Aesvi cambia nome. In una conferenza stampa a Milano questa mattina il presidente Marco Saletta ha annunciato che la nuova denominazione dell’associazione sarà IIDEA (Italian Interactive Digital Entertainment Association), un nome più facile da ricordare, un’associazione che si apre sempre più al mondo del digitale europeo e mondiale. Un cambio nome che ha l’obiettivo di “internazionalizzare” ancora di più il marchio e le attività degli sviluppatori italiani, senza perdere di vista la prioritaria attività di lobbying.
Alla presenza del Presidente Marco Saletta e del Direttore Generale Thalita Malagò, dunque, la neonata IIdea ha presentato anche la sua nuova governance e i suoi nuovi progetti per il 2020. Per la prima volta, nell’assetto organizzativo del settore videoludico italiano sono presenti due rappresentanti non prettamente “industriali”, che ricopriranno il ruolo di vicepresidenti: Federico Brambilla, Ceo di Exeed e responsabile del progetto Aesvi4esports e Mauro Fanelli, rappresentante soci developer.
Perchè cambiare il nome? Per realizzare i punti chiave che l’associazione si prefigge. Li introduce Thalita Malagò: “Con IIdea cerchiamo un riposizionamento in senso internazionale dell’associazione e ribadiamo il nostro ruolo di facilitatori per le imprese che vogliono emergere a livello mondiale nel nostro settore”. Fanelli illustra i punti chiave punto per punto, descrivendo il cambiamento dell’industria degli sviluppatori indipendenti, passata da microstudi concentrati a sviluppare prodotti per pc e telefonini a studi sempre più grandi (per fatturato e numero di dipendenti) che “approcciano” su console: “I nostri punti di sviluppo per il 2020 sono: il potenziamento della comunicazione nazionale e internazionale, la continua ricerca di un supporto istituzionale, l’estensione del networking (interno ed esterno), l’internazionalizzazione e lo sviluppo del business”.
A proposito di relazioni con le istituzioni, Saletta rivendica il “core business” di IIdea, lo stesso di Aesvi in realtà: “La nostra prima attività continuerà a essere quella di fare lobbing, di essere connessi con le istituzioni. A tal proposito, Idea sta per proporre al Governo l’istituzione (come in Germania e Inghilterra ad esempio) di un Fondo (First Playable Fund) per stanziare finanziamenti per i prototipi di sviluppo dell’industria nazionale”.
E gli esports? Saletta li definisce ormai “un fatto” e “un’occasione di nuovi finanziamenti e nuova linfa, considerato il target giovanile, per tutta l’industria dei videogiochi”. Di qui la scelta di puntare su Brambilla per “fare sistema”. Una cassa di risonanza per giovani tra i 13 e i 24 anni, quella degli esports. Ancora alle prese, però, con diverse problematiche anche a livello normativo: vedi le tipologie di contratto per i minorenni e altro. Questo e altro sarà affrontato nel nuovo grande evento b2b annunciato da Brambilla, a Riva del Garda dall’11 al 13 maggio 2020. Round One, così si chiamerà l’evento, riunirà tutte le aziende endemiche al settore, ma anche quelle che rientrano nella categoria “curiosi”. Tra workshop, conferenze e presentazione del Rapporto Nielsen.
Infine una panoramica sui tradizionali eventi organizzati dall’ex Aesvi. Il Games Industry Day si svolgerà probabilmente a Roma a novembre, il First Playable a luglio a Pisa, la Milano Games Week a ottobre a Milano. Quest’ultima non sarà più organizzata da Idea, ma da Fandango: l’associazione rimane partner e avrà uno stand da 500 metri quadrati all’interno della Fiera. Abbandonato anche il format dell‘Italian Video Game Awards, ritenuto non più adatto ai tempi.