Il suo nome compare come un marchio di fabbrica davanti a tutti i videogame di guerra pubblicati da Ubisoft. Lui è Tom Clancy, uno degli scrittori statunitensi più letti e amati, conosciuto in tutto il mondo per i suoi thriller di spionaggio, militari e tecnologici. In tre decenni di carriera ha venduto molte decine di milioni di copie e alcuni dei suoi libri sono diventati film di grande successo, come “Caccia a Ottobre Rosso” con Sean Connery, uscito nel 1990. Ben diciassette delle sue opere sono state “best sellers numero 1” nella speciale classifica redatta dal New York Times, inclusa la più recente, Threat vector, pubblicata nel dicembre del 2012.
Tom Clancy, scomparso purtroppo nel 2013, non ha mai nascosto il suo interesse per i videogiochi. Tanto che, nel 1996, decise di fondare, insieme con il capitano della marina militare statunitense, Doug Littlejohn, la software house Red Storm Entertainment. Alcuni anni più tardi la Red Storm venne venduta al gigante del settore Ubisoft, per una cifra stimata intorno ai 100 milioni di dollari.
Red Storm esordì con Tom Clancy’s Politika, una sorta di risico in cui il giocatore deve controllare la Russia subito dopo la morte del presidente Yeltsin, destreggiandosi tra Kgb, militari, Chiesa, mafia e nazionalisti. Seguirono poi Ruthless.com, in cui il giocatore veste i panni del CEO di una software house e Dominant Species, un fantascientifico videogioco strategico in tempo reale.
Nel 1998 arrivò la serie forse più popolare: Tom Clancy’s Rainbow Six. Ispirato all’omonimo romanzo che racconta le avventure del team internazionale antiterroristico ”Rainbow”, il gioco è uno sparatutto in prima persona molto realistico, del quale sono usciti innumerevoli capitoli. Il più recente di questi è Rainbow Six Siege, uno dei videogame più giocati al mondo a livello di eSports.
Ma se in romanzi, film e videogame Clancy ci ha abituato a personaggi dalla vita avventurosa, la sua, di vita, è stata decisamente meno movimentata. Nato a Baltimora il 12 aprile del 1947, studiò letteratura al Loyola College della stessa città. E prima di diventare uno scrittore di successo lavorò come assicuratore.
Un’esistenza normalissima, ma caratterizzata da una grande passione, che molto lo ha aiutato nella sua professione. Clancy nutriva infatti un notevole interesse per questioni militari e tecnologiche, tanto che la sicurezza con cui ha reso alcune complesse vicende ha portato qualcuno a dubitare del suo passato da semplice assicuratore.
Caccia a Ottobre Rosso, il suo primo best seller, fu pubblicato dal Naval Institute Press, un ente culturale privato molto vicino alla Marina militare statunitense. E in poco tempo divenne una delle più popolari letture nei circoli militari americani.
Ma il più grande ammiratore dello scrittore fu senza dubbio Ronald Reagan, allora presidente repubblicano degli Stati Uniti, che si racconta abbia definito Caccia a Ottobre Rosso come “il racconto perfetto”. La stessa ammirazione per Clancy la nutrivano anche i generali: lo invitavano a cena, gli facevano visitare le basi, i sottomarini e gli aerei militari.
Lo scrittore è considerato un vero e proprio guru del genere techno thriller e la cura dei particolari che tanto ha reso credibili gli scenari ricostruiti nei suoi libri si ritrova anche nei videogame ad essi ispirati, piccoli capolavori di realismo ad alto tasso di adrenalina.