Grazie al recente accordo raggiunto con Activision Blizzard Esports, la società Sportradar monitorerà l’attività di scommesse globale relativa alle competizioni nazionali e internazionali di esports organizzate dal publisher statunitense a salvaguardia dell’integrità delle competizioni.
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Overwatch League e Call of Duty League, due organizzazioni di livello mondiale nel panorama degli esport, dora in poi potranno dormire sonni tranquilli. Anche nel caso in cui – come sta avvenendo in questi ultimi giorni a causa del lockdown, che ha svuotato i palinsesti dei bookmaker internazionali – le competizioni di videogame dovessero diventare oggetto del desiderio di tanti scommettitori e veicolo di traffito di svariati milioni. Grazie all’accordo siglato tra Activision Blizzard Esports, proprietaria dei circuiti, e la società specializzata nel monitoraggio degli eventi di scommesse sportive Sportradar, viene istituito un programma di integrità globale, per proteggere entrambi i campionati dal rischio di manipolazione degli eventi a scopi illeciti attraverso le scommesse. O, per dirla all’inglese, per eliminare il rischio di matchfixing e qualunque altra attività illegale.
Sportradar fornirà a entrambi i campionati l’accesso, se necessario, alla sua unità specializzata di servizi di intelligence e investigazione. Oltre ad aiutare l’organizzazione a educare i giocatori sui rischi e le regole di integrità delle scommesse (come la società sta già facendo, con successo, con le grandi sqaudre di calcio, rugby o tanti altri sport di spicco), anche attraverso lo sviluppo di un’app che consentirà ai giocatori di segnalare in modo anonimo problemi di integrità o sospetti. I servizi di integrità della società supportano più di 80 tra i più importanti enti sportivi e di sport americani e internazionali, tra cui Nfl, Nba, Mlb, Nhl, Fifa e Tennis Australia.
“Call of Duty League e Overwatch League hanno da tempo preso provvedimenti per salvaguardare l’integrità delle partite e lavorare con Sportradar è un passo per rafforzare ulteriormente l’importanza del fair play”, commenta Jason Hahn, Head of Strategic Initiatives di Activision Blizzard Esports. “Poiché le nostre attività di esport continuano a crescere e i fan stanno scommettendo sempre più sulle partite, dobbiamo assicurarci di fare il possibile per proteggere proattivamente il nostro ecosistema. Lavorare con Sportradar, un leader del settore, è importante per proteggere i nostri giocatori , squadre e partite e offrire ai fan la migliore esperienza che meritano. Non vediamo l’ora di stabilire questa relazione con Sportradar e di continuare a espandere il nostro lavoro insieme “.
In effetti, l’accordo siglato oggi tra le due società, rappresenta qualcosa di più profondo per l’intero universo degli esports (e delle scommesse), e non solo per le due leghe di Activision. Come noto, infatti, tra i principali rischi che si ravvisano nelle competizioni di videogame, c’è proprio quello della possibile manipolazione degli eventi a scopi fraudolenti e lucrativi. Tale aspetto ha rappresentato, fino ad oggi, un serio freno per lo sviluppo dell’industria a livello generale e per il suo consolidamento. Questo perché molte aziende esterne al settore lo consideravano troppo “fragile” per poterci investire significativamente, come invece fanno con tanti altri settori, sport o eventi. Anche nel mondo del gioco d’azzardo, d’altro canto, i bookmaker hanno sempre preso una qualche distanza dal mondo degli sport elettronici (pur capendone la portate e l’interesse) proprio per la difficoltà di gestire e monitarare le competizioni. Ecco quindi che il supporto di Sportradar, oltre a rappresentare una garanzia per gli organizzatori degli eventi, è una certezza anche per i bookmaker che ora potranno sentirsi più tranquilli nell’inserire un evento di esports nei propri palinsesti, sapendolo di poterlo gestire con lo stesso livello di rischio di qualunque altro sport.
Tutto questo, pertanto, andrà a vantaggio dell’intero ecosistema delle competizioni dei videogame, contribuendo ad accrescere la reputazione del settore e attirando quindi ancora di più l’interesse di soggetti, partner e sponsor dall’esterno.
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