Si chiama Jan Saathof, 33 anni, è tedesco, e nonostante la disabilità qualche giorno fa è arrivato ad un soffio dallo realizzare il suo sogno di entrare nel team esports ufficiale della McLaren. Saathof era tra i sei finalisti del McLaren Shadow Project, e si è piazzato terzo dietro solo al macedone Erhan Jajovski e al campione sloveno Kevin “Siggy” Rebernak.
E’ comunque una bella favola quella di Jan Saathof, che per spostarsi usa una sedia a rotelle e gareggia senza pedali, utilizzando una postazione di guida appositamente rimodellata per le sue esigenze. Senza alcuna soggezione il tedesco si è messo in lizza con altri 500mila partecipanti circa, arrivando a piazzarsi tra i migliori sei in assoluto.
Il team McLaren ha fatto il possibile per far gareggiare Saathof alla pari con gli altri cinque finalisti, come ha confermato lo stesso Leeston Bryant, il senior director del progetto esports McLaren: “Probabilmente è la prima volta che un ragazzo con disabilità si qualifica ad una finale di un torneo esports di simracing. Dal canto nostro abbiamo cercato di fare del nostro meglio per accoglierlo, perché pensiamo che anche tra i ragazzi con qualche disabilità ci siano talenti che meritano di poter esprimere il loro talento”.
Parole, quelle del responsabile McLaren, che suonano come una garanzia per il futuro. Il progetto McLaren Shadow è attento a garantire pari opportunità a tutti i player. Quest’anno tutti i finalisti erano maschi, ma la McLaren ha già fatto sapere che sta valutando un modo per migliorare la partecipazione delle donne già a partire dalla prossime edizioni. “Durante le qualifiche abbiamo notato la presenza di ragazze molto veloci. Leggermente indietro rispetto ad alcuni uomini, ma noi pensiamo che in realtà sia solo questione di allenamento. Con un po’ di coaching – ha sottolineato Bryant – potrebbero sicuramente gareggiare alla pari con gli uomini”.
Una conferma che arriva anche dal recente campione della Formula 1 Esports, il campione della Ferrari Academy Driver, David Tonizza, citato da Bryant come esempio di un pro player capace di migliorare tantissimo grazie all’allenamento: “Nel 2018 è stato praticamente ignorato da tutti i grandi team – ha ricordato il senior director della McLAren -, ma si è allenato duramente e nel 2019 è stato fantastico”.
Per la cronaca le McLaren Shadow Finals sono state vinte dal campione sloveno Kevin Siggy Rebernak, un 21enne di grandi prospettive che già durante l’anno aveva dato prova della sua abilità gareggiando su Assetto Corsa Competizione. Rebernak entrerà dunque nella scuderia McLaren nel prossimo 2020, forte del risultato ottenuto al McLaren Technology Center, che lo ha confermato come uno dei simracer più costanti dell’anno. Una conferma arrivata anche sull’asfalto reale, dove ha saputo impressionare alla guida di una McLaren Automotive 570S GT4.