Al Valorant Masters di Bangkok i T1 si sono imposti sui nordamericani G2 per 3-2 confermando la crescita dell’Asia nel titolo Riot.
Dopo aver conquistato il dominio assoluto su League of Legends, l’organizzazione coreana T1 ha deciso di impossessarsi anche di quella di Valorant con la prima vittoria internazionale al Masters di Bangkok. In Thailandia è andata in scena la terza vittoria consecutiva di un team asiatico a un evento mondiale del tactical shooter di Riot Games, confermando la crescita costante della regione in un genere che storicamente favorisce europei e nordamericani.
La risalita dei T1
I T1 non erano forse tra i team favoriti per la vittoria finale del torneo disputata in Thailandia, primo evento internazionale di Valorant nel Sud-Est asiatico, e in effetti l’inizio della competizione non è stato dei migliori. Sconfitta contro i Vitality per 0-2 all’esordio, costringendogli subito a due match da dentro o fuori: prima la vittoria contro cinesi Trace Esports, poi il derby tutto coreano con i Drx che è valso loro il quarto posto nella prima fase di svizzera, l’ultimo sufficiente per passare il turno.
Poi la sconfitta contro gli Edward Gaming, campioni del mondo in carica, nel primo turno playoff e la nuova “caduta” nel lower bracket, con il rischio di salutare il torneo a ogni match. Da quel momento i T1 hanno aggiustato il tiro, senza più perdere: 2-1 sui Vitality, vendicando la sconfitta dell’esordio; 3-1 sugli Edward Gaming, ribaltando il pronostico del primo turno. Infine il trionfo finale per 3-2 sui favoriti G2 Esports (che su Valorant sono rappresentanti del Nord America), arrivato dopo aver concesso due match-point e il 2-1 in mappe (vittorie su Lotus e Abyss per i G2, Haven per i T1. Le ultime due mappe possono essere annotate nella leggenda, entrambe terminate all’overtime: 15-13 per i T1 su Split, addirittura 16-14 su Pearl.
L’inizio del dominio asiatico
I G2 hanno molto da recriminare, avanti 11-9 a mappa 5 su Pearl, ma la verità è che i T1 sono stati più freddi e calcolatori nei momenti decisivi e più importanti del match. Nella giornata che ha visto anche la presentazione della nuova duelist Waylay, il Masters di Bangkok ha segnato la conferma di un nuovo dominio asiatico su Valorant: prima dei T1, gli Edward Gaming avevano vinto i mondiali 2024 a Seoul, mentre i Geng avevano vinto il precedente Masters di Shanghai nello stesso anno. L’ultima vittoria di un team occidentale a un evento internazionale è dei Sentinels, l’ultimo di una lunga lista che fino all’inizio del 2023 ha visto vincere solo squadre europee, nordamericane e brasiliane.
Questo trend, però, sembra oggi essersi interrotto anche se in modo differente rispetto a League of Legends. Sul moba di Riot Games, infatti, il dominio asiatico inizia già dai playoff dove ormai da due anni su otto squadre ai playoff al massimo una è occidentale (con l’Europa che non arriva in Top 8 dal 2022). Su Valorant, invece, tutte le ultime finaliste internazionali, accanto alle vincitrici asiatiche, sono state due volte il Team Heretics (Spagna) e una volta i G2 Esports. Per cui al momento vince l’Asia ma l’Occidente non sta a guardare.