Domenica 16 aprile è stata una giornata di incoronazioni agli European International Championships di Pokémon.
Pokémon GO, Pokémon Scarlatto e Violetto e il gioco di carte dei Pokémon hanno incoronato i loro campioni d’Europa in tutte le divisioni. Nel momento di massima foga della competizione (le finali del videogioco) l’arena messa in piedi all’Excel di Londra aveva tutti i posti occupati e decine di persone in piedi per assistere ai match tra i giocatori migliori del vecchio continente.
L’Italia si è fatta rispettare portandosi a casa i primi due posti del podio della categoria junior e il primo posto di quella senior dei videogiochi ma non è riuscita a risplendere nelle categorie Master delle varie discipline. All’Excel di Londra, però, c’erano molti giocatori preparati che, anche se non sono arrivati sul palco, hanno accumulato abbastanza punti per il mondiale e sappiamo già che saremo ben rappresentati a Yokohama il prossimo agosto.
Pokémon GO: ecco il campione d’Europa
Un nome è diventato sinonimo di maestria nella scena competitiva europea di Pokémon GO: TontonBatteuse. Il giocatore francese è arrivato in finale dopo aver dominato l’intero torneo vincendo tutte le partite e subendo solo cinque sconfitte. La sua finale non è stata uno scontro ma una valanga che ha travolto il suo avversario con tonnellate di danni. La stella della sua squadra è stata senza dubbio Shadow Dragonite, un Pokémon inaspettato che ha dominato i suoi avversari. Grazie a un Medicham e uno Stunfisk di Galaar questo team ha spazzato via gli avversari che hanno fatto affidamento su strategie più convenzionali.
“Volevo portare Shadow Charizard e Shadow Dragonite fino in fondo e ci sono riuscito” ha detto Tonton a fine partita. “Ho costruito il mio team intorno a Deagonair e non mi ha deluso, spero di riuscire a portarlo ai mondiali in Giappone”. La sua strategia è stata piuttosto insolita e si fondava sul non avere paura di usare uno scudo anche a inizio lotta per proteggere il suo Shadow Dragonair, il pilastro portante del suo team. Fondamentale, poi, è stato il Ninetales di Alola che, con i suoi attacchi di tipo ghiaccio, ha messo in difficoltà l’Altaria del suo avversario in finale. TontonBatteuse, poi, ha dimostrato un’abilità eccelsa nel prevedere le scelte dell’avversario trovandosi quasi sempre in vantaggio di tipo. La sua qualificazione ai mondiali di Yokohama è garantita e ora non ci resta che aspettare e vedere se riuscirà a portare in Giappone i suoi assi nella manica.
I campioni d’Europa del gioco di carte
Il gioco di carte dei Pokémon, come ogni altra edizione ha avuto tantissimi contendenti in presenza ma pochi spettatori online. Questo perché se è molto divertente da giocare, lo stesso non si può dire dell’esperienza da spettatore. Pokémon Live, la versione digitale del gioco di carte, dovrebbe presto uscire dalla beta e speriamo venga in aiuto delle stream di questa disciplina con qualche informazione aggiuntiva o delle animazioni che intrattengano. Dal punto di vista competitivo, invece, abbiamo avuto poche sorprese: “Il meta è rimasto praticamente uguale al precedente con qualche piccola variazione” ci ha detto Alessandro “iCaterpie” Cremascoli, content creator Milanese. “Il nuovo set ha influenzato poco il meta competitivo ma lo sapevamo perché il primo di ogni nuovo blocco non è mai un granché. Ho già visto le prossime carte in arrivo e sono davvero interessanti. A questo Inernational, però, tutti i pro hanno giocato roba vecchia”.
L’unica eccezione è stato Gardevoir ex, un mazzo che è riuscito a farsi largo fino alla top 8 e che si fondava su una nuova carta. A fargli compagnia ci sono state le vecchie glorie dei tornei passati come Mew V-max, Lugia Vstar e Tiranitar V. La finalissima della categoria Master ha visto la leggenda norvegese Tord Reklev con Gardevoir affrontare l’Arceus Vstar dell’americano Alex Schemanske. La prima partita è andata a Reklev avvicinandolo alla sua quinta vittoria in un International di Pokémon ma non ha potuto celebrare subito perché l’americano lo ha raggiunto portando il punteggio sull’1-1. Con un risultato che ha stravolto le aspettative di tutti, poi, Schemanske è riuscito a prendersi anche la seconda vittoria portandosi a casa il titolo di campione d’Europa.
