Quattro pro di Fortnite invitati al Red Bull Contested di Edimburgo ci raccontano lo stato di salute della scena esports del battle royale di Epic Games
In occasione del Red Bull Contested di Edimburgo, il più grande torneo LAN di Fortnite mai tanutosi nel Regno Unito, abbiamo raccolto l’opinione di quattro player professionisti per fare una sorta di checkup all’ecosistema esportivo del battle royale di Epic Games. Il quadro generale emerso dalle nostre chiacchierate è quello di una scena in espansione, con del potenziale e con fan devoti ma che non fa abbastanza per i suoi stakeholder, siano essi giocatori individuali, organizzazioni o content creator. I professionisti chiedono più tornei dal vivo, sistemi di revenue share per skin e personalizzazioni, un maggiore coinvolgimento dei fan e, soprattutto, un sistema più sostenibile per chi ha deciso di fare di Fortnite la sua carriera e ha dimostrato di essere tra i migliori al mondo. I nostri intervistati sono stati: Iwo “Setty” Zając, in forze ai Tundra Esports, arrivato primo all’FNCS Invitational dell’anno scorso e considerato uno dei giocatori migliori al mondo di Fortnite; Irina “Reddysh” Simion, una content creator e giocatrice competitiva tra le migliori del circuito femminile; Aidan “Threats” Mong, arrivato primo al Dreamhack San Diego 2023 di Fortnite e tra i favoriti per la vittoria; e Harry “Veno” Pearson, uno dei player britannici più titolati e un asso delle competizioni Zero Build. Ecco le risposte di Setty, Reddysh, Threats e Veno alla nostra intervista quadrupla per analizzare nel dettaglio il mondo del competitivo di Fortnite
Come sta l’ecosistema competitivo di Fortnite?
Setty: “Il Sistema sta migliorando, è innegabile, anche grazie al lavoro di molti pro di tier 1 che ci stanno mettendo un sacco di energie. Il problema è che non ci sono abbastanza eventi prestigiosi. Quest’anno abbiamo 2 Dreamhack, il Red Bull Contested, L’evento a Copenhagen (che fa da mondiale) e basta. CS e Valorant, per esempio hanno molti più tornei prestigiosi. Noi, però, abbiamo molti tornei settimanali più piccoli”.
Reddysh: “La scena è in continuo cambiamento, Fortnite è un gioco che adora cambiare le cose e inserire nuovi aspetti e questo si riflette sul competitivo. Da giocatrice adoro vedere l’arrivo di nuove cose perché mescolano le carte in tavola e danno allo skillset di alcuni la possibilità di mettersi in mostra. Molti, però, vorrebbero un titolo più stabile e li capisco”.
Threats: “Penso che in questo momento sia decente, hanno presentato una roadmap per il competitivo, Epic ha un piano e questo è un buon punto di partenza. Il problema è che serve più hype per questo circuito, più promozione e più coinvolgimento, senza questi elementi i piani arrivano solo fino a un certo punto”.
Veno: “Se mi stai chiedendo se la scena competitiva sta bene la mia risposta è no, direi proprio di no, ma non sono io a dover giudicare. Secondo me le organizzazioni esportive potrebbero fare di più perché questo circuito è in piedi da un po’; dovrebbero aver capito come rendere sostenibile il tutto a questo punto. Sono cinque anni che si compete e la strada è ancora in salita, abbiamo bisogno di una spinta come Counter Strike”.
Dovrebbero esserci più eventi Live come il Red Bull Contested?
Setty: “Assolutamente si, è negli eventi live che gli esport prendono vita. Competere davanti alle persone, ai fan, è ciò che amo di più quindi più LAN dal vivo ci sono meglio è. Secondo me dovremmo andare di più in giro per il mondo, soprattutto in Asia. Abbiamo un torneo nel Medioriente quest’anno e so che ci divertiremo anche se sarà un torneo più leggero e meno prestigioso”.
