Ecco cosa sono gli esports per i publisher (e non solo)

Le Associazioni che rappresentano l’industria dei videogiochi a livello globale fissano i principi universali degli esports.

Un altro mattoncino per la creazione di un sistema esports globale. Oggi le Associazioni che rappresentano l’industria dei videogiochi a livello globale, incluse le associazioni di categoria italiana (AESVI), europea (ISFE), statunitense (ESA), canadese (ESAC), di Australia e Nuova Zelanda (IGEA), del Regno Unito (UKIE) e di numerosi altri paesi, hanno fissato una serie di principi universali degli esports sviluppati di comune accordo e pensati per essere applicati in tutti i diversi contesti esports nel mondo.

Si tratta di principi chiave, assolutamente condivisibili, già universalmente riconosciuti alla base di altri tipi di competizioni, come quelle sportive. Principi di buon senso che dovremmo dare per scontati, ma giusto metterli nero su bianco, seguendo il vecchio adagio che recita “patti chiari e amicizia lunga”. Il videogioco competitivo, d’altronde, negli ultimi anni si è fatto sempre più coinvolgente, sia per coloro che giocano che per i fan, e si sta evolvendo per garantire una partecipazione sempre più attiva anche da parte del pubblico e dei fan.

Si è creato un sistema in continua crescita, che costituisce anche un buon settore di investimento, con il giro d’affari registrato e un crescente numero di spettatori. Nell’ultimo anno, stando ai dati rilasciati da Newzoo, il pubblico degli esports a livello mondiale ha raggiunto circa 500 milioni di persone e il giro d’affari ha superato 1 miliardo di dollari. Un giro d’affari basato sui videogiochi, al quale ovviamente chi produce i videogiochi, e ne detiene la proprietà intellettuale, non vuole (e non può) essere escluso.

In prospettiva di un ulteriore sviluppo e consolidamento del settore c’è dunque da parte di tutti gli attori un legittimo interesse a supportare le migliori condizioni di gioco. Ma in particolare è fondamentale che ciascun player o spettatore possa essere coinvolto attivamente nella cultura degli esports in modo positivo e stimolante, contribuendo alla costruzione di un’industria inclusiva e capace di emozionare. Da qui l’accordo tra le Associazioni che rappresentano l’industria dei videogiochi a livello globale.

Da qui dunque il documento programmatico pubblicato oggi introdotto questa riflessione: “La nostra comunità include gli editori e i titolari della proprietà intellettuale dei videogiochi che sono al centro dell’ecosistema esports così come i giocatori professionisti, i team, gli organizzatori di eventi che tengono vivo e attivo questo settore. Vista la continua crescita del videogioco competitivo, abbiamo deciso di creare questi principi guida al fine di promuovere un ambiente vivace, stimolante, sicuro e divertente per tutti i membri della comunità, dalle competizioni internazionali fino agli eventi locali.

“Crediamo che i valori del rispetto, della diversità, dell’integrità e del fair play debbano essere la base su cui si fonda l’industria degli esports. La nostra speranza è che tutti vogliano unirsi a noi oggi nell’accogliere questi principi universali e nel confermare la fiducia in un ambiente aperto e inclusivo. L’industria degli esports è tra le più appassionanti e il suo tasso di crescita è tra i più rapidi nel mondo. Una comunità globale di centinaia di milioni di giocatori compete attivamente, o segue gli esports, ogni anno.

“Le linee guida che seguono puntano a promuovere valori come il rispetto, l’inclusività, la sicurezza, l’integrità e il fair play. Attraverso il rispetto reciproco e la comunità di intenti puntiamo a sviluppare una comunità che sia responsabile e accogliente, fondata sul coinvolgimento e, ovviamente, sul divertimento. Attraverso la costruzione di un ambiente sicuro, leale e inclusivo, tutti i membri dell’ecosistema esports potranno vivere un’esperienza votata alla sportività, all’amicizia e a tutti quei valori positivi che la nostra industria sostiene e promuove.

Principio 1: SICUREZZA E BENESSERE

Tutti i membri della comunità esports hanno il diritto di partecipare alle competizioni in ambienti sicuri. In questi ambienti sono banditi comportamenti o linguaggi violenti, che possano sfociare in minacce o molestie.

Principio 2: INTEGRITÀ E FAIR PLAY

Condanniamo ogni azione volta a barare o a compiere azioni di hacking, così come tutti i comportamenti disdicevoli, ingannevoli o disonesti. Queste pratiche rovinano l’esperienza altrui, avvantaggiano in modo illegittimo squadre e giocatori e minano la credibilità degli esports in generale.

Principio 3: RISPETTO E INCLUSIVITÀ

Gli esports promuovono uno spirito di sana competizione. In eventi dal vivo così come online, tutti i membri della comunità esports devono mostrarsi rispettosi e cordiali nei confronti degli altri, che si tratti dei compagni di squadra, degli avversari, dei direttori di gara, degli organizzatori o degli spettatori.

Gli esports sono una realtà globale che riunisce giocatori che hanno alle spalle esperienze, culture e prospettive diverse. Crediamo che una comunità di giocatori aperta e variegata contribuisca al successo di questa realtà. Sosteniamo lo sviluppo di un ambiente aperto, inclusivo e accogliente per tutti, a prescindere da genere, età, abilità, razza, etnia, religione o orientamento sessuale.

Principio 4: ATTITUDINE AL GIOCO POSITIVA E PROPOSITIVA

Gli esports possono aiutare i giocatori a rafforzare l’autostima e la propria cultura sportiva. Inoltre, migliorano la comunicazione interpersonale e il gioco di squadra. Gli esports spingono sia i giocatori che gli spettatori a sviluppare la collaborazione, il pensiero critico e quello strategico. La partecipazione alle competizioni esports può anche portare alla nascita di solide relazioni di amicizia tra compagni di squadra, avversari e membri della comunità nel suo complesso.

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