Il metroidvania Animal Well sviluppato in solitaria da Billy Basso è una rivoluzione che merita di essere scoperta.
Se dovessimo metterci a stilare una lista dei parametri che rendono un gioco rivoluzionario, troveremmo tra i più importanti la grafica (in cui racchiudiamo sia la resa tecnica che l’ispirazione artistica), il gameplay e la progressione. Animal Well, il nuovo metroidvania realizzato da cima a fondo dallo sviluppatore americano Billy Basso, ha moltissimo da dire in tutte queste categorie, per questo ci sentiamo di definirlo rivoluzionario.
Animal Well è un metroidvania quindi un titolo con una struttura e un modo di organizzare i suoi elementi che risulteranno familiari a molti giocatori. Eppure, in questo apparente ordine, riesce a ribaltare molti canoni del genere senza mai diventare oscuro o inaccessibile. Non ci sono tutorial e (quasi) non c’è dialogo, è il gioco, con ambienti e situazioni, a dirvi cosa potete o dovete fare, senza intermediazione. Il cuore dell’esperienza è l’esplorazione e l’ingegnosità perché vestite i panni di una pallina senza poteri (a parte il salto) ma che può ingegnarsi grazie a ciò che trova in giro.
Nei primissimi momenti di gioco, per esempio, incontrerete un fantasma che, se vi tocca, vi rimanda al punto di respawn. Esplorando in una direzione diversa vi imbatterete in un petardo che, se lanciato, farà sparire l’arrogante spiritello. L’intero gioco è una costellazione di enigmi, segreti, utilizzi inaspettati di ciò che si è già scoperto e ritorno sui propri passi alla scoperta di tutti i misteri dell’ambientazione surreale e magica di Animal Well.
Un altro fronte dove questo gioco innova in modo squisito è la grafica. Adottando un look da televisore a tubo catodico, una palette tendende al blu, al viola e al verde e un ambiente piacevolmente illuminato tramite la bioluminescenza, Animal Well è riuscita a farci innamorare della sua pixel art, uno stile che la maggior parte dei videogiocatori non sopporta più. Qui, invece, l’estetica, l’arte e l’evoluzione visiva vanno di pari passo in un’esperienza che occupa tutti i sensi di chi gioca.
La musica, anche lei realizzata da Basso, è di un’inquietudine sopraffina. Passando di caverna in caverna, di segreto in segreto, i toni che vi accompagnano passano dal sottofondo lo-fi al 16 bit aggressivo, intrecciando il senso di pericolo a quello di meraviglia, una caratteristica dell’intera esperienza, non solo della sua colonna sonora.
Raramente capita di imbattersi in un videogioco che prende un’impostazione così familiare e riesce a restituire un’esperienza così radicalmente innovativa, il tutto senza erigere un muro che i giocatori devono scavalcare. In Animal Well si ride, si scappa in preda al terrore, ci si meraviglia davanti a un connubio biodigitale mai visto e ci si arrabbia con una una porta chiusa, il tutto con la consapevolezza di stare giocando, nel senso più primordiale possibile della parola.
Il merito di Animal Well è quello di suscitare emozioni non filtrate, di andare a prendere quella parte primordiale del giocatore, spinta dalla curiosità e dal pericolo, e regalarle un parco giochi artisticamente impeccabile nella sua unicità. Noi non possiamo che raccomandare a chiunque ci stia leggendo di provare Animal Well con solo un’avvertenza: ci sono momenti inquietanti e momenti in cui si scappa con il cuore in gola, se non siete alla ricerca di queste emozioni magari un video di gameplay potrà comunque farvi capire il perché questo gioco è da considerare un piccolo capolavoro.
Per tutti gli abbonati PlayStation Plus Extra, poi, il gioco è incluso nell’abbonamento, per tutti gli altri, è disponibile su tutte le piattaforme a un prezzo inferiore ai 25 euro e con decine di ore di divertimento in serbo per chi sceglierà di dare una possibilità alla visione di questo sviluppatore solitario.