Scopriamo insieme il nuovo strategico in tempo reale sviluppato dai veterani della Blizzard che ha da poco debuttato in beta.
Nel 2020 Frost Giant Studios è nata dal volere di alcuni ex veterani della Blizzard di creare un RTS che fosse davvero next gen, accessibile, competitivo e che continuasse a evolversi negli anni. Quel gioco si chiama Stormgate e, dopo una lunga fase in alpha, ha da poco fatto il suo debutto in closed beta. Per celebrare l’occasione, gli sviluppatori hanno invitato al Dreamhack di Atlanta tre leggende del mondo degli RTS competitivi per scontrarsi in alcuni match amichevoli sul palco dell’evento. Non solo hanno raggiungendo un buon numero di spettatori ma hanno anche dimostrato che il loro gioco è sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi. In occasione dell’evento abbiamo fatto due chiacchiere con Tim Morten, CEO e production director di Frost Giant Studios per parlare della nascita, dello sviluppo e del futuro si Stormgate nel 2024 e oltre. Ecco la nostra intervista integrale.
Che cos’è Stormgate e come è nata Frost Giant Studios?
“Insieme al mio co-fondatore Tim Campbell, abbiamo formato i Frost Giant Studios nel 2020, al culmine della pandemia. Fin dall’inizio ci siamo concentrati sulla creazione di un team di sviluppo di prim’ordine con un unico scopo: realizzare il prossimo grande RTS in stile Blizzard. Stormgate è il risultato di quella visione: è un nuovo gioco di strategia in tempo reale free-to-play e il successore spirituale di titoli come Warcraft e StarCraft, giochi su cui molti di noi hanno lavorato anche nei nostri ruoli precedenti. Riteniamo che sia giunto il momento di realizzare un nuovo gioco seguendo quella tradizione, quindi stiamo preservando il gameplay familiare di quei giochi classici, innovando e portando avanti il genere dove ha senso.
Stormgate è ambientato in un universo fantascientifico originale in cui l’umanità è sopravvissuta per un pelo a un’invasione di alieni demoniaci conosciuti come l’Esercito Infernale. Il gioco presenterà almeno tre fazioni asimmetriche uniche, un segno distintivo dei giochi RTS in stile Blizzard. Il gameplay sarà incentrato su quattro modi principali di giocare che chiamiamo le “quattro C”: campagna, cooperativa, competitiva e custom. Non importa che tipo di contenuti vi piace giocare nei vostri RTS preferiti, crediamo che Stormgate avrà qualcosa per voi e i vostri amici”.
Perché avete costruito un nuovo RTS da zero?
“I grandi giochi RTS invecchiano come il buon vino: ecco perché titoli come StarCraft: Brood War, Warcraft III e StarCraft II vengono ancora giocati e amati così tanti anni dopo la loro uscita iniziale. I giocatori si divertono con questi giochi da decenni e continueranno a farlo per decenni a venire. Allo stesso tempo, però, crediamo che molti fan degli RTS siano affamati di un nuovo titolo che, però, rispetti quella tradizione. Noi abbiamo deciso di realizzare quel gioco: un nuovo RTS in stile Blizzard con una nuova storia, nuove missioni della campagna, nuove fazioni, nuovi personaggi e nuovi modi di giocare.
Un ambito in cui vediamo grandi opportunità di progresso è la tecnologia di base. Abbiamo costruito un’architettura all’avanguardia che usa l’Unreal Engine 5 per formare la spina dorsale del nostro “motore grafico”: SnowPlay. SnowPlay è tre volte più reattivo (misurato in base al tick rate) di StarCraft II e la reattività è ciò che rende divertente controllare le unità e gli edifici. Come risultato di questa reattività, possiamo fare cose come abilitare il Rollback, una tecnologia predittiva considerata un punto di svolta per la comunità dei giochi di combattimento. Il rollback aiuta a ridurre l’impatto della latenza, semplificando il gioco online in situazioni di ping elevato”.
Cosa rende Stormgate diverso dagli altri colossi del genere?
“Non stiamo cercando di reinventare la ruota: stiamo cercando di dare ai giocatori più modi di interagire con ciò che amano, sfruttando al tempo stesso l’opportunità di rendere questo stile di gioco più sociale e accessibile. Stiamo costruendo Stormgate con la modalità cooperativa a tre giocatori contro IA come modalità principale, ad esempio. Abbiamo appreso che la modalità cooperativa è uno dei modi più popolari per giocare agli RTS, quindi abbiamo intenzione di evolverla e aiutarla a raggiungere livelli ancora più alti in Stormgate.
Inoltre, gli RTS sono considerati da molti un genere per “giocatori PC hardcore” con un’aura intimidatoria, rafforzata dalla popolarità delle competizioni eSportive. Abbiamo intenzione di rendere Stormgate più amichevole e accessibile con una varietà di modalità cooperative e innovazioni dedicate all’interfaccia utente che renderanno il gioco più semplice e meno faticoso da giocare per i nuovi giocatori, il tutto senza sacrificare il livello altissimo di abilità che abbiamo visto in fase di competizione”.
Che piani avete per gli esports di Stormgate?
