Kjaer

Simon Kjaer segue i suoi colleghi e ci prova con l’esports: l’ex difensore del Milan firma un roster danese di Counter Strike.

Sono giorni frenetici per Simon Kjaer. Dopo aver consumato l’addio al Milan, al termine del contratto che lo legava alla società rossonera e che lo ha portato anche a vincere uno scudetto, il difensore classe ’89 ha appena incassato la fiducia della sua Nazionale e sarà protagonista con la Danimarca a Euro 2024. Le buone notizie, però, non finiscono qui. Perché Kkaer recentemente ha annunciato il suo ingresso nel mondo esports.

Un nuovo percorso legato all’esports

Come altri suoi colleghi, il calciatore ex Roma e Atalanta ha varcato la soglia degli sport elettronici fondando l’organizzazione WOPA Esport. Il nuovo team si unirà alle competizioni di Counter-Strike 2, con un roster – quello dei Cepter Bitskins – già definito che partecipa al campionato danese. Kjær sarà supportato da Martin Rosenbæk, il creatore del sito di notizie esports HLTV, che ha accettato di essere co-proprietario di WOPA Esports. L’investimento di Rosenbæk è sostenuto dalla sua compagnia di famiglia, Rosenbæk & Sønner, che detiene il 10% dell’organizzazione.

Kjaer appassionato di Counter Strike

Grazie alla sua esperienza nel calcio professionistico e al suo ruolo di capitano nella squadra nazionale danese, Kjaer porta con sé una vasta conoscenza nel mondo dello sport, che potrebbe aiutare WOPA Esports a scalare le gerarchie nel panorama esports. Al momento non ci sono dettagli sulla possibilità che l’organizzazione provi ad allargare il raggio di azioni su altri titoli di gioco, ma nel futuro mai dire mai. Per WOPA Esports, inoltre, l’etica dell’organizzazione è incentrata sulla creazione di una comunità sana e non tossica e sullo sviluppo dei talenti danesi. Secondo il giocatore del Milan, la decisione di entrare in Counter-Strike 2 è dovuta anche alla sua passione per il gioco. In un post sui social, ha dichiarato: “Io stesso amo giocare a Counter-Strike e spero di poter aiutare ragazze e ragazzi a trovare e coltivare la loro passione”.