Il rapporto tra LEGO e Fortnite è unico nell’industria videoludica e possiamo quasi definirlo simbiotico. I due universi hanno in comune l’aver costruito la loro reputazione sul diventare una piattaforma di distribuzione per altre proprietà intellettuali che vengono “tradotte” nei formati unici offerti da ciascuno. Con il lancio di LEGO Fortnite i due linguaggi, i due stili e i due umorismi si sono combinati tra loro in un’esperienza nuova: la collaborazione è andata oltre la grande modalità disponibile nel videogioco e ha prodotto diversi set fisici ispirati al battle royale di Epic Games. Alla Milan Games Week di quest’anno, il marchio danese dei mattoncini è arrivato con un grande stand il cui protagonista era proprio LEGO Fortnite: la per l’occasione abbiamo intervistato Erik Jensen, designer e artista della linea LEGO Fortnite per capire come ha fatto a unire questi due mondi.
LEGO e Fortnite hanno due estetiche uniche. Qual è stata la vostra strategia per combinarle senza che una prevalesse sull’altra?
“Come ha detto perfettamente uno degli sviluppatori di Epic Games, ‘Il mondo di Fortnite è la tela e il mattoncino LEGO il pennello’. Durante lo sviluppo del gioco, ci siamo impegnati a valorizzare gli aspetti iconici di entrambi gli universi. Esplorando il mondo, potrete imbattervi nel Durrr Burger e nel Lama di Fortnite, ma anche nel LEGO DREAMZzz Nightmare Shark Ship o nel Lion Knights Castle. Alla fine, è venuta fuori una contaminazione riuscita e coinvolgente che fa divertire tutti gli appassionati di questi due mondi”.
C’è una sfida particolare nel trasformare i personaggi di un videogioco in versione LEGO?
“È sempre una sfida quando si cerca di catturare l’essenza di un personaggio mantenendo il DNA LEGO, ma il bello del nostro lavoro è proprio questo. Un’altra difficoltà è sviluppare nuovi elementi, come stampi per teste, maschere e altri accessori, che devono essere adatti alla produzione. Un team dedicato ha lavorato alla creazione di questi elementi e ha svolto un lavoro fantastico nel portare i personaggi di Fortnite in versione Minifigure LEGO”.
Ognuno ha il proprio modo di giocare con i LEGO. Avete immaginato un modo specifico in cui i costruttori possano interagire con i vostri set? Questo ha influenzato il design?
“Sì, quando sviluppo un set, penso sempre a scenari e modalità di gioco diverse per coinvolgere i costruttori. Inoltre, dedichiamo molta attenzione proprio all’esperienza stessa di costruzione, cercando di renderla fluida e piacevole. Per questo collaboriamo con esperti di
questo processo, dei veri e propri ‘coach’ delle istruzioni, per ottimizzare al massimo ogni fase”.
Fortnite include una modalità LEGO molto ampia. L’hai provata? Ha influenzato in qualche modo i tuoi design?
“Sì, è molto divertente e stimolante, perché ci permette di costruire veicoli stravaganti, strutture enormi e oggetti unici. È un’esperienza che ha influenzato la fase iniziale dei nostri sketch e prototipi. Ci siamo concessi delle sessioni di gioco per capirne di più noi per primi e devo dire che ci è piaciuto parecchio perché è un gioco in perfetto stile ‘LEGO’, dove creatività e immaginazione la fanno da padrone”.
Le emote sono una caratteristica importante in Fortnite: avete considerato l’idea di integrare questa capacità nel processo di design?
“Abbiamo preso in considerazione l’idea di usare i mattoncini LEGO per le emote, visto che ci sono molti oggetti di gioco che le includono. Poi abbiamo preferito concentrarci su strumenti e oggetti accessibili a tutti i giocatori, poiché non tutti possiedono emote specifiche che avremmo potuto integrare in un set”.
Qual è il set LEGO Fortnite più venduto fino ad ora?
“Non posso rispondere con dati certi, ma ho la sensazione che il Bus Battaglia, con le sue 9 nuove Minifigure LEGO, sarà un grande successo tra i fan. Si tratta di un’autentica un’icona per i patiti del videogioco e questa è una riproduzione fedelissima: sembra che sia uscito proprio dallo schermo del pc”.