Francesco “Frankino” Sirianni è l’ultima aggiunta al team esportivo del Milan e la storia del suo traguardo dà speranza a molti.
Quando vi abbiamo parlato per la prima volta della Coppa efootball Italia siamo rimasti davvero sorpresi della sua particolarissima organizzazione per quanto riguardava la composizione delle squadre. Ognuno dei club partecipanti, infatti, doveva schierare uno dei suoi proplayer, un ragazzo scelto dalle giovanili e un fan reclutato tramite un torneo apposito chiamato Konamici, dal nome dello sviluppatore di efootball, Konami. Francesco “Frankino” Siranni non solo ha vinto la fase Konamici del club milanese diventando il terzo membro del team Milan ma con i rossoneri ha vinto la Coppa efootball Italia in una finale al cadiopalma al Comicon di Napoli dove ha addirittura segnato la rete decisiva contro la Roma. Dopo la vittoria l’annuncio: Frankino sarebbe subito entrato a far parte del team esportivo del Milan per andare a competere in tutti gli eventi di eFootball che aspettano i rossoneri. A pochi giorni dalla sua partenza per l’efootball Championship Pro siamo riusciti a fargli qualche domanda sul suo passato, gli eventi a cui ha partecipato e i suoi obiettivi per il futuro.
Come hai iniziato a giocare a efootball?
“Io sin da piccolo guardavo le sfide su PES (prima efootball si chiamava così) tra mio fratello e mio cugino come fossero finali di Champions. Ero piccolo, non potevo giocare e mi disperavo, poi a 10 anni ho iniziato a prendere in mano il controller. Mi hanno iscritto al PlayStation Network col nome di Frankino perché ero piccolo e così è nato il mio nicname. Dopo un po’ di tempo che giocavo ho iniziato a dominare le sfide in famiglia a cui non potevo partecipare da piccolo. La svolta professionistica è arrivata con Qlash, in pandemia, partecipando a un loro torneo. Avevo subito voglia di mettermi in mostra, lì o vincevo quei tornei o arrivavo come minimo molto in fondo. Così il team manager mi ha notato e ha deciso di darmi un’opportunità”.
Com’è stato competere nel Konamici?
“É stata molto difficile, c’erano pro ed ex pro e la nostra strategia era quella di fare più goal possibili senza rischiare nulla, ha pagato spesso ma a volte abbiamo rischiato. É stata una competizione tosta ma alla fine sono riuscito a conquistarmi il posto in squadra”.
E l’esperienza della Coppa efootball italia?
“Ho scelto di rappresentare il Milan anche in virtù della partnership con Qlash e volevo subito mettermi in mostra. É stato bello competere anche perché il Milan è una delle squadre più titolate al mondo e partecipare e vincere con loro è stato un onore. La competizione, poi, non era semplice perché avevamo degli avversari molto forti, soprattutto l’Inter e la Roma. La finale, poi, è stata davvero intensa e aver segnato il goal decisivo mi riempie di orgoglio”.
É stata la tua prima competizione dal vivo?
“La Coppa efootball Italia è stata il mio primo torneo offline e posso riassumere l’esperienza con ‘bello ma difficile’. Gli avversari erano tosti e poi era in formato coop, un modo di giocare che non puoi allenare online. Abbiamo faticato ma eravamo forti, eravamo i migliori candidati per vincere e ce l’abbiamo fatta”.
Che rapporto hai con efootball? Vorresti vedere qualcosa di nuovo nel gioco?
“Con efootball mi trovo bene, è un gioco che può solo migliorare. Personalmente vorrei vedere qualche modalità in più come la coop o il 10 contro 10. Se ci fosse un circuito competitivo di questa modalità mi piacerebbe moltissimo partecipare, lo facevamo 3 anni fa con PES ed è una sfida tutta nuova poter usare solo un giocatore di quelli in campo e muovere solo lui. In più abbiamo un team molto forte, siamo una ventina con Qlash, e siamo preparati”.
Qual è stato il momento più difficile nella tua strada fino a qui?
“All’inizio è stato difficile competere in generale, avevo delle buone basi ma non bastano a farsi strada, bisogna farsi valere agli eventi e ai tornei. Il mio obiettivo è sempre stato quello di trovare la mia strada e penso di starci riuscendo, ora voglio andare in Giappone e fare le finali mondiali, voglio qualificarmi e darò il massimo”.
Ora competerai nella efootball Campionship Pro ti senti pronto?
“Il livello è piuttosto alto, bisogna dare il massimo per vincere le partite ed essere lucidi. La competizione è molto più tosta della Coppa efootball Italia perché siamo in cima al circuito competitivo di efootball. Ho con me la sicurezza di chi ha vinto il suo primo torneo offline e spero di arrivare in fondo anche alla efootball pro ma so che è molto complicato e mancano solo due mesi alla fine. Speriamo di qualificarci nelle prime sei e andare avanti così”.