I due esponenti leghisti, attivi sin dalla prima ora dopo il blitz di Adm, presentano un progetto di legge per colmare il vuoto normativo sulle sale-lan.

Un Pdl per colmare il vuoto normativo esistente attorno alle sale-lan. Lo hanno presentato i parlamentari leghisti Daniele Belotti e Simona Pergretti, che già si erano mossi all’indomani del blitz si Adm contro alcune sale-lan italiane, con una interrogazione al Governo. I sequestri da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e l’apertura da parte del sottosegretario all’Economia e Finanze Federico Freni, che ha annunciato la volontà del Governo di istituire un tavolo tecnico per normare il settore degli sport elettronici, hanno convinto i due parlamentari che era necessario un progetto di legge proprio sugli esports.

Il blitz di fine aprile dell’Adm in alcune tra le più importanti sale lan d’Italia“, dichiarano il deputato e la senatrice della Lega, “nasce da un vuoto legislativo nel mondo del gaming che ha portato gli ispettori dei Monopoli a parificare le sale di esports come le tradizionali sale giochi con biliardini, flipper e videogiochi. Gli esports, però sono un’altra cosa perché utilizzano computer normali, ma di grandi performance, che non possono essere omologati”.

“In vista del tavolo tecnico” continuano Belotti e Pergreffi, “abbiamo voluto mettere a disposizione una base legislativa su cui lavorare prendendo ad esempio l’unico testo di legge in materia di esports presentato in Europa che è quello di San Marino. La nostra legge, infatti, trae ampi spunti dal Codice degli esports della repubblica sanmarinese che è in corso di approvazione da parte del locale parlamento, il Consiglio Grande e Generale”.

“Va tenuto conto” spiegano i due parlamentari leghisti, “che gli esports stanno riscontrando negli ultimi anni in tutto il mondo un numero in crescita esponenziale, soprattutto tra i più giovani. In Italia si contano circa 5 milioni di appassionati, con migliaia di posti di lavoro, quasi tutti occupati da giovani. Un mondo che oggi necessita urgentemente di una regolamentazione, anche in vista del prossimo inserimento degli sport elettronici tra le discipline olimpiche”.

 

“Il progetto di legge” aggiungono Belotti e Pergreffi, “va a delineare in 70 articoli le varie componenti degli esport, ovvero i giocatori dilettanti e professionisti, i team, le società, le competizioni, i premi, gli ufficiali di gara, promuovendo al tempo stesso il “buon gioco” al fine di prevenire e contrastare i fenomeni patologici e il betting, per rimarcare con forza che gli esport non c’entrano nulla con le slot machine. A sovraintendere al mondo esportivo italiano viene indicata l’istituenda Federazione italiana degli sport virtuali, affiliata al Coni,  a cui spetterà, oltre al riconoscimento delle società e delle varie gare, al rispetto delle regole, anche la gestione dei team nazionali da convocare per le competizioni europee e mondiali”.

“Siamo certi”, concludono, “che in breve tempo si possa arrivare a dare una certezza normativa a questo settore in così ampia espansione e per questo ha fatto piacere la disponibilità dimostrata nei giorni scorsi da una grande campionessa come la sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali a partecipare al tavolo tecnico annunciato da Federico Freni”.