Abbiamo parlato con Bob Debellina di Riot Games che ci ha spiegato come sia stato possibile coinvolgere i Linkin Park per League of Legends.
Quando a inizio settembre i primi indizi su una possibile collaborazione tra Riot Games e i Linkin Park su League of Legends hanno iniziato a circolare, in molti erano convinti che si sarebbe trattata di una partnership da capogiro, dato il peso mediatico dei due protagonisti. I Linkin Park sono appena ritornati sulla scena dopo un’assenza di sette anni,conseguenza della scomparsa prematura dello storico cantante e frontman del gruppo Chester Bennington, sostituito con la sorpresa Emily Armstrong. League of Legends, invece, è uno dei videogiochi competitivi più giocati al mondo e con la scena esports più seguita con quasi 7 milioni di spettatori che hanno seguito (esclusi i numeri cinesi) la finale del mondiale 2024 tra T1 e Bilibili Gaming.
Un video da record
Il video della canzone Heavy is the Crown, inno ufficiale dei mondiali 2024 e, con una versione leggermente differente, inserita anche nella colonna sonora della seconda stagione di Arcane, si trova attualmente a 68 milioni di visualizzazioni su Youtube sul canale ufficiale di Lol, senza contare i 14 milioni sul canale dei Linkin Park (solo audio) e i 4,3 milioni di ascolti della versione di Arcane. Come è nata, però, questa collaborazione tra Riot Games e Linkin Park affonda le radici molto più indietro nel tempo, come ci ha raccontato Bob Debellina, Manager, Artist & Creative Partnerships del reparto Music di Riot Games, che abbiamo intervistato in esclusiva.
Partendo proprio da una semplice domanda: come avete fatto a coinvolgere i Linkin Park? “Devo dire che è stata un’idea che girava da un po’ in Riot Games, direi già da diversi anni. Mike Shinoda (il frontman principale della band ndr) è un amico di Brandon Back, uno dei co-fondatori di Riot Games. Mike è stato spesso al campus di Los Angeles, non è stato un elemento nuovo per noi, insomma”. Nel 2016 i Linkin Park realizzarono anche una collaborazione con gli Immortals, team esports che compete nella lega nordamericana Lcs di League of Legends (che dal 2025 diventerà una lega panamericana sotto il nome di Lta), in qualità di investitori nella società.
L’aggancio con Arcane
Ma quand’è che le cose si sono realmente messe in moto? “Ci sono state numerose conversazioni nel corso degli anni per cercare di coinvolgerli in qualche progetto ma era necessario che accadessero determinate cose affinché si potesse realizzare questa collaborazione. Diciamo che i pianeti si sono allineati perfettamente mentre stavamo lavorando sulla stagione 2 di Arcane, durante la quale abbiamo avuto modo di interfacciarci direttamente con Mike (Shinoda, ndr)”. Debellina racconta che la canzone dei Worlds, o meglio, l’idea che potessero realizzare una canzone per i Worlds, è arrivata proprio partendo da Arcane: “Mike aveva un testo sul quale stava lavorando per la colonna sonora di Arcane e in quel momento abbiamo iniziato a parlare di Worlds”.
Da lì Mike Shinoda dei Linkin Park ha cominciato a capire se quella canzone potesse in qualche modo adattarsi anche all’evento più importante della stagione di League of Legends. “Ha iniziato a rivedere il testo, a lavorarci su per capire come farla diventare una canzone completa in modo che si presentasse come l’inno dei mondiali. E forse senza quasi volerlo Mike è riuscito a scrivere una canzone, anzi, la canzone perfetta per la storyline del mondiale che potesse essere utilizzata anche su Arcane. Possiamo davvero dire che è stato un momento magico in cui tutto si è andato a incastrare perfettamente”. Non solo, perché poi c’è anche il video: “Arcane e l’inno dei Worlds 2024 sono stati due percorso paralleli ma non gli unici: a loro si è unita anche la realizzazione del video. Mike aveva un testo che è stato poi modificato ispirandosi proprio al video che nel frattempo veniva realizzato; video che contestualmente prendeva ispirazione dalla canzone che stava nascendo”.
L’importanza della musica per Riot Games
Video e musiche sono ormai diventate un marchio di fabbrica per Riot Games, non solo su League of Legends ma esportate anche su Valorant, il tactical shooter. Non per nulla la stessa Riot ha una sua divisione music. “La musica ha sempre fatto parte di Riot Games, da quando è stato creato il dipartimento musica 13 anni fa. È stata una parte fondamentale del DNA di Riot fin dai primi giorni. La musica è una sorta di moltiplicatore di forze per League of Legends che aggiunge un ulteriore livello di emozione e di narrazione ai campioni del gioco e agli eventi esports. È stata una sorta di filo conduttore che ha collegato i nostri giocatori al videogioco in un modo davvero fantastico”.
Se c’è da indicare però un momento spartiacque, risale al 2013. “È diventata qualcosa di davvero importante per Riot probabilmente con Get Jinxed, il video musicale dedicato all’uscita del campione Jinx. Non per niente è stato anche il momento, come è stato detto dai miei colleghi diverse volte, in cui si è iniziato a pensare di realizzare una serie animata che è poi diventata Arcane”. L’aspetto interessante è che ci ha permesso di raggiungere anche persone che non giocano a League of Legends o non seguono la scena competitiva, eppure apprezzano le canzoni legate a Lol. “Credo che la cosa bella della musica sia che la creiamo per i giocatori, ma può diffondersi ulteriormente. Così qualcuno può conoscere League of Legends attraverso una canzone. Può ascoltare una canzone, vedere un video musicale e chiedersi: <<Che cos’è questo, che collegamento ha con il mondo dei videogiochi?>> Magari iniziano cercando un campione e all’improvviso hanno un primo rapporto con l’universo di League of Legends”.
L’anno prossimo, il 2025, sarà il 15esimo anno competitivo dell’esports di League of Legends, iniziato ufficialmente nel 2011 con la prima edizione dei mondiali. Possiamo aspettarci qualcosa di particolare lato musicale e video? “Sarò sincero, non ne ho idea: ci stiamo ancora lavorando, è troppo presto. Ciò di cui siamo sicuri è che vogliamo realizzato qualcosa di entusiasmante e pazzesco per i giocatori, qualcosa che possano ricordare, approfittando anche della possibilità di onorare un anniversario come questo. Vogliamo continuare a innovare e a soddisfare le aspettative dei giocatori. Quindi metteremo tutta la pressione possibile su di noi per realizzare qualcosa di incredibile”.