In vista dello Iesf World Championship 2021, il caster di Cs:Go evidenzia tutte le criticità del qualifier italiano.
Settimane importanti per quanto riguarda Counter Strike: Global Offensive. In questi giorni, infatti, stanno andando in scena i primi Italian Qualifier organizzati da Fide (Federazione Italiana Discipline Elettroniche, ndr) per decretare il team che proverà a giocarsi l’accesso al prossimo Iesf World Championship 2021. Per farlo, però, ci sarà da superare un ulteriore torneo di qualificazione che interesserà l’Europa.
In questi giorni, intanto, non sono mancate le polemiche. L’organizzazione di questo qualifier nazionale, a detta del noto caster Gianni “Chianu” Chianucci, non è stata proprio impeccabile. “Immaginate un istante – le sue parole – di leggere che a breve partirà la selezione per la nazionale italiana di Cs:Go. Scoprite che si giocherà il 17/18 e 20 Agosto, data particolare per un gioco in cui non ci sono se non un paio di team stabili e una community sparsa qua e là. Vi accorgete sin da subito che qualcosa non torna. Ad esempio che il regolamento è vecchio di almeno due anni”.
Cosa succede se organizzi un torneo su un gioco che non conosci bene? Probabilmente un disastro e un'occasione persa.. 🥵#spaghettiCSGO
https://t.co/aDTN7Wxzmd— chianu (@chianuCS) August 19, 2021
L’analisi di Chianu, successivamente, mette in risalto un ulteriore falla per quanto riguarda gli accoppiamenti e non solo. “Nonostante siano solo quattro i team partecipanti – prosegue – non è presente un seed. Non bastassero tutti questi problemi, le due squadre più forti si scontreranno proprio nel primo turno. Auspicando che almeno per la finale ci sia qualcosa. Scelta curiosa quando lo stesso regolamento vieta stream di ogni genere al di fuori di quella ufficiale”.
Anche provare a cercare notizie sembra essere un’impresa: “Non è presente un canale, se non Battlefly, per vedere il Bracket o l’evoluzione del torneo. Sul portale Fide non figura nemmeno tra gli eventi in arrivo. Come bene avrete capito, si tratta di un evento buttato lì tanto per o almeno questa è l’impressione che ha dato a molti appassionati del gioco come me”.
Una gestione, dunque, molto discutibile da parte della stessa Fide per questo evento che dovrebbe consentire all’Italia di giocarsi le proprie carte in Europa. Nel frattempo, si conferma un po’ quella che è la tendenza degli ultimi anni, dove giochi come Cs:Go hanno sempre faticato ad imporsi qui in Italia.