La news che scuote il panorama esportivo italiano giunge quasi improvvisa: nasce un nuovo team esports, e nasce “già grande”. Il Tempra Esports che è stato lanciato ieri, infatti, parteciperà alla European League di Rainbow Six, la principale competizione europa di uno degli esports più seguiti; un’impresa che finora non è mai riuscita a nessun team italiano, che riesce a Tempra Esports grazie ad una pianificazione attenta che ha permesso agli ideatori di trovarsi “nel posto giusto, nel momento giusto”.
Sottolineiamo subito una cosa, non è solo una serie di coincidenze fortunate quella che ha portato alla nascita di Tempra Esports. L’esperienza ha permesso di guardare nella giusta direzione, il coraggio (che non è sfrontatezza) ha permesso di provarci; così si è concretizzato il progetto che potrebbe cambiare il peso degli esports in Italia. In occasione del lancio del nuovo team noi di EsportsMag.it abbiamo avuto l’opportunità di fare una chiacchierata in esclusiva con Massimiliano Rossi e Francesco Caforio, gli ideatori di Tempra Esports, già founder di Dive Esports, un’azienda specializzata in strategie social e marketing nel settore gaming, attualmente agenzia di management del team Morning Stars. Rossi e Caforio del nuovo team esports sono rispettivamente il Ceo e il General Manager. E che non ci sia nulla di lasciato al caso lo fanno capire fin da subito.
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“Personalmente sono nel mondo esports dal 2010 con InFerno Esports – racconta Massimiliano -, poi nel 2019 con Francesco, dopo aver portato in alto il team InFerno, abbiamo avviato Dive Esports; a inizio 2019 il nostro team di League of Legends è stato acquisito dai Samsung Morning Stars. Ora continuiamo il nostro lavoro con i Morning Stars, ma a questo si associa il lancio di un nuovo team”. Esclusi sin da subito il conflitto di interessi o altre connessioni strane: “Tempra Esports opererà su un piano differente – spiega Massimiliano Rossi -, dato che parteciperà a competizioni europee, mentre con i Morning Stars continueremo a lavorare sul panorama italiano, cercando di distinguersi nei PG Nats.”
Ma quando e come è nato questo progetto? Avete qualche aneddoto particolare da raccontare?
“Abbiamo sempre voluto pensare in grande e non abbiamo mai pensato che un obiettivo non potesse essere alla nostra portata. Così – spiega Caforio -, quando abbiamo avuto la sensazione che un roster importante come quello di Izi Dream fosse sul mercato, ci siamo mossi con rapidità e decisione. E abbiamo concluso l’affare, anche grazie ad un gruppo di investitori che ha creduto in noi, e ci ha messo nelle condizioni di farlo”.
Potete svelare qualcosa sull’identità di questo gruppo di investitori? Avevano già esperienza nel mondo esports?
“Desidereremmo tenere la massima riservatezza. È stata un’operazione importante, e diciamo che abbiamo trovato anche noi sensazionale che degli investitori abbiano creduto in questo progetto italiano – spiega Caforio -. Attualmente, in Tempra Esports, Dive Esports è la società proprietaria di maggioranza; poi ci hanno affiancato degli investitori che provengono da un altro mondo, che non avevano mai avuto a che fare con gli esports, ma hanno deciso di darci fiducia”.
Per dare una dimensione del fenomeno potete svelare qualche cifra? Quanto costa acquisire un intero roster, peraltro di livello internazionale come quello di Izi Dream?
“Al momento non parliamo di cifre. Diciamo che c’è stato un primo round di investimento importante – spiega Rossi -, e che potrebbero essercene altri”.
Tempra Esports avrà una sua casa, una sua Gaming House?
“Beh, diciamo che in questo primo periodo la casa di Tempra Esports sarà l’Esports Palace – svela Francesco Caforio -, dove il nostro nuovo team coabiterà con i Morning Stars. Ma l’idea è quella di creare una base a Milano, se non l’abbiamo ancora fatto è stato solo perché l’emergenza sanitaria ci ha bloccato negli spostamenti”.
Ma con la coabitazione come riuscirete a tenere comunque separati Tempra Esports e Samsung Morning Stars?
“Come abbiamo detto quello dei Morning Stars rimane un progetto italiano, mentre Tempra Esports punta ad un panorama europeo, nel quale andrà a competere con team come i G2, il Team Empire e il Team Vitality. Anche in tal caso – prosegue Massimiliano Rossi -, senza falsa modestia, diciamo che si siamo ispirati a cose che già esistono nel mondo, e vorremmo creare un collettivo di team come quello che gestisce gli Immortals (il collettivo Immortals Gaming Club, ndr), negli Stati Uniti, nel quale ogni team ha una gestione separata.”
Chiarissimo. Ora non resta che vedere all’opera il “nuovo” team. Tempra Esports sarà attivo fin dalla prossima settimana in Francia (dal 18, nel campionato francese) e poi dal 22 giugno nella European League. Ma come sarà il rapporto con l’Italia? Come pensate di legare Tempra Esports al nostro Paese, sempre che sia nei vostri progetti?
“Quello di italianizzare il team è sicuramente nei nostri progetti, e al momento lo abbiamo fatto partendo dal nome – spiegano i due founder di Tempra Esports -, da un sostantivo che vuole ricordare anche l’azione del temprare, appunto, che dà forza all’acciaio, al carattere. Il Tempra Esports sarà comunque in Italia a inizio luglio, quando organizzeremo un primo bootcamp, vale a dire non appena si allenteranno ulteriormente le maglie della quarantena. Poi in futuro vedremo cosa saremo in grado di fare, e come sempre qualunque operazione saremo in grado di portare a termine, la completeremo.”
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