Reddysh: “I tornei live sono fondamentali, e sarei contentissima di vederne sempre di più. Fortnite ha tante personalità interessanti, molto attive con le loro community e dargli l’opportunità di interagire e conoscersi è fondamentale dal punto di vista della content creation e della sostenibilità del circuito”.
Threats: “I tornei LAN per me sono la risposta al problema dell’hype che manca nella scena competitiva. È nei tornei LAN che porti a casa i montepremi migliori e il prestigio, e poi non c’è niente come salire sui gradini del podio”.
Veno: “I tornei LAN potrebbero essere un buon modo per tenere i fan sulle spine e costruire qualcosa sugli scontri di alto livello perché i numeri ci sono, in Fortnite ci sono sempre. In un mondo perfetto, tutto sarebbe orientato ai casual per portarli a interagire di più con il gioco e le competizioni, il problema è che Epic non ci ascolta. Stanno avendo successo con le Zero Build ma i numeri non sono stratosferici, dobbiamo parlare e confrontarci. All’inizio ero più speranzoso sul futuro del competitivo, poi sono invecchiato e ho perso un po’ di quello spirito.”
Chi è l’avversario da battere a questo evento?
Setty: “I giocatori da battere sono Threats, Skram e MrSavage, loro mi daranno del filo da torcere ma sono arrivato preparato. La mia routine giornaliera di allenamento è stata intensificata apposta per il torneo. Mi sveglio alle 10-11, poi vado in palestra, mangio e per le 2 di pomeriggio inizio l’aim training. Alle 3 iniziano le skrim che vanno avanti fino alle 9. I tornei di solito sono alle 7, 4 o 5 giorni alla settimana. Avevo tanto allenamento da fare, soprattutto per un evento LAN come il Red Bull Contested che è uno dei pochi di quest’anno. Queste, però, sono le occasioni che ti portano in alto”.
Reddysh: “Tutti! La lineup di partecipanti a questo torneo è impressionante e sarà molto difficile farsi valere”.
Threats: “Ci sono un sacco di ottimi giocatori qui, i due che temo di più sono Veno e Th0masHD. La mia strategia sarà seguire il mio copione che ho progettato per il late game, le prime due sezioni di ogni match hanno troppi elementi casuali per potersi preparare qualcosa, speriamo che funzioni!”
Veno: “Normalmente direi Th0masHD ma non è stato così bravo negli ultimi tornei che ha fatto in solo. Poi questo torneo verrà giocato sulla nuova stagione appena uscita quindi è tutto sul tavolo”.
Fortnite si sta espandendo nel suo lato competitivo, meglio investire sui pro con più montepremi o sui fan con più eventi e coinvolgimento?
Setty: “Gli investimenti dovrebbero concentrarsi sulle organizzazioni, sulla co-creazione e sulla revenue shere. I team dovrebbero poter competere con le loro skin e con il loro branding e questo porterebbe i fan a tifare di più e a divertirsi mentre darebbe alle organizzazioni un modo in più per essere sostenibili”.
Reddysh: “I tornei zero build secondo me sono la strada migliore per far crescere l’ecosistema. Sono facili facile da vedere e da capire ma servono più eventi, più occasioni per collaborare tra pro e content creator per creare più contenuti. Le persone seguono il competitivo di Fortnite perché sono appassionate di un player piuttosto che un altro, sono le personalità a mandare avanti tutto e bisogna sfruttarle per ampliare le possibilità dell’ecosistema competitivo”.
Threats: “Gli esport di Fortnite senza le costruzioni hanno uno scopo chiaro che è quello di attirare i casual e mi sembra sia una buona strategia. Il problema è che servono più hype e più investimenti ma la direzione mi sembra quella giusta”.
