Lotan ‘Spinx’ Giladi del Team Vitality non ha paura di nessuno in vista del prossimo Major di Counter Strike Global Offensive
Il team Vitality ha rotto una maledizione. Sopravvivendo ai quarti di finale dell’IEM Rio 2023 è arrivato prima in semifinale e poi in finale, portadosi a casa la vittoria. Sul palco insieme alla sua squadra c’era Lotan ‘Spinx’ Giladi, giocatore israeliano di 22 anni che abbiamo intervistato per farci raccontare la sua storia di giocatore di Counter Strike, le sue emozioni durante il torneo di Rio e le sue aspettative per il prossimo Blast Major di Parigi.
Raccontaci la tua storia, come hai iniziato a giocare a Counter Strike?
“Ho iniziato a giocare a Counter Strike come quasi chiunque altro su 1.6, poi è uscito CS GO, l’ho chiesto ai miei e dopo tanta opera di convincimento hanno acconsentito a comprarmelo. All’epoca avevo un pc terribile, faceva al massimo 50 fps, poi nel 2017 ho preso un pc leggermente migliore e ho iniziato a competere sul serio. FalleN era il mio mito, ero molto geloso dei suoi successi e delle sue skin quindi volevo essere come lui. Nel 2018 ho deciso che avrei fatto il possibile per diventare un pro, ho iniziato a grindiare con dei miei amici e abbiamo messo su una piccola squadra. Non abbiamo vinto tantissimo ma dopo un po’ di tempo le qualificazioni sono iniziate ad arrivare. Poi ho dovuto fare il servizio militare ed ero molto triste al tempo perché non riuscivo a giocare. Ho fatto di tutto per mettermi anima e corpo in CS. Ho ricominciato a grindare e dopo neanche un mese sono riuscito a qualificarmi di nuovo nella FPL (Faceit Pro League). Avevo molta confidenza e dopo 4 mesi sono stato contattato da Snappi che mi ha aiutato molto e a lui devo i due anni successivi di carriera. Dopo quell’esperienza sono arrivato ai Vitality”.
Come ti trovi ai Vitality?
“All’inizio è stato difficile e un po’ strano, ma è sempre così. Quando ti trasferisci con un team è diverso. La chimica è diversa, le relazioni sono diverse ma serviva tempo per adattarsi. Le vibe mi sono piaciute molto e le persone ora mi stanno simpatiche. Abbiamo fatto dei bei risultati, abbiamo buttato nel cesso qualche game ma nel complesso nel 2023 stiamo andando davvero bene”.
Raccontaci del Major di Rio, è stato difficile arrivare alla vittoria?
“Quando siamo arrivati al torneo non pensavamo neanche di vincerlo. Abbiamo perso la prima partita contro gli OG e dopo quella sconfitta ho detto alla mia squadra “Sentite, da casa al Sud America è un viaggio lungo, non ho intenzione di stare su un aereo più tempo di quanto sono stato a Rio, vediamo di darci una svegliata” da lì ci siamo rialzati e ripresi davvero. Non dico che siamo arrivati ai quarti con facilità ma quando abbiamo iniziato il match eravamo molto tesi perché ci capita spesso di perdere ai quarti. A Rio, però, siamo riusciti a vincere e abbiamo rotto la maledizione. Poi quando arrivi alle semifinali la tua mente fa un salto e inizia a dirti “cazzo sono arrivato fin qui, non importa quale torneo sia, voglio vincere”. Alle semifinali ci hanno dominato alla prima mappa ma ci siamo ripresi perché la volevamo tantissimo la finale. Dopo la seconda mappa (abbiamo perso la prima) ci siamo detti “ce l’abbiamo, lo vogliamo, ce lo prendiamo”. Mi piace questo team perché viene fuori nei momenti di stress, anche in finale, nessuno ha giocato il miglior CS della sua vita ma siamo stati consistenti. Ci sentivamo in controllo su entrambe le mappe e siamo riusciti a vincere 2-0″.
Come vi state preparando per il Major di Parigi?
“Dopo Rio ci siamo presi un piccola pausa, non volevamo fare gli stessi errori dell’anno scorso che da top 1 nel mondo siamo arrivati a al major successivo distrutti perché non ci siamo presi nessun giorno di riposo. Con questa vittoria ci siamo presi una pausa, l’abbiamo usata e ora siamo a tutta birra con le scrim e gli allenamenti. In questo momento siamo a Parigi per un piccolo bootcamp e siamo pronti a dare il massimo per la prossima competizione. Possiamo battere chiunque, non mi viene in mente il nome di un avversario specifico. Ci sono 5 team che sono al top e noi ci sentiamo confident contro tutti loro”.
Cosa ne pensi di Counter Strike 2
“Mi piace, quella che abbiamo visto è solo una beta ma penso sia un buon passo avanti. La cosa che mi piace di più è che sarà come CS: GO ma con un meta diversissimo. Mi piace anche che non sia un gioco completamente nuovo, cioè, è lo stesso gioco ma è nuovo, si capisce? Non credo cambierà la scena professionistica più di tanto. I dieci team migliori al mondo si adatteranno molto facilmente però sarà bello avere una sorta di nuovo inizio.
In generale, poi, penso che l’ecosistema competitivo attualmente sia molto bilanciato. al prossimo major ci saranno 5 team molto bravi ed è quasi impossibile prevedere chi vincerà. Spero che la situazione sarà la stessa con CS2, con nuove storie da raccontare, underdog che arrivano in semifinale e nomi nuovi che emergono. Questo è il bello di CS, mi piace e spero che resti lo stesso, magari con un nuovo meta”.