Il suo mazzo Arceus era dei più classici, a dimostrazione di quello che dicevamo, anche se il Gardevoir di Reklev gli ha dato parecchio filo da torcere. Alessandro, invece, ha portato un mazzo incentrato su Goodra “è un muro che fa danni e li previene, è molto difficile da buttare giù. Ho chiuso in top 32 e devo dire che questo evento mi è proprio piaciuto. Il primo internazionale che ho fatto eravamo un terzo dei partecipanti (più di 3000 secondo gli organizzatori) e l’organizzazione era molto farraginosa, ora è tutto molto meglio. Sono contento anche della mia performance, ho preso i miei punti e continuo la mia corsa per la top 22 europea. L’obiettivo finale è essere già qualificato per il day due al mondiale. C’era anche mio papà a competere qui con me e questa è la nostra ventesima stagione competitiva insieme, spero un giorno di portare mio figlio a uno di questi tornei e mettere in campo tre generazioni di Cremascoli “.
I campioni d’Europa di Scarlatto e Violetto
L’evento di punta di questo torneo, dopo Pokémon Unite, GO e TCG, sono state le finali di Pokémon Scarlatto e Pokémon Violetto. Per noi italiani il momento più importante è stato lo scontro tutto italiano tra Federico C. e Pietro K. che si sono contesi il titolo di campione d’Europa nella finale della categoria Junior. Già dopo i primi 2 turni il risultato della partita si è reso immediatamente evidente. Pietro (fratello del pro player Marco Fiero) ha iniziato subito con un Kingabit teracristallizzato che lo ha reso di tipo volante e con cui ha iniziato un’offensiva a cui, in entrambe le partite, il Palafin, l’Arcanine, l’Amooguss e il Crinealato di Federico non sono riusciti a resistere. “Grazie a mio fratello e grazie tutti gli amici del server” ci ha detto Pietro in una brevissima intervista post partita. “Non ero sicuro di vincere, non pensavo di qualificarmi per la top cut ma ce l’ho fatta, mi sono divertito tantissimo e ora il mio traguardo è vincere il mio primo mondiale!”. A portare in alto l’Italia ci ha pensato anche Mattia C. che, dopo una lotta serratissima finita 2-1, è riuscito a conquistare il titolo di campione d’Europa della categoria Senior. “Sono felicissimo – ha detto appena finita la partita – non era un matchup facile. Ho organizzato il mio team per non prendere Spora e sono davvero soddisfatto del risultato”.
Per aiutarci a comprendere meglio il meta abbiamo intervistato un altro allenatore italiano che ha fatto molto bene al torneo: Nico Davide Cognetta, studente di lingue Barese di 25 anni. Il suo team era composto da Crinealato, Chi-Yu, Glimmora, Amoongus, Gyarados, Ting-Lu. “Per me il torneo é andato relativamente bene, ho chiuso diciassettesimo. Il meta attuale mi piace onestamente, lo trovo un formato in cui serve tanta abilità perché i team sono molto bilanciati quindi i giocatori devo riposizionarsi spesso. Questo crea situazioni in cui si può accumulare vantaggio solo lentamente per prevalere sull’avversario. L’unico lato negativo del formato è che Ting-Lu ha accesso ad abisso, che è una mossa che uccide con un colpo ma ha solo il 30% di possibilità di andare a segno”. In questo EUIC erano a disposizione dei giocatori sia i Pokémon Rovina sia quelli Paradosso, quindi, non stupisce che Crinealato sia comparso nell’80% delle squadre registrate e che Ting-Lu abbia calcato spetto il palco dell’Excel a Londra. Se anche voi state cercando di mettere in piedi un team vi consigliamo di puntare su Arcanine (facendogli imparare una mossa Elettro), Amoonguss, che con le sue mosse di supporto ha salvato diverse partite, Gyaradoss e Palafin. Se ci state leggendo prima del 17 aprile, poi, potete usare questo codice (0C1CV1CT0RGAV1N) per ottenere tramite dono segreto proprio il Palafin del campione dell’International dell’Oceania.
Questi Campionati Internazionali Europei di Pokémon hanno riconfermato quello che avevamo notato ai mondiali e agli scorsi europei: la ricetta per il successo esportivo di Pokémon sta nel raccogliere tutte le discipline esportive sotto lo stesso tetto portando i fan delle carte ad amare Unite o GO e viceversa. La dipartita di Pokkén ci ha fatto soffrire ma vedere il MOBA di TiMi e Tencent prenderne il posto ci ha riempito di fiducia vista l’intensità del tifo a cui abbiamo assistito. Videogiochi e Gioco di Carte continuano a cavalcare l’onda della loro popolarità mentre Pokémon Go stupisce con la sua unicità e semplicità che riescono comunque a intrattenere. Sul calendario la prossima tappa sono i nazionali italiani e gli internazionali di Columbus, in Ohio, poi i migliori al mondo si scontreranno al mondiale di Yokohama che in molti hanno già definito “il mondiale dei mondiali” perché si terrà in Giappone, la terra natale dei mostri portatili.