L’azienda Cranium Apparel è sotto attacco per avere annunciato “la prima divisa eSports per donne”. La compagnia britannica ha lanciato ufficialmente l’articolo d’abbigliamento con un tweet il 2 marzo, pubblicando anche una foto accompagnata dal seguente messaggio: “È ora di fare qualcosa per le giocatrici che ricevono tante critiche dalla community. Sii forte, ti rispettiamo. Sosteniamo orgogliosamente le donne negli eSports”. Ma a molti l’operazione di marketing non è piaciuta. Le divise, dei vestitini rossi e neri che ricordano un po’ quelli delle cheerleaders e delle tenniste, sono in poliestere, e disegnate, recita lo slogan in foto, “per dare una nuova identità alle giocatrici”. Questo annuncio, in particolare, è stato sommerso da una valanga di critiche per diversi motivi.
GET READY FEMALE GAMING COMMUNITY! ??♀️
ESPORTS DRESS NOW AVAILABLE ?
Its high time that we do something for the female gamers who recieve so much backlash in the community!
Stay Strong…We Respect You ❤️
Proudly supporting #WOMENINESPORTS
Tag Every Female Gamer You Know?? pic.twitter.com/qSr3huP4MO
— Cranium Apparel ® (@CraniumApparel) March 2, 2019
NESSUNA GIOCATRICE COINVOLTA – Innanzitutto, Cranium Apparel è stata attaccata per non aver coinvolto alcuna donna nella progettazione e creazione delle divise. La compagnia si è giustificata rispondendo di aver condotto “un’indagine preliminare”. E spera che le giocatrici “diano le loro idee in modo che le prossime divise abbiano maggior successo”. Kimmie Riot, direttrice della divisione femminile di Riot Games, è sicura che Cranium Apparel abbia agito in buona fede, ma ritiene anche che avrebbe dovuto condurre un’indagine di mercato più dettagliata.
UNA NUOVA IDENTITÀ…DA CHEERLEADERS? – Ma soprattutto, ciò che ha fatto arrabbiare la community, è il modo in cui è stata sponsorizzata la divisa, e in particolare il tweet che accompagna la foto. Tra le critiche più dure quella del presentatore di eventi eSports Eri Neeman, che afferma: “Vi siete sparati a un piede con il vostro post. Dire che questa divisa dà una nuova identità alle giocatrici è scorretto e ignorante”. Altri utenti di Twitter si sono chiesti il perché della scelta del vestitino: “Stiamo giocando ai videogame, non stiamo andando alle prove delle cheerleaders”, hanno commentato.
SI ACCETTANO SUGGERIMENTI – Dal canto suo, Cranium Apparel sembra aver preso sportivamente le critiche alle sue creazioni. Ha accettato i suggerimenti e chiesto ai potenziali clienti di prestare attenzione ai prossimi indumenti esportivi destinati alle donne, che dovrebbero arrivare in futuro. Speriamo accompagnati da meno gaffes e polemiche.