Ripercorriamo insieme a Garnet la sua performance all’EVO Japan 2024, uno dei tornei di Street Fighter 6 più insidiosi dell’anno.
Quest’anno l’Italia si è fatta sentire all’EVO Japan, soprattutto nella divisione dedicata a Street Fighter 6. Qui il Team Save Your Games ha portato due giocatori, Renato “Jhin” Pinto (che si è fermato a due vittorie e due sconfitte) e il campione italiano di Street Fighter 6 Andrea “Garnet” Parlangeli. Il terzo giocatore del team, Alessandro “Duke” Ammendola, invece, ha gareggiato su Tekken 8 portando a casa un buon 5-2 ed è stato il protagonista, e il vincitore, del primo incontro del torneo trasmesso in streaming.
L’avventura di Garnet nelle pool è iniziata bene il primo giorno, in cui ha vinto tutte le partite, ma poi è diventata in salita: “Dopo un inizio molto buono, il secondo giorno è partito con un match contro un ragazzo giapponese molto forte che usava JP. Ho perso questa partita, anche se me la sono giocata, e ho iniziato la mia run nel loser bracket” ci ha detto. “È stata una cosa assurda perché ho massacrato un quarto del Giappone (ride). È stata una giornata lunghissima e difficile, la prima Cammy è stata complessa ma è un matchup che conosco e quindi ho prevalso”.
La sua avanzata nel loser bracket è continuata con diverse vittorie, anche contro giocatori molto esperti, dopotutto il Giappone è la patria di Street Fighter 6. “I giocatori erano tutti davvero forti, i match sono stati quasi tutti sudati con solo un paio che oso definire semplici. Una Chun-Li mi ha dato del filo da torcere ma sono riuscito a vincere 2-1. Poi ho battuto anche un top player giapponese che usava Ed ed era appena stato battuto da Daigo. La mia run è finita contro un’altra Chun-Li di un giocatore giapponese che non conosceva nessuno ma che dopo di me ha battuto EndingWalker (top player inglese), giusto per farvi capire il livello altissimo di questa competizione”. Questi risultati hanno piazzato Garnet al 65° posto, un risultato davvero niente male per il debutto giapponese del giocatore italiano.
Se in patria Garnet sta ancora cercando di farsi un nome nella grande sfera del gaming, in Giappone il suo talento è riconosciuto e persino ammirato: “È stato divertentissimo scoprire che un sacco di giocatori in Giappone mi conoscevano! Ogni volta che dovevo iniziare una partita l’annunciatore chiamava il mio nome ‘Garunettu San’ e appena incontravo il mio avversario lui mi guardava stupito e diceva ‘Garunettu Capcom Cup!’ quindi diciamo che mi sto facendo un nome. È stato strano e bello allo stesso tempo, c’è stato persino un ragazzo giapponese, anche lui che usa Dhalsim come me e che ho dovuto affrontare in un mirror match, che era letteralmente un mio fan e ha iniziato a chiedermi le foto e a salutarmi”.
Il riconoscimento internazionale del giocatore è arrivato anche da un paio di vere e proprie icone della scena mondiale di Street Fighter 6, anche loro all’EVO Japan. “Abbiamo avuto un supporto incredibile durante tutto il torneo da Infiltration (Lee “Infiltration” Seon-woo è un sei volte campione dell’EVO ndr) che mi ha seguito per tutta la mia run sedendosi di fianco a me. Mi è venuto a cercare e mi conosceva, sono rimasto un po’ stupito perché lui è una vera e propria leggenda. Avevo appena finito di giocare contro un Luke, mi giro, e Infiltration mi fa ‘hai un neutrale pazzesco’ (il gioco neutrale è quello di metà round in cui l’investimento di abilità potenti è basso e conta solo la manualità, il posizionamento e la precisione degli attacchi base del personaggio ndr) ‘mi piace come sai aspettare’ mi ha detto, e questo è stato uno dei complimenti migliori che potessi ricevere. Un’altra cosa bellissima che è successa è che ho passato gran parte del pomeriggio con MenaRD (campione del mondo 2023 e dell’ultimo Red Bull Kumite ndr) parlando del gioco, e gli ho spiegato come funziona Dhalsim mentre lui mi ha spiegato bene come funziona Blanka”.
Con un totale di oltre 5000 iscritti per Street Fighter 6, l’EVO Japan è uno dei tornei più prestigiosi e competitivi del picchiaduro Capcom anche perché si gioca nella casa del titolo, dove una miriade di giocatori talentuosi sconosciuti alla scena internazionale si presentano e, come ci ha raccontato Garnet, spesso eliminano concorrenti di altissimo profilo. La performance del giocatore italiano è un altro passo avanti nella sua carriera e non vediamo l’ora di scoprire come se la caverà alla prossima occasione di dimostrare il suo talento.