L’adrenalina del poker in salsa spaghetti western. Il team maltese di VRTron, creatore dell’educational A night in the Forum, stavolta punta al gaming competitivo e sforna Showdown – Poker Legends, un videogioco basato sul poker, ma realizzato con l’aiuto di professionisti nell’ottica di renderlo fruibile a tutti, anche ai neofiti e ai giocatori occasionali.
L’atmosfera, come anticipato, è quella dei classici spaghetti western all’italiana, ma dipinta di fantasy, con tanti personaggi bizzarri e divertenti. Di serio e rigoroso c’è il gioco sottostante, il poker appunto, che segue le regole del gioco “reale” e consente, passo passo, di crescere anche in ambito competitivo. Un ambito che agli realizzatori interessa moltissimo tanto che assicurano: “Showdown nasce per essere un esports”.
Così, con luci e colori, divertenti animazioni, ambientazioni spettacolari e movimentate, pensate per aver successo anche sul piano dell’entertainment, il titolo ripropone la classica variante del Texas Hold’em Poker, replicandone le regole e le carte da gioco, assieme alle strategiche originali.
“Il gioco, completamente free to play, sarà disponibile nelle prossime settimane – spiega Spiro Palmiotti, responsabile marketing del team VRTron –, abbiamo pronte le versioni per PS4 iOS Android e PC/MAC alle quali si aggiungerà, in seguito, anche Nintendo Switch”. Ormai è quasi tutto pronto, uscirà una versione alpha, riservata per una 30ina di giorni ad alcuni streamer, italiani (già certa l’adesione di bratbros) e stranieri (Scrimitzu). “Al termine di questo periodo – spiega Luigi Sportelli, Marketing e Community managment di VRTron – ci prepareremo per il soft launch. Limitazioni? Sarà un gioco aperto a tutti, noi sviluppatori puntiamo al PEGI 12, forse PEGI 16, ma questo ovviamente dipende dalla decisione dell’Autorità”.
Tutte le foto allegate a questo articolo sono della versione pre-alpha, pertanto non corrispondono appieno a quello che sarà il gioco nella sua versione definitiva. Già si intravvedono comunque le potenzialità del gioco in termini di spettacolarità e coinvolgimento. Ma se gli elementi di base di ogni titolo esports sembrano esserci, manca capire come agiranno in merito i proprietari del gioco. “Organizzeremo da subito eventi live a premi – assicura Palmiotti – , ma col tempo contiamo di stringere accordi con soggetti e organizzazioni interessati a organizzare una dimensione competitiva.”