Codice Esport San Marino: il punto

A tre mesi dall’approvazione del Codice Esport, facciamo il punto su ciò che potrebbe significare per San Marino e l’Italia.

Il 26 aprile 2023 San Marino approvava il Codice Esport, tra i primi al mondo a legiferare su un intero testo normativo approvato dal proprio parlamento. Un’approvazione che, va ricordato, era arrivata praticamente all’unanimità dopo una due giorni di confronti che hanno permesso alla Repubblica più antica al mondo di scrivere il proprio nome nella storia dell’esports. 

Come funziona il Codice

Il Codice Esport approvato tre mesi fa dall’Aula del Parlamento Sammarinese consta di 86 articoli distribuiti su 28 pagine, frutto di un lungo lavoro iniziato in pieno periodo pandemico. Il testo è stato presentato dall’attuale Segretario di Stato per lo Sport e il Turismo Teodoro Lonfernini, nonché ex-Capitano Reggente (la più alta carica dello Stato di San Marino) a cavallo tra 2012 e 2013.

A redigerlo è stato invece un gruppo di lavoro costituito principalmente dai fondatori dello studio legale Fclex Associato Fioriglio-Croari, ovvero gli avvocati Gianluigi Fioriglio e Giuseppe Croari. Con loro hanno collaborato anche il Dottor Matteo Napolitano, tecnico della segreteria di Stato per lo Sport, e Alessio Cicolari, titolare e ceo di Ak Informatica e titolare di alcune sale lan in Italia.

Cosa contiene il Codice Esport approvato a San Marino

Una delle particolarità decisamente apprezzate dagli addetti ai lavori che hanno potuto visionare il Codice, è che è quasi omni-comprensivo. Non si limita pertanto a trattare la tematica in modo generalista ma scende a fondo in maniera spesso capillare su tutte le tematiche possibili. Dai team alle organizzazioni più strutturate, dai contratti dei giocatori alle figure professionali della scena come commentatori e coach, senza tralasciare eventi, sale lan o l’età minima per competere, indicata in 16 anni a meno di situazioni eccezionali.

Insieme a queste tematiche è stata annunciata anche l’introduzione di una vera e propria Giustizia Esportiva. Verrà infatti istituito un tribunale con “funzione conciliativa e commissione che vigili sul rispetto delle regole”. In caso di illeciti e violazioni del Codice sono previste sanzioni significative, incluso l’arresto in caso di frode. Fa la sua comparsa anche il concetto di impresa esportiva, accomunandola per molti versi a quella sportiva tradizionale ma riconoscendone le differenze di gestione e applicazione.

Gli obiettivi di San Marino

I due allegati presenti nel Codice Esport trattano anche un argomento che in Italia è costantemente oggetto di dibattito: la redazione dei contratti di prestazione esportiva e la fiscalità. Come abbiamo appreso da fonti istituzionali, San Marino è ad esempio in contatto diretto con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli italiana per capire come gestire il caso di un giocatore italiano che compete online su San Marino: come va trattato questo caso? Una domanda che avrà risposta nei prossimi mesi, come altre tematiche che andranno adesso a essere definite anche nel concreto.

Come ogni legge, infatti, nonostante la profondità di questo Codice, alcuni punti vanno adesso estrapolati dal teorico per renderli fruibili nella vita di tutti i giorni. Chi magari si aspettava una rivoluzione immediata deve rendersi conto che ogni novità, così radicale come il gaming competitivo, ha necessità di un suo percorso di evoluzione normativo dalla carta al pratico. Rimane il fatto, incontrovertibile, che San Marino si posiziona in tal senso avanti rispetto alla stragrande maggioranza dei paesi al mondo.

Le connessioni con l’Italia

Per fare un nome su tutti: l’Italia. San Marino può senza dubbio aspirare a diventare un hub importante per tutte quelle realtà italiane che investono o vorrebbero investire negli esports, offrendo loro una normativa completa e chiara. Non solo per i team ma anche per chi gli eventi li organizza, come i Tournament Organizer. Come aveva dichiarato a suo tempo Lonfernini “il mercato non è rappresentato solo dalla mera pratica del gioco. È anche un mercato economico, di persone realmente presenti, e che può generare per l’indotto grandi opportunità”.

Tuttavia la stessa Italia, per vicinanza geografica, potrebbe comunque svolgere un importante ruolo. Creando collaborazioni e sinergie, l’Italia potrebbe contribuire al ruolo di San Marino come punto di riferimento anche europeo dell’esports, aiutando a creare e ospitare alcuni degli eventi competitivi più importanti al mondo. San Marino infatti non punta a organizzare solo eventi online ma ad offrire il proprio territorio per tornei dal vivo che attirino appassionati e tifosi, oltre a squadre e giocatori, da ogni parte d’Europa.

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