Amazon University eSport: il MUG vince il derby di Milano

Prosegue la competizione targata Amazon, che riunisce i migliori atenei d’Italia nella sfida per il titolo di campioni italiani che, nel caso di League of Legends, garantirà l’accesso alle fasi europee e rappresentare così i colori nazionali. Partite spettacolari, in questa tornata, a partire dal derby di Milano.

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I quarti di finale degli Amazon University eSports si sono aperti con il derby delle migliori università milanesi: i MUG Interstellar (che rappresentano la statale) contro i Bicocca eSports. Il Mug si porta subito avanti in termini di eliminazioni con 4 kill, l’ultima dell quali di Shotto che sorprende il nemico fuori-posizione. La serie di uccisioni continua fino al 9-0 e porta con se la distruzione di due torri nemiche e un ottimo posizionamento in mappa. La dominazione del Mug continua fino ad un rapporto uccisioni di 16-2 e infine è Nasus con la sua ultimate a dare  il colpo di grazia al Nexus dei Bicocca eSport . Meno di 20 minuti per questo trionfo dei giocatori della statale ma la partita è ancora tutta aperta. Anche nel secondo round è il Mug a conquistarsi il primo sangue e la prima torre dopo aver farmato i loro personaggi.  I giocatori della Statale, però, si fanno prendere la mano e cadono nella trappola della Bicocca: tre giocatori vengono eliminati cercando di attaccare una torre che sembrava sguarnita. Il primo assalto dei Mug al nexus avversario va molto bene, due inibitori distrutti per loro e 4 nuove eliminazioni che li portano  12 kill totali. A chiudere la partita ci ha pensato Boscu che ha guidato, spadone nella mano, l’ultimo assalto ad un Nexus più morto che vivo. Bicocca eSports condannata alla sconfitta dal suo gioco lento e scoordinato: i Mug Interstellar arrivano alle semi finali.

Ecco il loro commento nel dopo-partita nelle parole di Stefan Popa, studente di informatica e support degli Interstellar: “Abbiamo appena finito la serie dei quarti contro la Bicocca e la partita è andata secondo le nostre aspettative. Abbiamo preparato in anticipo la draft e i ban insieme al coach e avevamo previsto due game puliti senza particolari problemi. Non abbiamo mai sottovalutato nessuno fino ad ora e non ce la tiriamo. Se questo campionato dovesse andare bene, e quindi lo vinciamo, io sarei molto contento di andare avanti con gli esports e questo evento sarebbe un ottimo trampolino di lancio. Non credo che le mie prestazioni siano abbastanza per una competizione al di fuori del circuito universitario. In termini di team ci stiamo preparando a questi tornei da inizio novembre, da quando è nato il team e speriamo di portare a casa la finale! Il nostro vero obiettivo, però, è arrivare agli eSport Masters”.

A scendere nella landa degli evocatori per uno scontro all’ultima torre sono stati poi i Poliba’s Team e gli StrightOuttaPortello rispettivamente delle università di Bari e Padova. Un inizio molto bilanciato per le due squadre che davanti alle rispettive torri non riescono mai a sfondare nella metà di campo avversaria eliminandosi a vicenda: 17 minuti dopo l’inizio sono ancora 5-5 in termini di eliminazioni.  La partita va avanti e tutto il pubblico insieme ai caster si stupisce di quanto le due squadre siano bilanciate non in termini di teamfight, una delle due emerge sempre nettamente vittoriosa, ma in termini di economia di gioco: dopo mezz’ora di gioco 10 eliminazioni per ognuno e 50k di oro. Gli StraightOuttaPortello però trovano l’impeto per svoltare la partita e vincono una serie di teamfight l’uno dopo l’altro. Manca la ripresa dei Poliba’s e la conta delle kill arriva a 21-13 in favore dei padovani. Avevano l’anima oceanica, avevano il vantaggio nei teamfight e si sono lanciati a testa bassa. Un gravissimo errore perché Vane, l’architrave della loro composizione è rimasto isolato ed è stato eliminato. Quello dei Portello era un castello di carte che i Polibas hanno demolito con facilità andando a riscuotere sul loro duro lavoro nel corso dei 45 minuti di partita e sono andati a travolgere la base avversaria e a distruggere il nexus. Nella seconda manche sono i Portello a reclamare il primo sangue con una doppia uccisione, anche questa volta il vantaggio armi alla mano è loro con 11 eliminazioni completate e solo 4 subite. Questa volta l‘aggressività da risultati perché con 24 eliminazioni riescono a conquistare la partita che li porta al pareggio. Sarà il terzo e ultimo game a decidere le sorti delle due squadre. Strategia che vince non si cambia: armi alla mano i Portello tornano alla carica. Come hanno detto i caster, da questi game Non ci aspettiamo build perfette o strategie da urlo, solo grandi emozioni e questa serie ce le ha regalate: i padovani vincono anche il terzo game e accedono alle semifinali degli Amazon University eSports.

