliaia di dollari ai suoi amici e ad altri streamer. Il modus operandi era sempre lo stesso: manipolare tutti emotivamente per alimentare la sua dipendenza dal gioco d’azzardo. La vicenda, dunque, ha riportato al centro della scena la situazione legata al gioco d’azzardo e così Twitch ha deciso di vietare dadi, slot e roulette.
Effetto polvere sotto il tappeto?
Per gli esperti, però, questa potrebbe essere una soluzione tampone. La classica polvere nascosta sotto il tappeto. Mark Johnson, professore associato presso l’Università di Sydney, ha studiato Twitch negli ultimi otto anni e si è soffermato anche sui contenuti di gioco d’azzardo. “E’ ancora presto – le sue parole – per capire come si configurerà la politica di Twitch ed è difficile dire esattamente come andranno le cose. Non avendo nulla di concreto fino a metà ottobre, ci vorrà un po’ di tempo per analizzarne gli effetti sullo spazio dello streaming. Tuttavia, c’è già un cambiamento: i creatori di contenuti stanno solo trovando nuove piattaforme su cui promuovere questa pratica”.
I creator di Twitch pronti ad emigrare
In questi giorni, infatti, numerosi creator stanno già cercando vie alternative. L’immenso successo dei flussi di slot dimostra che c’è un grande mercato per questa pratica, ma si tratta anche di un mercato di persone che utilizzano Twitch in maniera trasversale. Non solo per il gambling. Spostare i flussi di slot su un’altra piattaforma genererebbe lo stesso numero di spettatori? L’ago della bilancia potrebbe comunque pendere dalla parte del sì. Del resto, numerosi streamer hanno deciso di dirottare la propria barca verso altri lidi come YouTube.
Le pressioni
Tornando alla scelta, invece, numerosi i creatori di contenuti che hanno cercato di fare pressione su Twitch. Imane “Pokimane” Anys è stata la leader di questo movimento: la star di Twitch ha espresso più volte il suo disagio per la promozione del gioco d’azzardo sul canale viola. Nonostante questo, è anche probabile che il servizio di proprietà di Amazon si sia sentito costretto ad agire su questo tema a fronte di molte altre controversie.