Niente da fare per uno dei quattro locali coinvolti nel langate di aprile: nel 2023 l’Esports Palace chiuderà i battenti.
Era stato uno dei primi locali a denunciare quanto avvenuto lo scorso 29 aprile sera in quattro sale lan italiani dopo i controlli effettuati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli su segnalazione dell’imprenditore Sergio Milesi che si era interrogato sulla liceità delle attività all’interno delle sale dedicate al gaming e agli esports: l’Esports Palace di Bergamo, una della realtà di riferimento per il settore italiano guidata dalla figura di Alessio Cicolari, già titolare di Ak Informatica. La notizia, oggi, è che l’Esports Palace chiuderà nei primi mesi del 2023.
Un danno significativo
L’annuncio è arrivato poche ore fa in diretta streaming con Cicolari che ha raccontato di come la situazione rispetto allo scorso 29 aprile non sia affatto cambiata. Nonostante due proposte di legge arrivate, e mai discusse, in Camera e Senato nella scorsa legislatura a firma Lega, nonostante l’interesse mediatico suscitato e la deroga rilasciata dalla stessa Adm per permettere alle sale Lan di operare fino a giugno 2023 come “spettacolo itinerante”, le multe e i sequestri comminati all’Esports Palace, e ritenuti ingiustificati da Cicolari, sono rimasti in essere per un danno economico che ammonta a un totale di oltre 100.000 €.
Una decisione sofferta
Come ha raccontato lo stesso Cicolari, in questo momento “l’Esports Palace opera in perdita: i soldi li stiamo mettendo noi soci pur di tenerla aperta. Il problema è che i danni economici e materiali scaturiti dal controllo dell’Adm sono ormai irreparabili, difficili da sanare.” A tale questione vanno inevitabilmente aggiunti anche i due anni precedenti di Covid: “Eravamo già stati spinti al limite dalla pandemia: se a questo aggiungiamo l’Adm, i rincari energetici dell’ultimo periodo, i costi che un’attività del genere deve sostenere, se il giudice non ci darà ragione per noi sarà impossibile andare avanti.” Una decisione che arriva tra l’altro a distanza di una settimana dal servizio di Report andato in onda su Rai 3 lunedì 14 novembre che aveva parlato di esports, di gaming, di regolamentazione e di langate, dando però pochissimo spazio alla questione.
L’Esports Palace ha infatti chiesto al tribunale di sospendere il provvedimento, soprattutto considerato che la stessa Adm ha riconosciuto che le sale Lan non possono essere perfettamente inquadrate nella normativa vigente. Motivo che porterà Cicolari a investire in altri paesi dove lavorare in questo settore è più semplice: “Sto andando negli Stati Uniti proprio per aprire lì una nuova attività: è molto più semplice e agevole e soprattutto è considerata una cosa normale. Così come ho potuto constatare sia nel Regno Unito che in altre nazioni dove già lavoro o collaboro con realtà locali. Sto iniziando a pensare che fare le cose importanti in Italia non sia possibile.”
Verso Milano con Vieri e Corradi
Contestualmente Cicolari ha affermato che Ak Informatica aprirà presto una sala Lan a Milano in un’attività che vedrà la collaborazione di Plb, la realtà legata al gaming degli ex-calciatori Christian Vieri e Bernardo Corradi. Sarà chiamata Plb World e servirà inoltre per fornire supporto tecnologico al canale BoboTv dello stesso Vieri, diventato ormai uno dei canali più seguiti su Twitch nella categoria sport.