“Vogliamo iniziare con un approccio agli eSport guidato dalla comunità di Stormgate. Sin dai primi giorni di chiusura della pre-alpha, i membri della community si sono uniti per organizzare tornei spinti dall’amore per la competizione e noi crediamo che il nostro ruolo sia di supportare queste iniziative. Non vogliamo dettare dall’alto come saranno i nostri esports fin dall’inizio, vogliamo invece concentrarci sulla creazione di un grande gioco competitivo e sul sostegno agli sforzi di base (grassroots) che apriranno le competizioni di Stormgate a giocatori di tutti i livelli.
Abbiamo in programma anche di organizzare un torneo Beta Champions, prima del lancio dell’accesso anticipato, che dovrebbe essere molto emozionante. Tutti i professionisti degli RTS (o aspiranti tali) che vogliono competere dovrebbero mettersi in contatto con noi!”
Come è andata la prima apparizione al Dreamhack di Stormgate?
“Siamo onorati dalla risposta positiva che abbiamo ricevuto dalla community degli RTS dopo il nostro evento Stormgate Showdown al DreamHack Atlanta. Abbiamo preso un grande rischio portando la beta chiusa sul palco per essere giocata davanti a un pubblico dal vivo da dei giocatori famosi come TLO, MaNa e Moon. Tuttavia, il successo che ha avuto lo Showdown è stata una testimonianza del duro lavoro del team e dell’importanza degli input da parte della comunità.
Siamo anche molto grati a ESL per aver collaborato con noi e a Tasteless e Artosis per aver fatto da caster di questo momento storico per il nostro gioco. Abbiamo imparato molto dalla produzione e abbiamo dei feedback chiave su come migliorare la guardabilità del nostro gioco dal punto di vista degli spettatori degli esports, il che pagherà enormi dividendi quando supporteremo le competizione di Stormgate negli eventi futuri”.
Come va la beta e Che tipo di feedback avete ricevuto dai giocatori?
“La beta chiusa è iniziata solo da poche settimane ma siamo stati in fase di alfa dall’inizio dell’anno. Da quello che abbiamo visto finora, tuttavia, la risposta dei giocatori è stata incredibilmente positiva. Abbiamo del lavoro da fare su aree come la chiarezza visiva e la leggibilità, e non passa giorno in cui un giocatore professionista non ci chieda quando gli daremo la possibilità di rimappare i tasti di scelta rapida (abbiate pazienza –sta arrivando!), ma nel complesso il tono della conversazione tra i nostri playtester è positivo e incoraggiante.
Il nostro gioco viene giocato quotidianamente da alcuni dei migliori giocatori di RTS del mondo, ed è stato illuminante leggere i loro astuti feedback e unirmi a loro nella discussione sull’equilibrio del gioco, sulle loro strategie e sul meta in continua evoluzione. Che il nostro gioco sia competitivo a questo punto dello sviluppo è francamente piuttosto incredibile: il bilanciamento delle fazioni è un obiettivo difficile e il raggiungimento della parità relativa può essere il risultato di mesi (o addirittura anni) di test, quindi il merito principale va ai nostri progettisti per aver rifinito così bene le nostre fazioni in così poco tempo.
Abbiamo ancora molto lavoro da fare, ma abbiamo tutte le ragioni per credere che se riusciremo a convincere i fan degli RTS a provare il gioco in prima persona, Stormgate sarà in grado di conquistarne molti”.
Quali saranno i prossimi passi del gioco e come sarà supportato dopo il lancio?
“Stormgate entrerà in accesso anticipato nell’estate del 2024 ma questo sarà solo il primo passo del nostro viaggio. Siamo stati ispirati dall’incredibile successo di altri giochi come Baldur’s Gate 3 e Hades, che sono diventati grandi successi dopo aver beneficiato del feedback dei giocatori e dell’iterazione fornita dall’accesso anticipato.
Abbiamo in programma di rilasciare aggiornamenti regolari di contenuti, che includeranno nuove missioni della campagna, nuovi eroi giocabili e altro ancora. Ci piace questo approccio per cui i giocatori non devono aspettare anni tra un aggiornamento e l’altro. Questo in aggiunta a tutte le nuove modalità che verranno create dalla community quando pubblicheremo il nuovo e potente editor di Stormgate. Le partite personalizzate sono una parte importante del motivo per cui gli RTS di Blizzard sono rimasti rilevanti ed entusiasmanti dopo tutti questi anni, e crediamo che pubblicheremo l’editor per RTS più avanzato mai realizzato”.
C’è qualcosa a livello concettuale che ritieni sia molto interessante ma che non è in programma per il rilascio finale?
“Abbiamo in programma di aggiornare continuamente Stormgate con nuovi contenuti e funzionalità negli anni a venire, quindi è difficile individuare come sarà il nostro gioco finito. Essendo noi un team molto piccolo abbiamo dovuto concentrarci prima sulle fondamenta e poi sull’espansività. A tal fine, la prossima estate rilasceremo Stormgate su Steam in Early Access con partite 1v1, l’inizio della campagna Vanguard e la modalità cooperativa a 3 giocatori contro l’IA.
Continueremo quindi a distribuire più contenuti per la campagna, inizieremo a testare la nostra modalità competitiva 3v3 con gli eroi e rilasceremo la prima versione pubblica del nostro Editor. Il bello di lavorare su un gioco live come Stormgate è che possiamo tenere a fuoco lento le nostre idee preferite finché non siamo pronti a portarle a compimento. Non dobbiamo dire mai di no, possiamo semplicemente dire “non ancora”.