Nella sfida tra i Politonno dell’università di Torino e i Dark Poro Gang dell’università di Trento, i piemontesi hanno preso subito il comando non solo con il  primo sangue, subito vendicato dai trentini, ma anche con una presenza forte su tutta la mappa. Un Drago e un Barone dopo l’altro il vantaggio accumulato dai Politonno gli fa vincere tutti i teamfight e i trentini non riescono più a opporre resistenza. Lo slancio accumulato in poco più di 30 minuti di gioco gli fa portare a casa 21 eliminazioni e la distruzione del nexus avversario. Sono i Dark Poro Gang a conquistare il primo sangue al secondo round in corsia superiore, un ottima mossa che permetterà alla sua squadra di raggiungere prima i propri oggetti. Politonno però con una delle loro supreme mette subito insieme una tripla uccisione. L’impeto non li ferma più e altre quattro uccisioni in pochi minuti fermano l’avanzamento di gioco dei Dark Polo. La loro partita purtroppo si ferma lì perché i Politonno vincono un teamfight dopo l’altro arrivando a mettere insieme 25 eliminazioni prima di andare a colpire al cuore il nexus avversario e ad aggiudicarsi l’ingresso in semifinale.

L’ultima partita dei quarti di finale è stata quella dei Frosalenti (università di Bologna) contro i Cyberground Vivere Ateneo dell’università di Palermo. I siciliani si portano subito in vantaggio con una prima serie di uccisioni. I Frosalenti però portano a casa una tripla eliminazione utilizzando due mosse finali, uno scivolone inimmaginabile perché la gestione del teamfight è stata disordinata e disorganizzata. La partita è di nuovo tutta aperta. I Frosalenti prendono questa opportunità al volo e portano a casa due teamfight in cui i loro avversari hanno sprecato le loro ultimate: un drago, un baron e una torre per loro. Da qui in poi la difesa dei Cyberground crolla e i Frosalenti conquistano il primo match. Al secondo turno i siciliani aprono di nuovo bene la partita portandosi in vantaggio di 5 eliminazioni e uccidendo il primo drago. Un match molto diverso dal precedente in cui i Frosalenti hanno come strategia quella di tentare lo stallo del gioco. Non ci riescono, anzi vengono asfaltati dal gioco dei Cyberground che con 31 eliminazioni vanno a pareggiare. Il terzo game ha fatto capire a tutti gli spettatori che la prima sconfitta dei Cyberground Vivere Ateneo era stata una svista perché con la stessa eleganza del secondo game condita con un po’ di sana aggressività, i gamer palermitani  portano a casa la seconda vittoria per 28 a 13 e accedono così alle semifinali.

Risultati

 Mug Interstellar – Bicocca eSports: 2-0

StraighOuttaPortello – Poliba’s Team: 2-1

Politonno – DarkPoroGang: 2-0

Cyberground Vivere Ateneo – i Frosalenti: 2-1

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