XDefiant è come i vecchi CoD: mappe piccole, TTK cattivi e respawn rapidi: riuscirà a sopravvivere al mondo dei free to play?
XDefiant funziona, diverte ed è meravigliosamente frenetico. Ha mappe piccole, armi comprensibili (e ridotte di numero) e dei tempi di rinascita quasi istantanei. In poche parole è un Call of Duty dei tempi d’oro ma con un frullato di proprietà intellettuali Ubisoft.
Le varie fazioni presenti (da Far Cry a Splinter Cell a The Division), fanno da classi, ciascuna con un’abilità speciale e una ultimate (utilizzabile una volta a partita) in aggiunta agli armamenti, che si dividono secondo le classiche categorie degli sparatutto: mitragliette, fucili a pompa, cecchini, fucili d’assalto e mitragliatrici.
Il gameplay è rapido, fluido e i colpi vanno quasi sempre a segno. Gli aiuti alla mira sono pochissimi e, dopo il livello 25, non c’è skill based matchmaking. Questa potrebbe essere tanto la rivelazione più attesa della community quanto l’incubo peggiore possibile a seconda del tipo di giocatore di fps che siete. Quello che è certo è che non potrete incolpare nessuno se non voi stessi se le partite non andranno come sperate.
Essendo un titolo free to play ci sono una serie di compromessi da fare come il blocco di una fazione dietro un paywall e il solito sistema di battle pass e microtransazioni. Il bello di questo gioco, però, è che le abilità influiscono così poco (ad eccezione delle ultimate) sul gameplay che è come se Ubisoft avesse messo Black Ops gratuitamente sul suo store. Le cure della classe da supporto non rendono immortali, gli scudi sono semplici da abbattere e i droni incendiari non fanno così tanto male quanto ci si aspetterebbe.
XDefiant è l’esperienza sparatutto arcade definitiva perché è gratis, è abbastanza bilanciata e richiede una concentrazione veramente minima per divertirsi. Il suo problema principale, dati per assodati piccoli difetti tecnici che si sistemeranno col tempo (come i cali di framerate) è l’ecosistema in cui si ritrova.
Per giustificare la sua esistenza, e non andare a fare compagnia a Hyperscape nel cimitero degli sparatutto Ubisoft, XDefiant ha bisogno di fare dei bei numeri e non è chiaro se ci riuscirà. Se i tempi di attesa non restano molto brevi, l’esperienza arcade rischia di perdere il suo fattore relax perché, con poche partite a disposizione, vincere diventa imperativo. Senza contenuti che continuano ad arrivare, poi, la community rischia di annoiarsi, e senza un classifica competitiva, allenarsi per diventare il migliore perde di significato.
XDefiant è un prodotto riuscito che, con mattoncini esistenti e un pizzico di nostalgia, è riuscito a catturare un bisogno della community degli appassionati di fps: un’esperienza davvero vecchio stile ma con qualcosina di nuovo per restare interessante. Il nostro consiglio è di provare questo gioco perché, soprattutto se sentite la mancanza dei vecchi Call of Duty, vi farà sentire di nuovo con una Xbox 360 tra le mani alla fine di una lunga giornata.
La speranza è che Ubisoft decida di continuare a supportare il gioco anche dopo il dissiparsi dell’eccitazione iniziale. I numeri sono buoni ma, dopo il picco del lancio, sono già in calo come è naturale. Se lo studio ha davvero la lungimiranza che dice di avere, allora farebbe meglio mettere in piedi un bel circuito competitivo amatoriale, con Faceit magari, anche solo come esperimento, chissà che XDefiant non diventi l’alternativa open a una Call of Duty League ancora arenata sul sistema in franchise.