La videogiocatrice scozzese di Call of Duty, Kelsie “Kels” Gireg, è la prima donna a qualificarsi per il torneo Challengers Elite, che si terrà dal 18 gennaio al 2 febbraio in Nord America, Europa, Asia-Pacifico e America Latina.
Un momento storico, se si pensa che dal suo lancio, avvenuto nel 2020, la Call of Duty League è stata dominata dagli uomini. È vero, alcune donne hanno gareggiato nei tornei di CoD, ma non c’è mai stata una giocatrice professionista. Solo poche, un paio per la precisione, si sono avvicinate ai massimi livelli della competizione amatoriale.
“Kels” ha vinto la qualificazione per la Challengers Elite lo scorso 5 gennaio, insieme ai suoi compagni di squadra James “Genesis” Smith, Conor “BBConor” Beale ed Ewen “Disarray” Harmer. È una delle donne più affermate negli esports di Call of Duty e ha giocato con e contro professionisti nei tornei off-season, spesso meglio delle sue controparti maschili.
«Prima di tutto voglio ringraziare enormemente i miei compagni di squadra – ha dichiarato la player ai microfoni dei giornalisti di Dexerto -. Non solo per il risultato incredibile, ma anche e soprattutto per aver creduto in me. Ho sempre pensato di essere abbastanza brava da riuscire a qualificarmi per un Elite. È bello averlo potuto dimostrare anche ad altre persone. Si spera – ha continuato “Kels” – che dimostrare che le donne possono competere a questo livello, incoraggerà più donne a gareggiare e a liberarci da alcuni degli stereotipi esistenti».
Ma l’obiettivo di “Kels” sembra andare oltre. La player non vuole limitarsi a spingere le donne negli esports, punta ancora più in alto nella Call of Duty Challenger e nella stessa Call of Duty League: una vera pioniera del settore.