Per Piz, Caster della Gillette Bomber Cup, la Games Week è fondamentale per l’ecosistema di Fortnite competitivo italiano.
La Gillette Bomber Cup è diventata un vero e proprio classico della Milan Games Week. Il torneo di Fortnite ha visto per la prima volta un nuovo formato open con la partecipazione di diversi content creator (qui vi spieghiamo bene come funziona) e a commentarlo sono tornati i due volti di questo evento ormai da diverse edizioni, Riccardo “Piz” Pizzinelli, il più famoso player di Fortnite in Italia e Xiuder. Siamo riusciti a fare quattro chiacchiere con Piz per capire non solo il ruolo di questa competizione nell’ecosistema italiano di Fortnite, ma anche perché è importante che la finale arrivi proprio alla Milan Games Week.
Cosa cambia nella competizione rispetto all’edizione dell’anno scorso?
“Nonostante la mappa sia rimasta pressoché invariata, la competizione è cambiata molto rispetto all’anno scorso. L’introduzione degli open qualifier e l’aggiunta dei sei capitani hanno aggiunto parecchio pepe alla sfida”.
Qual è il ruolo di una mappa personalizzata in una competizione come questa?
“La mappa personalizzata ha un ruolo fondamentale: definisce i ritmi di gioco e introduce novità in un titolo che è ormai diventato un classico del genere. Oltre a questo, spetta sia alla mappa sia ai giocatori il compito di rendere l’evento spettacolare”.
Perché è importante portare la competizione alla Games Week?
“Portare la competizione al Milano Games Week ha un’importanza fondamentale. In Italia le competizioni non sono così numerose, e avere una finale dal vivo in un evento così seguito contribuisce notevolmente alla crescita della scena competitiva, offrendo ai giocatori un palcoscenico eccezionale”.
Come è stato gestito il rapporto tra competizione e intrattenimento secondo te?
“È stato gestito veramente bene: finalmente si è riusciti a unire la realtà competitiva con numerosi creator che, spinti dalle loro community, si sono dati battaglia per conquistare l’accesso all’evento dal vivo”.
Oltre alla Bomber Cup, chi vuole farsi strada nel competitivo di Fortnite in Italia, a quali eventi dovrebbe partecipare?
“Ovviamente, oltre a partecipare ai tornei di calibro europeo e globale che Fortnite organizza direttamente sulla sua piattaforma, bisognerebbe anche guardare ai tornei di terze parti. Non bisognerebbe mai perdere nessuna competizione e continuare a spingere sempre al massimo”.
A livello internazionale, come sta la scena competitiva di Fortnite?
“A livello internazionale sono sicuramente più avanti rispetto a noi: dispongono di numerosi tornei, una scena competitiva più sviluppata, figure professionali ben definite e realtà esport più consolidate. Tuttavia, non ritengo che sia uno scenario irraggiungibile; anzi, vedo un futuro promettente anche per ciò che si sta costruendo qui in Italia”.