Veno: “Io sono convinto che servano più investimenti sul lato competitivo. Fortnite deve fare come CS, gli sviluppatori devono ascoltare i pro e devono innovare, il modello c’è e funziona. Negli ultimi tre anni le persone non hanno fatto altro che dire che l’esport di Fortnite sta morendo ma i risultati continuano ad arrivare. Lo scorso anno Fortnite ha battuto il suo record di giocatori contemporanei quindi l’interesse c’è. CS ha fatto lo stesso ma l’esprt di CS sta esplodendo, il nostro no. La mia opinione è che l’ecosistema fa fatica ma un po’ di speranza c’è”.
Ci sono abbastanza soldi in questo circuito per rendere sostenibile la professione del pro-player di Fortnite?
Setty: “C’è un grossissimo divario tra l’essere un pro player di tier 2 o tear 3 e l’essere un giocatore di tier 1 e questo non va bene per la sostenibilità. Alcuni dei migliori al mondo poi, spesso non hanno un’organizzazione alle spalle, anche io non l’ho avuta per un paio di mesi. Non basta essere bravi, devi essere bravissimo e sbatterti per avere le spalle coperte; è difficile sostenersi con le proprie gambe”.
Reddysh: “Ho visto un cambiamento netto in questo senso, prima c’erano molti tornei in game in cui si potevano vincere dei soldi e questo ha aperto molte porte. Il capitale è diminuito ma secondo me stanno usando quei soldi per promuovere i tornei zero build e ampliare la fanbase. È possibile sostenersi con Fortnite ma devi essere davvero bravo. Penso che la cosa più efficace nel breve periodo sia mettere più soldi nei tornei più grossi, vale la pena investire in questo esport”.
Threats: “Quando sei il migliore ci sono sempre abbastanza soldi. Se non sei nei migliori 10, però, la tua vita diventa davvero difficile. I pro di CS di tier 2 e 3 vivono benissimo dei loro guadagni, su Fortnite è impensabile”.
Veno: “Si, molti non ci credono, pensano sia un gioco per bambini ma le persone non sanno come fare più soldi con questo gioco. È una questione di investimento, con Fortnite puoi fare le stream, puoi progettare le mappe, puoi reclutare degli sponsor per i tuoi contenuti e competere; le opzioni ci sono e il pubblico pure. Anche se le cose non funzioneranno nella mia carriera competitiva, ho una carriera su Twitch garantita. Non amo tantissimo streammare e voglio una vita normale e farmi le mie vacanze una volta all’anno, quindi mi accontento”.
Cosa ne pensi del meta attuale?
Setty: “Nella stagione precedente e in quella appena finita era facilissimo competere per i nuovi giocatori perché c’erano tante abilità di movimento e potevi sbagliare e scappare. Vediamo cosa ci aspetta nella la prossima, con Fortnite non sai mai come Epic cambierà il gioco”.
Reddysh: “Tra pochissimo esce una nuova stagione e non sappiamo cosa arriverà, il meta di questa stagione è stato freschissimo, le isole, le ODM, i nuovi oggetti hanno reso tutto molto più divertente. Le armi cambieranno, il movimento cambierà e non so davvero come sarà. Adoro essere sorpresa e so che questa è la bellezza di Fortnite, sono curiosa e non vedo l’ora di gioce”.
Threats: “L’ultima stagione è stata troppo facile, si capisce? Bastava fare la stessa cosa ancora e ancora per vincere. La nuova stagione dovrebbe mettere meno oggetti dedicati alla mobilità o quantomeno renderli consumabili in modo tale per cui dopo dieci utilizzi si rompono”.
Veno: “Non sai mai con Fortntie, giocheremo subito dopo l’arrivo di una nuova stagione quindi, dopo il lancio, mi sveglierò, guarderò twitter, guarderò i bug che ci sono e ne userò il più possibile (ride). Il meta cambia ogni settimana se guardi i dettagli ma per le ultime due stagioni è rimasto costante e muoversi velocemente era la strategia migliore”.