- Gli esports entrano nel “Rapporto Italia 2020” dell’Eurispes
Parlerà anche di videogiochi il nuovo “Rapporto Italia 2020”, stilato dall’istituto Eurispes e giunto ormai alla sua 32esima edizione. Il documento verrà presentato alla stampa giovedì 30 gennaio a Roma, nell’Aula Magna della Sapienza Università, in piazzale Aldo Moro 5, dal presidente dell’Istituto Eurispes Gian Maria Fara.
Il Rapporto si costruisce, ogni anno, attorno a sei dicotomie (Valori/Comportamenti, Creazione/Distruzione, Episteme/Doxa, Eguaglianza/Disuguaglianza, Libertà/Soggezione, Hostis/Hospes), illustrate attraverso altrettanti saggi accompagnati da sessanta schede fenomenologiche. Vengono affrontati, quindi, attraverso questa lettura della realtà, temi che l’Istituto ritiene rappresentativi della politica, dell’economica e della società italiana. Tra questi, ecco dunque gli esports.
Eurispes da tempo segue con attenzione il settore del videogioco competitivo, prova ne è anche il volume “eSports, un universo oltre il videogioco“, edito da Gn Media, scritto dagli avvocati esperti di gaming Chiara Sambaldi e Andrea Strata, direttori dell’Osservatorio permanente dell’Istituto Eurispes su Giochi legalità e patologie”Italia in gioco”, in collaborazione con la nostra redazione e con il contributo di AICS.
Anche come prosecuzione dell’imponente lavoro di ricerca effettuato per la stesura del libro, ecco dunque che gli sport elettronici emergono come fenomeno caratterizzante della realtà italiana, accanto a sensibilità ambientale, consumi delle famiglie, immigrazione ed accoglienza. D’altronde questo non più così nuovo fenomeno internazionale sta sempre più prendendo piede anche nel nostro Paese, ponendosi sia come occasione di business, che come strumento educativo per le nuove generazioni.