Giornalisticamente parlando è un’ecatombe. Decine di reporter di ESPN non vedranno rinnovato il proprio contratto per il 2021, compresi coloro che in questi anni hanno dato lustro, e abbassato l’età media della redazione, della sezione esports. Nomi eccellenti come Jacob Wolf, Tyler “Fionn” Erzberger, Emily Rand e molti altri, compresi fotografi, assistenti e videomaker che in questi anni hanno contribuito in modo capillare alla diffusione degli esports nel mondo, raccontandone i dettagli su una delle piattaforme sportive più autorevoli al mondo, hanno ricevuto da ESPN l’avviso che il loro contratto in scadenza il 31 dicembre 2020 non sarà rinnovato: sono più di 300 coloro che saranno colpiti da questa decisione.
Tutto a causa delle difficoltà riscontrate da Disney, azienda che detiene la proprietà di ESPN, nel 2020 per la pandemia da Covid-19. Film bloccati, uscite rimandate, il Marvel Cinematic Universe in stand-by, i parchi divertimento chiusi o che funzionano a singhiozzo: la Disney è attualmente in grande difficoltà e cerca di mettere una pezza dove può. Due motti sono utili per descrivere questo momento: “più sono grossi e più rumore fanno quando cadono” e “too big too fail”. Entrambi veri, entrambi attuali: Disney è talmente grande come azienda che difficilmente può fallire ma è anche vero che qualsiasi notizia che la riguarda, soprattutto quelle negative, hanno un’eco spaventosa in tutto il mondo. Anche un semplice taglio, o non rinnovo, dei contratti della redazione di ESPN.
Hi all, I've just received word that my contract with ESPN will not be renewed for 2021. I'm sad for all of my colleagues at ESPN who have also been affected by this round of layoffs and additionally thankful for the opportunity to have worked with such amazing people.
— Emily Rand (@leagueofemily) November 6, 2020
Wolf, famoso in particolare nella scena competitiva di League of Legends per i suoi scoop giornalistici e anticipazioni sui trasferimenti dei giocatori da una squadra all’altra, lascerà ESPN a gennaio di sua spontenea volontà dopo quattro anni vissuti a pieno ritmo. Aveva appena 19 anni quando nel marzo 2017 entrò a far parte del network sportivo, diventando il più giovane reporter a essere messo sotto contratto. Nel suo commento su Twitter Wolf ha specificato di aver deciso di comune accordo con ESPN di abbandonare la redazione, verosimilmente dopo aver saputo che a molti collaboratori non sarebbe stato rinnovato il contratto.
— Jacob Wolf (@JacobWolf) November 6, 2020
L’editoria, sia su carta stampata che online, già fatica enormemente a mantenere una propria sostenibilità, nonostante la qualità quotidianamente offerta. Sapere che nemmeno un nome come Wolf, Erzberger o Rand è immune dalle fredde e razionali logiche di mercato è un segnale negativo, indice che, come già avvenuto in anni passati, la cultura è un aspetto sacrificabile, la zavorra che può essere lanciata per prima via dalla nave che imbarca acqua e rischia di affondare. Pur sapendo che una “nave” senza cultura magari non affonderà ma difficilmente andrà lontano.