Negli ultimi anni, il mondo dei videogiochi è cresciuto in modo esponenziale, sia in termini di giocatori che di piattaforme disponibili. Tuttavia, nonostante questa crescita, il problema delle molestie contro le donne nei contesti di gioco online rimane una questione preoccupante. Secondo un recente rapporto intitolato “Perché il gaming ha ancora un problema con le donne”, pubblicato da Sky News, due terzi delle giocatrici continuano a subire abusi e molestie mentre giocano online, in particolare su piattaforme come Discord e nei giochi multiplayer con chat vocale.

Il rapporto evidenzia numerosi episodi di misoginia e odio contro le donne. La giornalista tecnologica Mickey Carroll ha raccontato la sua esperienza di molestie, avvenute subito dopo aver iniziato a giocare online. Appena il suo profilo ha mostrato chiaramente che era una donna, ha subito insulti e offese sessiste. Un giocatore maschio, ad esempio, ha detto: “Sei una donna, non ti vogliamo qui. Sei inutile.” Questo tipo di atteggiamento si è ripetuto con minacce più gravi, dimostrando quanto possa essere ostile l’ambiente per le giocatrici.

Secondo la ricerca condotta da Jenny McBean di Bryter, le molestie contro le donne iniziano spesso con commenti sessisti, ma poi si trasformano rapidamente in minacce più pericolose, come lo stupro o la violenza fisica. Dai dati raccolti su circa mille giocatrici nel Regno Unito e negli Stati Uniti, il 72% ha segnalato di aver subito episodi di tossicità online nel 2022, con un leggero miglioramento nel 2023, quando la percentuale è scesa al 65%. Sebbene questa diminuzione sia positiva, McBean ha sottolineato che la situazione rimane comunque grave: “è un miglioramento, ma non possiamo ignorare che due donne su tre continuano a subire abusi”.

Un dato allarmante è che circa il 20% delle donne intervistate ha dichiarato di evitare di giocare online per paura delle molestie—-una su dieci ha ricevuto minacce di stupro. Alcune delle donne intervistate hanno dichiarato che essere una donna nel mondo del gaming può essere “spaventoso” e che è necessario avere grande fiducia in se stesse per affrontare queste situazioni. Anche Stephanie Ijoma, fondatrice dell’agenzia NNESAGA per la diversità e l’inclusione, ha parlato della sua esperienza, sottolineando come le donne di colore siano soggette a un livello ancora maggiore di abusi.

La situazione attuale evidenzia quanto sia necessario un cambiamento culturale nel mondo del gaming. Sebbene ci siano stati progressi nel ridurre il numero di molestie, il problema persiste a livelli inaccettabili. È importante che le piattaforme di gioco implementino regole più severe e che le comunità online promuovano comportamenti rispettosi e inclusivi.

Guardando al futuro, una possibile soluzione potrebbe essere l’educazione e la sensibilizzazione dei giocatori, a partire dalle fasce più giovani. Creare ambienti di gioco dove il rispetto e l’uguaglianza siano la norma potrebbe ridurre significativamente il problema. Inoltre, una maggiore rappresentanza delle donne nello sviluppo dei giochi e nelle posizioni di leadership potrebbe aiutare a creare spazi virtuali più sicuri e accoglienti per tutti.

Se hai subito abusi o molestie online e hai bisogno di supporto, sono disponibili diversi servizi e strumenti dedicati ad assistere chi affronta queste situazioni, tra cui il portale della PoliziaPostale o il Centro Nazionale Anti-Cyberbullismo.