Il rilascio di Maicon ha acceso ulteriormente i riflettori su EA Sports FC 25. Diversi giocatori hanno preferito giocare sporco per assicurarsi la carta: un glitch che sta rovinando l’esperienza di tutti.
C’è una carta che sta creando qualche problema ai giocatori di EA Sports FC 25 ed è quella di Maicon, celebre terzino brasiliano che ha giocato e vinto con la maglia dell’Inter diversi titoli tra cui la Champions League del 2010. Nella sua versione Fantasy FC Hero grazie a un exploit ha permesso ai giocatori di prendere una scorciatoia e rovinare l’esperienza agli altri. Per sbloccare un Maicon con valutazione generale di 92, il quinto miglior terzino destro in Ultimate Team, è necessario vincere 30 partite nella Fantasy FC League delle Online Friendlies. EA raramente regala carte di questo calibro gratuitamente, ma c’è un grosso problema.
Come riscattare Maicon su EA Sports FC 25
Sono state fornite 12 partite il 23 febbraio, altre 12 saranno disponibili il 27 febbraio e le ultime 12 il 3 marzo. Quindi, su un totale di 36 partite, è necessario vincerne 30. Una sfida ardua per molti giocatori. Per agevolare questa sfida, i giocatori possono utilizzare squadre con una valutazione massima complessiva di 84, evitando così incontri contro squadre ricche di carte TOTY e di alto livello. Nonostante ciò, 30 vittorie su 36 possibilità sono irraggiungibili per alcuni giocatori, ed è qui che entra in gioco l’exploit.
Il videogioco ha seri problemi
Non staremo qui a dirvi come sbloccare la carta e come mettere in campo questo exploit. Di base, però, c’è sempre il silenzio da parte di Electronic Arts che non ha ancora preso una posizione. Un glitch che sta rovinando l’esperienza di gioco a tutte le latitudini, ma se siamo arrivati a questo punto, il problema non è solo l’exploit in sé. Il vero nodo della questione è la quantità esorbitante di carte presenti nel gioco, una sorta di bulimia che ha alterato la competitività di EA Sports FC 25. Il divario tra chi spende denaro e chi gioca senza investire diventa sempre più marcato, mettendo in cattiva luce un videogioco che, da fenomeno globale, si è trasformato in un’esperienza sempre più monotona e priva di stimoli.