Abbiamo parlato con il commissioner Lec Artem Bykov che ci ha fatto un bilancio di questi due anni, anticipando anche qualcosa sul futuro.
Nell’ecosistema competitivo Lec di League of Legends esistono figure pubbliche sempre davanti ai riflettori, ma anche soggetti che lavorano dietro le quinte per far sì che il tutto vada secondo i piani. Il nostro Lorenzo Di Berardino, inviato a Monaco di Baviera in occasione delle Lec Finals, ha avuto l’opportunità di chiacchierare con Artem Bykov, di recente divenuto LEC Commissioner, dopo la promozione di Maximilian Peter Schmidt al ruolo di Director.
In vista del Summer Split 2024, avevate optato per uno format con uno Split da 4 settimane, cito dal suo account X “per permettere ai team di fare più pratica tra un match e l’altro. Oltretutto, questo nuovo programma offre alle squadre e ai giocatori più pause durante la prima parte dello Split”. Abbiamo ascoltato anche l’opinione di G2 Caps al riguardo, ed è stata particolarmente positiva. Quali sono i risultati? Avete ricevuto feedback dai team a tal riguardo?
I feedback sono stati positivi, non solo da parte dei team, ma anche dalla nostra produzione che, lavorando per lo show per tutta la stagione, ci ha riferito che questo nuovo formato ci dà effettivamente più tempo per creare dei contenuti e per prepararci molto bene al broadcast. Sono contento che Caps sia felice di questa nuova modalità e che questo cambiamento sia stato ben visto, poichè c’erano davvero molte variabili in gioco al momento della sua adozione. A breve avremo il meeting stagionale con i player, in occasione del quale li aggiorneremo in merito e aggiungeremo tutti i feedback che sono arrivati, in modo tale da cominciare a pianificare la prossima annata [competitiva].
Da un po’ di tempo a questa parte, in Asia, è stata introdotta la Fearless Draft, e c’è stato un gran discutere sull’opportunità di inserire o meno la stessa modalità anche qui in Occidente: con i relativi dati alla mano, pensi che ciò produrrebbe gli stessi effetti anche in LEC, o si prevede un impatto minore?
Credo che l’implementazione della Fearless Draft sarà parecchio interessante per i nostri fan, e posso confermare fin da questo momento che questa nuova modalità verrà implementata anche in LEC a partire dal prossimo Winter Split, e siamo tutti molto emozionati al riguardo.
Ultimamente, in Italia, si è discusso molto rispetto alla possibilità di candidarsi per degli eventi esportivi nel futuro. Cosa rende un Paese eleggibile per questo tipo di prodotti? Abbiamo notato, quest’anno, una netta preferenza per l’ambiente tedesco, il quale già ospita la Regular Season di LEC: cosa vi ha portati a scegliere Monaco per queste Season Finals?
Quando dobbiamo pianificare i nostri Roadshow e scegliere in quale Paese organizzarli, intraprendiamo un lungo percorso di contatti e trattative con molte città della zona EMEA che si propongono, per vagliare le diverse possibilità. Guardiamo alle diverse variabili, alle infrastrutture disponibili nelle città stesse, alla raggiungibilità della meta tramite i mezzi di trasporto, e sicuramente quanti fan e quanto mercato ci sia nel relativo Paese. In Germania, ad esempio, c’è un grandissimo numero di fan di League of Legends, ragion per cui la scelta, in realtà, è stata davvero molto facile. Un altro fattore determinante è stato sicuramente quello dell’apertura e della buona volontà di partecipare della città stessa.
A proposito di collaborazione con la città, in mattinata abbiamo assistito al discorso di apertura dell’evento presso il LEC XPO, da parte della Pubblica Amministrazione locale, che è sembrata estremamente felice di quanto realizzato. Com’è stato collaborare con loro? C’è stata partecipazione attiva?
Tutto è stato semplicemente fantastico. Sono stati dei partner eccezionali e gli sono infinitamente grato per averci invitati a realizzare qui il nostro Roadshow e di averci permesso di portare per la prima volta il nostro XPO all’aperto presso la Odeonsplatz: ci sono andato in mattinata ed è stato bellissimo. Lavorare con loro è stata un’esperienza incredibilmente positiva.
I Worlds di quest’anno si terranno interamente in EMEA. Nei limiti di quanto possa dirci in questo momento, cosa ci possiamo aspettare? La produzione sta “cucinando”?
Poter ospitare i Worlds nella nostra regione è sicuramente un grande privilegio. So che significa molto per i nostri team e per i nostri fan, e inoltre il periodo dei Mondiali è quello in cui, per una volta, posso tifare apertamente per i nostri team, e quindi lo aspetto davvero con trepidazione. Per quanto riguarda la produzione, purtroppo non posso ancora divulgare informazioni aggiuntive rispetto a quelle già disponibili.