Cristina D’Avena ci racconta la nascita della canzone che ha scritto per celebrare Genshin Impact e il suo rapporto con i videogiochi.
Cristina D’Avena è un’artista che non ha bisogno di presentazioni. Le sue sigle dei cartoni animati anni ’80 arrivati in Italia risuonano degli altoparlanti di tutte le fiere di settore e i suoi concerti al Lucca Comics e alle altre grandi manifestazioni del mondo nerd in Italia sono sempre gremiti di gente. Da poco l’artista ha rilasciato un singolo dedicato a Genshin Impact, il videogioco Adventure RPG che dal 2020 ha riunito milioni di fan, molti dei quali anche in Italia. Dopo aver ascoltato “Ti Cercherò”, eravamo pieni di domande e curiosità così abbiamo organizzato un’intervista proprio con Cristina per scoprire come è nata questa collaborazione e il rapporto dell’artista con il mondo dei videogiochi.
Come è nata questa collaborazione?
“A me i videogiochi sono sempre piaciuti, mio padre ai tempi del Commodore 64 mi regalò la Atari per giocare a Pong e facevamo delle partite pazzesche! Non sono brava, so fare due o tre cose ma mi appassionano, mi prendono e mi divertono”.
In cosa è diverso creare una canzone per un videogioco rispetto a quella di un cartone animato?
“Io ho cantato e canto tantissime sigle di cartoni ispirati ai videogiochi, come i Pokémon. La cosa bellissima di questa collaborazione è che mi hanno chiesto di scrivere un pezzo per celebrare Genshin con il pubblico italiano. Quando mi hanno chiamato ho detto ‘caspita che figata!’.
Un conto è scrivere una canzone per un cartone animato, un conto è scriverla per un videogioco che è un’esperienza molto più complessa. Ogni giocatore prende la sua strada quindi ci sono un sacco di storie possibili ed è stato difficile trovare la direzione giusta ma mi sono divertita.
Questo pezzo mi piace molto e soprattutto sta piacendo ai giocatori di Genshin. Ero un po’ preoccupata della reazione dei fan, mi sono chiesta ‘come la prenderanno?’ invece è piaciuta tantissimo”.
Di cosa parla la canzone?
“La storia è quella di due fratelli che vengono separati e si devono ritrovare. Gli sviluppatori sono molto molto attenti, non dovevo fare spoiler; quindi, ho solo cercato di dare degli input. A livello internazionale questo videogioco è conosciutissimo e amatissimo, con tanti fan storici che hanno detto che ho fatto molto bene a non spoilerare la storia”.
Puoi guidarci nel tuo processo creativo che ha portato alla nascita di questa canzone?
“Prima di tutto ho letto la sinossi di Genshin Impact ma questo step da solo non basta mai. Poi sono dovuta entrare nel mondo di gioco, il che non è immediato. Lo stile giapponese dei personaggi mi piace molto, mi sono molto commossa quando l’ho visto perché mi riporta indietro ai miei cartoni animati che tanto amo. Mi sono appassionata, mi sono vista le immagini e ho cercato di inserire quante più sonorità del gioco possibile per mantenere la canzone immersa nel mondo di Genshin. Volevo essere molto fedele alla storia e al mondo di questo videogioco non solo con la scrittura ma anche con le sonorità.
Mi sono ascoltata i suoni, le canzoni e le melodie di Genshin per capire il loro processo creativo. Non è stato immediato, abbiamo fatto svariate prove per capire dove andare e poi abbiamo capito che serviva una canzone epica che esprimesse al massimo la pericolosità della storia dei due personaggi divisi alla nascita. Ci sono mille pericoli mille situazioni diverse quindi volevamo portare il giocatore ad ascoltare la paura, la gioia e il pericolo del gioco e non è stato facile ma penso di esserci riuscita”.
Che effetto le fa passare dal mondo dei cartoni a quello dei videogame?
“È una cosa curiosa che mi è piaciuta moltissimo, mi ha appassionato. “Ti Cercherò” è una canzone con cui celebrare questo gioco insieme al pubblico italiano, non una sigla. Magari mi chiedessero di fare la canzone ufficiale di un videogioco!“
Quindi questa canzone non è un unicum?
“Io sono apertissima a tutte le proposte, il mondo dei videogiochi mi piace e io ci sono! Spero che Genshin continui ad avere successo e che non solo loro ma tutta l’industria mi dia altre possibilità perché il mondo dei videogiochi mi affascina da morire”.
Questa canzone entrerà nella scaletta dei tuoi prossimi concerti?
“La canterò a tutti i prossimi comics, senza dubbio. Anche perché i giocatori di Genshin me la chiedono. É un mio pezzo ed è troppo bello, poi il video è fantastico quindi farà un figurone sui palchi”.
Qual è il tuo rapporto con il mondo dei videogiochi?
“A me i videogiochi affascinano da morire ma non sono molto capace! Non gioco spesso e sono abituata a titoli molto semplici. Quando vedo i ragazzini che giocano a questi giochi pazzeschi sono sempre sorpresa, per farlo devi avere una mente proprio allenata. Vedo di quelle robe ai comics quando organizzano le gare che wow, devi avere una passione un’attitudine incredibili. A me i videogiochi piacciono da morire ma posso solo dedicarmi a quelli più accessibili. Poi se me lo insegnano imparo eh, ma per il momento mi fermo lì”.